Quando si parla di cinetosi o malattia del movimento si fa riferimento ad un disturbo che si manifesta in particolar modo durante un viaggio su un mezzo di trasporto: infatti è noto anche come mal di mare, mal d’auto, mal di treno o mal d’aria (indotto dal trasporto aereo).

Questo disturbo nasce dalla discordante interpretazione degli stimoli emanati dai tre principali percorsi del sistema nervoso: l’orecchio interno, gli occhi e i propriocettori, generando spiacevoli sintomi dovuti a movimenti ripetitivi o irregolari del corpo.

Sebbene tutti possano soffrirne, alcuni soggetti sono più suscettibili rispetto ad altri: la cinetosi è praticamente assente sotto i 2 anni d’età, mentre ha la sua incidenza più elevata tra i 2 e i 12 anni, per poi diminuire gradualmente fino a scomparire nell’età adulta o, almeno, attenuandosi nella maggior parte dei casi.

Anche le donne in gravidanza e i soggetti che soffrono di emicrania sono particolarmente suscettibili all’insorgenza del disturbo, complici anche altri fattori come calore eccessivo, rumori fastidiosi e scarsa ventilazione nel mezzo di trasporto. 

Le cause della cinetosi (non solo mezzi di trasporto)

Generata da un conflitto tra i segnali provenienti da equilibrio e visione, quindi da un moto non uniforme del corpo, la cinetosi si può verificare non solo quando si viaggia in automobile, in treno, in nave o in aereo, ma anche con altri tipi di movimenti: cavalcare, scendere in ascensore, salire sulle giostre e oscillare in altalena.

Meno comuni, ma ugualmente incisive, possono essere attività che non implicano uno spostamento. Alcuni soggetti, infatti, hanno segnalato l’insorgere dei sintomi durante la visione di un film registrato con una telecamera non perfettamente stabile oppure dopo aver giocato con un videogame dove la grafica si alternava velocemente, come nei simulatori di corse automobilistiche o di volo.

In questi casi il realismo della grafica computerizzata può produrre la stessa mancata corrispondenza tra gli stimoli visivi e le informazioni fornite dal sistema vestibolare, stimolando così tale disturbo.

La cinetosi nei bambini

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In media, un bambino su tre soffre di mal d’auto. Lo svilupparsi della cinetosi nei più piccini può avvenire presto, come detto precedentemente già a partire dai 2 anni di età; ciò non vuol dire che si è destinati ad esserne soggetti a vita. Inoltre, è bene specificare che il livello di sofferenza legata al disturbo non è lo stesso a tutte le età.

Nei piccoli passeggeri i fastidiosi e indesiderati sintomi si presentano quasi immediatamente e dapprima in forma lieve, poi sempre più marcati.
I primi e più comuni segnali ad insorgere sono pallore, sbadigli, spossatezza e sudorazione fredda. Qualcuno avverte mal di testa, qualcun altro mal di pancia o senso di mancanza d’aria, una nausea crescente a cui possono aggiungersi un’eccessiva e amara salivazione e la sensazione di un nodo o dolore alla gola, fino ai conati di vomito e al vomito stesso, dopo il quale spesso il soggetto si sente meglio.

La cinetosi si presenta con gli stessi sintomi a tutti, al di là dell’età.

Prevenire la cinetosi

Sebbene non esista una soluzione che eviti il presentarsi di questo fastidioso disturbo, esistono accorgimenti utili a prevenire il mal d’auto e rimedi che possono rendere meno debilitanti gli spostamenti.

  • Adottare uno stile di guida fluido, senza brusche frenate o accelerazioni, specialmente in curva; favorire il ricambio d’aria, qualsiasi sia il mezzo di trasporto utilizzato; evitare gli odori forti e gli ambienti affollati; mettersi in viaggio quando il bambino dorme o è ancora assonnato, per ridurre le stimolazioni esterne che possono causare la cinetosi.
  • Può essere d’aiuto anche fare in modo che il bambino guardi nella direzione di moto del mezzo; evitare di intrattenerlo facendolo leggere o giocare con tablet e smartphone; qualora si viaggi in aereo o in nave è preferibile occupare la zona centrale del mezzo o in corrispondenza delle ali, quindi le aree più stabili; in auto invece, se abbastanza grande, si può disporre il bimbo sul sedile anteriore, anche con il seggiolino.
  • Il prolungato digiuno, così come lo stomaco esageratamente pieno, accentuano i sintomi della cinetosi: è meglio prediligere un pasto leggero prima della partenza e proporre piccoli spuntini durante il viaggio. Alla comparsa dei primi sintomi, laddove possibile, si può effettuare una sosta che permetta al bambino di scendere dal mezzo e respirare. Nel caso di un viaggio in nave o in aereo si può far distendere il bimbo e lasciarlo riposare fino all’alleviarsi dei sintomi.
  • Via libera alla musica e soprattutto al canto: questo aiuta a sbloccare il diaframma, facilitando la ventilazione.

Rimedi

Per i lunghi viaggi, dopo un consulto con il medico o pediatra, è possibile ricorrere a farmaci specifici antiemetico e antinausea, in grado cioè di bloccare il vomito e la nausea oppure si possono adottare rimedi alternativi o naturali.

I braccialetti antinausea agiscono secondo il principio della digitopressione (MEDICINA NON CONVENZIONALE) e possono essere utilizzati dalle donne in gravidanza e a qualsiasi età.

Lo zenzero fresco, tradizionale rimedio naturale contro la nausea e il vomito, o l’assunzione di integratori che ne contengono l’estratto, possono aiutare a prevenire i sintomi della cinetosi, sebbene non tutte le ricerche ne confermino un evidente beneficio.

A cura di Rosa Martucci con la supervisione di Claudia Brattini

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