Arriva l’estate e con essa gite, vacanze e passeggiate all’aria aperta. Ma cosa significa questo per i nostri amici a quattro zampe? Quali accorgimenti dovremmo mettere in atto affinché sia un’estate serena anche per i nostri animali?

Ne parliamo con la dottoressa Valentina Chiapatti, medico veterinario, anestesista, che negli ultimi anni si occupa di divulgazione tramite il suo blog Amica Veterinaria e i relativi canali social.

Valentina Chiapatti
Dottoressa è tempo di partenze, cosa raccomanda ai proprietari di animali che si apprestano ad affrontare un viaggio in auto con il proprio animale?

Gli animali, sia il cane che il gatto, andrebbero abituati per tempo ai viaggi in macchina. Soprattutto al cane si può insegnare a non aver paura della macchina. Il mal d’auto deriva quasi sempre da un problema di ansia e paura che prova il cane già dal suo primo viaggio a due mesi quando lo andate a prendere. Stando male il cane aumenta sempre di più la sua paura: ha paura, quindi iperventila, sbava, deglutisce e vomita saliva. Stando male l’ansia aumenta e nasce così l’associazione tra macchina/ansia/paura/mal d’auto. Si ipotizza anche l’esistenza di una cinetosi vera e propria, ovvero provocata dall’incapacità dell’orecchio interno (la zona dell’orecchio deputata al mantenimento dell’equilibrio) del cane ad adattarsi alle variazioni di movimento esterno. Per interrompere questo circolo vizioso si possono utilizzare farmaci antinausea. Questi sono farmaci che aiutano il cane a stare meglio. Il loro utilizzo lo consiglio in vista di un viaggio lungo quando il cane non si è ancora abituato. Non si possono usare tutti i giorni. Da soli però non risolvono il problema, bisogna sempre accompagnare questo stratagemma farmacologico a un lungo periodo di abituazione. Associare l’automobile a qualcosa di positivo. Oltre a questo problema che si risolve solo con tempo e dedizione durante il viaggio bisogna prestare attenzione. Mai lasciare gli animali in macchina, neanche per 5 minuti (ad esempio in autogrill). La temperatura dell’abitacolo cresce rapidamente e gli animali all’interno rischiano di morire di colpo di calore. Anche prima di farli salire, se l’auto è rimasta al sole, raffreddatela con l’aria condizionata.”

Col caldo anche gli animali possono soffrire di inappetenza? Cosa suggerisce?

“Sì, può succedere che l’appetito cali, non è allarmante di per sé. Preferite cibi umidi e freschi, evitate i croccantini che sono secchi e poco appetibili con il caldo, dategli da mangiare nelle ore più fresche. Se invece notate anche altri sintomi oltre al calo di appetito è meglio fare un check up dal veterinario.”

I cani in particolare amano la vita a contatto con la natura; località come il mare e la montagna, tuttavia, possono nascondere delle insidie. Quali sono i rischi maggiori su cui prestare maggiore attenzione?

“Tra le due mete turistiche sicuramente la spiaggia è la meno adatta al cane. Diciamo che se un cane potesse scegliere preferirebbe il clima fresco delle montagne, lunghe passeggiate, fiumi e prati in cui giocare. La vita da spiaggia è poco adatta ai cani, fatta eccezione per i grandi nuotatori che amano il bagno e che hanno la possibilità di vivere la spiaggia in libertà nelle ore più fresche (cosa piuttosto rara in alta stagione sulle nostre spiagge). In spiaggia il rischio più grande è il colpo di calore, i cani che bevono l’acqua di mare e che mangiano la sabbia. La sabbia può dare stitichezza fino a occlusione intestinale, l’acqua salata invece si comporta come tossico, se bevuta dal cane in grandi quantità può dare esiti anche letali. Bisogna ricordarsi anche di sciacquare il cane tutte le sere con acqua dolce e asciugarlo accuratamente, sale, sabbia e pelo umido infatti possono causare fastidiose dermatiti. In montagna i rischi sono legati fondamentalmente invece allo sfortunato, seppur raro, incontro con la vipera.”

Se si decide, invece di lasciare i propri animali in città – in pensione o con persone di fiducia – l’aspetto emotivo può giocare brutti scherzi, si può ovviare in qualche modo dal punto di vista comportamentale?
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“Il cane, a meno che non sia abituato a frequentare il posto o le persone con cui viene lasciato, vivrà la cosa come un abbandono. Potrebbe smettere di mangiare, deprimersi o piangere incessantemente. Non c’è modo di spiegarglielo. Ecco perché consiglio di avere sempre una persona di fiducia con cui lasciare il cane anche durante l’anno a più riprese e non solo durante le vacanze.

Nel mio caso ho mio padre che fa da nonno, va bene anche un dogsitter o un amico che il cane ormai conosca e con cui non abbia problemi a restare. Per il gatto ci sono meno problemi. Soffre molto meno l’assenza del proprietario, è però necessario che una persona di fiducia vada a casa almeno una volta al giorno, meglio due, a potare da mangiare, fargli un po’ di compagnia e pulire la cassetta igienica.”

Caldo eccessivo e sole diretto possono causare pericolosi colpi di calore, quali sono le regole principali per scongiurarlo e come si riconosce un animale colpito?

“Come dicevo prima mai e poi mai lasciare l’animale in auto. Neanche per 5 minuti. I brachicefali invece possono andare incontro anche a colpo di calore spontaneo a causa delle loro difficoltà respiratorie (visto che il cane termoregola grazie alla respirazione). Non portate mai a fare delle passeggiate i cani durante le ore calde. I brachicefali già sopra i 25 gradi possono avere dei problemi, con crisi respiratorie e colpo di calore.”

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