Quando si parla di otite, la si immagina come una patologia tipica del periodo freddo; in realtà, seppure per cause diverse, può colpire anche in estate, specialmente i più piccoli.

Vediamo perché e come possiamo proteggerli.

Cos’è l’otite?

Per prima cosa è doveroso chiarire di cosa si tratta: l’otite è un’infiammazione a carico dell’orecchio che può essere acuta o cronica.

Oltre alla differenziazione per durata, si utilizza una classificazione più precisa in base al tratto del canale auricolare interessato, si riconosceranno quindi:

  • Otite esterna: colpisce il canale auricolare esterno ed è nota anche come “otite del nuotatore”, proprio perché molto diffusa tra chi pratica sport acquatici e tra i bambini. Specialmente in estate è la più diffusa per via dei frequenti bagni al mare o in piscina.
  • Otite media: una forma di otite che interessa lo spazio tra timpano ed orecchio interno. Spesso è una complicanza di raffreddori e sindromi influenzali e compare quasi sempre in forma acuta, anch’essa con grande incidenza nella popolazione infantile.
  • Otite interna: nota anche come labirintite, è un’infiammazione del labirinto, ovvero degli organi adibiti alle funzioni di equilibrio e di ascolto che si trovano nella parte più interna dell’orecchio. Le cause sono da ricercare in complicanze di infezioni virali e batteriche oppure in reazioni allergiche.

Esiste poi una definizione specifica per le forme di otite che interessano esclusivamente la membrana timpanica, ed è quella di miringite.

Sintomi

I sintomi, come in molte patologie, possono variare a seconda del soggetto ma soprattutto a seconda dell’area interessata. Il sintomo più comune è quello del dolore all’orecchio (otalgia).

Nel caso dell’otite interna, i sintomi possono risultare invalidanti a causa dell’importantissima funzione degli organi coinvolti: possono infatti comparire giramenti di testa, vertigini, fischi all’orecchio (acufene) e altri legati all’equilibrio e all’udito.

Le otiti che tipicamente colpiscono i bambini possono essere accompagnate da sintomi come febbricola, mal di gola, naso chiuso nel caso di otite media. Nelle otiti esterne il sintomo più comune è il prurito, che può evolvere in dolore (soprattutto durante la palpazione della parte esterna del padiglione auricolare), ma si possono verificare anche cali di udito, sensazione di orecchio tappato, edema e in alcuni casi, presenza di secrezione nel canale uditivo (otorrea).

Le cause delle otiti estive e come proteggere i più piccoli

Frequente in estate, questa fastidiosa infiammazione dell’orecchio esterno è dovuta a batteri e miceti, la cui proliferazione è favorita da agenti esterni. I principali sono l’umidità e l’acqua contaminata. Favoriti anche dalle temperature elevate, questi fattori possono indurre la macerazione della cute e l’alcalinizzazione del pH alterando la naturale composizione del tessuto e causando lo sviluppo di infezioni.

Rimanendo “intrappolata” all’interno del canale auditivo a lungo, l’acqua può attivare un processo di macerazione dei tessuti e favorire la proliferazione degli agenti patogeni, di cui spesso è veicolo. Inoltre, il volume del cerume presente viene aumentato dall’acqua stessa, creando così ostruzione del condotto uditivo.

Per scongiurare problemi, anche se non gradita dai bambini che vorranno giocare liberamente, la soluzione migliore sarebbe evitare di bagnare le orecchie. Se non riusciamo a proteggerle, procediamo sciacquandole e asciugandole con un phon a getto minimo distante almeno 30 cm una volta usciti dall’acqua e abbinando queste accortezze a un corretto lavaggio auricolare. Specialmente nei più piccoli è consigliata l’irrigazione, che può essere effettuata anche con gocce emollienti e/o lubrificanti.

Sconsigliati invece i bastoncini ricoperti di cotone (cotton fioc) per rimuovere residue di cerume, polveri e quant’altro dall’orecchio esterno, perché la spinta meccanica esercitata durante l’utilizzo potrebbe compattare il cerume creando un tappo e lo sfregamento sulla parete auricolare potrebbe creare piccole abrasioni, all’interno delle quali possono proliferare funghi e batteri.

È bene sottolineare che una corretta igiene auricolare è sempre un’ottima alleata per prevenire le otiti tutto l’anno, nei bambini come negli adulti, quindi la parola chiave come sempre è prevenzione! In particolare se si è soggetti a sviluppare tappi di cerume è fondamentale praticare con regolarità l’irrigazione auricolare e recarsi dall’otorino per un controllo di routine.

Se proprio non siamo riusciti ad evitare la comparsa dell’otite, non permettiamo che rovini l’estate ai nostri figli. Se lamentano un sintomo dei sopracitati, consultiamo subito il pediatra o il farmacista che sapranno indirizzarci alla terapia corretta in base ai sintomi e alla forma sviluppata, ad esempio una terapia locale a base di gocce per l’otite con antibiotici, anestetici e cortisone abbinata, se ritenuto necessario dal medico, ad antibiotici somministrati per via orale.

L’otite è riconosciuta come una delle infiammazioni più fastidiose, ecco perché è importante non farsi cogliere impreparati per godersi un’estate serena in compagnia dei piccoli della famiglia!

A cura di Francesco Cobianchi con la supervisione di Claudia Brattini

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