È lo sport del momento, un vero e proprio fenomeno sociale che si sta diffondendo in ogni angolo del globo, praticato tantissimo in ogni stagione, anche indoor in autunno e inverno.

Avete già capito di cosa stiamo parlando? Ovviamente del Padel! Una disciplina derivata dal tennis, le cui regole lo rendono adatto a tutti e particolarmente coinvolgente. Andiamo a conoscerlo meglio.

Un po' di storia

Il Padel nasce negli anni ’70 in Messico, quasi per caso, da un’idea di Enrique Corcuera che voleva realizzare nel giardino della sua abitazione un campo da tennis, rendendosi però conto che lo spazio non era sufficiente nell’area individuata, delimitata da alte pareti in muratura.

Furono proprio i muri in questione a suggerire all’ideatore l’idea di un gioco in cui la pallina fosse sempre in movimento, prerogativa principale del Padel, e a delineare la grandezza del campo. Il nome deriva invece dall’adattamento in spagnolo del termine inglese paddle, ovvero pagaia, termine usato per indicare le racchette inizialmente utilizzate per praticarlo.

Il gioco si diffuse poi in Spagna e nel corso degli anni ’80 divenne un vero e proprio sport, espandendosi in Argentina e Brasile e da lì negli Stati Uniti. In Europa ebbe un particolare successo anche in Francia, da dove arrivò anche nel nostro Paese.

Agli inizi degli anni ’90, alcune Associazioni Sportive di Bologna diedero alla luce la Federazione Italiana Gioco Padel (F.I.G.P.), strutturandola fin da subito seguendo i regolamenti del C.O.N.I. Nel 1991 il nuovo sport ebbe la sua presentazione ufficiale, con un’esibizione delle rappresentative di Argentina, Spagna e Italia, in un campo appositamente allestito presso la Fiera di Bologna. Da quel momento in poi iniziò l’ascesa del Padel nel nostro Paese: nel 1992 ci fu la prima apparizione della nostra Nazionale ai Mondiali, che raggiunse il secondo posto ai Campionati Europei del 2001, per poi vincerli per la prima volta nel 2019.

Dall’aprile del 2008 è definitivamente riconosciuto dal C.O.N.I. attraverso l’inserimento del Settore Padel nella Federazione Italiana Tennis, ufficializzando il suo successo, così ampio, che ad oggi molti stabilimenti balneari si sono attrezzati per realizzare aree in cui giocare a Padel in spiaggia.

Come si gioca

Partiamo dicendo che il Padel si gioca a coppie, per cui dovrete chiamare almeno altri 3 amici per organizzare una partita. Proseguiamo poi con gli aspetti tecnici: il campo è più piccolo di quello da tennis, essendo largo 10m e lungo 20m, diviso a metà da una rete e circondato lungo tutto il perimetro da recinzioni costruite con materiali in grado di consentire un rimbalzo regolare alla palla (ad esempio il plexiglass), alternate da spazi in rete metallica, che lo rendono invece irregolare.

La pallina può essere identica a quella da tennis oppure più soffice: questo aspetto può variare in base all’esperienza dei giocatori, l’importante è che la pallina scelta sia omologata dalla Federazione.

La racchetta è diversa da quella da tennis, infatti è più piccola e non è costituita dalle classiche corde fissate al telaio, bensì è piena con dei forellini sulla superficie. Essendo un parente stretto del tennis l’abbigliamento adatto è lo stesso.

Ora che avete tutto l’occorrente e sapete riconoscere un campo regolamentare, veniamo, molto in sintesi, alle dinamiche di gioco. Il sistema di punteggio è uguale a quello del tennis e per mettere a segno un punto avete a disposizione vari scenari:

  • L’avversario fa rimbalzare due volte la pallina sul pavimento
  • L’avversario colpisce le pareti della tua metà di campo senza prima far rimbalzare la pallina sul terreno
  • L’avversario colpisce la pallina al volo prima che venga superata la rete
  • L’avversario colpisce le reti metalliche del suo campo
  • L’avversario colpisce la pallina con una parte del corpo o altro oggetto ad eccezione della racchetta
  • L’avversario colpisce più volte la pallina nella stessa risposta o battuta
  • L’avversario fa rimbalzare la pallina sul suo campo dopo averla colpita

Ovviamente potrete colpire la pallina al volo (di volee) prima che rimbalzi sul terreno, a patto che non sia una risposta alla battuta.

I benefici del Padel e come prepararsi a dovere

Il Padel, come gran parte delle attività sportive, è ricco di benefici: oltre a favorire la socializzazione e il divertimento, stimola il rilascio di endorfine, ci aiuta a sviluppare la coordinazione, i riflessi e l’agilità, ed è un buon sostegno per mantenere tonici ed elastici i muscoli delle gambe e delle braccia. Inoltre non sono da sottovalutare i benefici che l’attività aerobica può portare al nostro sistema cardiorespiratorio.

Bisogna però tenere presente che si tratta di uno sport vero e proprio, che per questo richiede una preparazione adeguata: affrontarlo con superficialità può portare a indesiderati infortuni soprattutto a ginocchia e spalle, che vengono particolarmente sollecitate.

Assicuriamoci quindi di essere in buono stato di salute ed evitiamo di giocare se non siamo al 100%. Valutiamo in particolare lo stato delle nostre articolazioni con un occhio di riguardo, appunto, per spalle e ginocchia, soprattutto se abbiamo una storicità di infortuni. Sarebbe buona norma, anche per gli sportivi dilettanti, verificare periodicamente l’efficienza del nostro apparato cardiovascolare e respiratorio, sottoponendoci ad esami specifici come Elettrocardiogramma e spirometria.

Dobbiamo poi seguire le comuni norme di buonsenso che si applicano ad ogni attività sportiva, se giochiamo all’aperto in estate evitiamo di giocare nelle ore più calde e indossiamo un cappello per evitare colpi di calore, idratarsi a sufficienza prima, durante e dopo, fare attenzione ai pasti prima della partita evitando di appesantirci e riscaldarci sempre prima di cominciare.

Proprio quest’ultimo punto è fondamentale per prevenire gli infortuni muscolari e articolari: ricordiamoci infatti che tutti gli atleti professionisti, dai calciatori ai cestisti, dai piloti di F1 agli schermitori, praticano attività di riscaldamento prima delle gare. Perché non dovremmo farlo noi?

Il nostro ultimo consiglio? Non esitate oltre e scendete subito in campo per emozionanti sfide con i vostri amici o familiari. Buon divertimento!

A cura di Francesco Cobianchi con la supervisione di Claudia Brattini

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