L’acne è problematica di cui si parla spesso, su cui si cercano consigli e soprattutto rimedi. Del resto, non si tratta di un solo problema estetico (lesioni e cicatrici cutanee) ma di una patologia cutanea che necessita di un approccio serio e terapie specifiche. Per cercare di fare chiarezza, vi parliamo dell’acne nelle sue varie forme, anche quelle animali, e di come contrastarla.

Di cosa si tratta

L’acne è una patologia cronica (può durare diversi anni) a evoluzione benigna. È una malattia infiammatoria del tessuto cutaneo, caratterizzata dall’infiammazione del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea.

Le ghiandole sebacee producono sebo che fuoriesce sulla cute attraverso condotti. Queste ghiandole sono particolarmente numerose a livello di viso e torace, per questo l’acne compare maggiormente in queste zone.

Si manifesta con la comparsa dei comedoni, i cosiddetti “punti neri”. I comedoni, a loro volta, sono rilevabili come punti neri (comedoni aperti) o punti bianchi (comedoni chiusi).

I tappi di materiale sebaceo favoriscono la crescita di batteri che possono innescare un processo infiammatorio che si manifesta con papule e vescicole purulente, i cosiddetti “brufoli”, qualora l’infezione si propaghi ulteriormente si formano veri e propri noduli infiammati che determinano la formazione di cicatrici.

Le cause

Ad oggi si tende a considerare l’acne come una malattia della pelle multifattoriale, causata cioè da più fattori. La comprensione dei meccanismi alla base dell’acne si sta evolvendo, ma può comportare una combinazione dei seguenti fattori anche in combinazione:

  • ispessimento dei follicoli;
  • colonizzazione batterica con Propionibacterium acnes;
  • eccessiva produzione di sebo;
  • meccanismi infiammatori complessi;
  • meccanismi ormonali;
  • dieta;
  • predisposizione genetica;
  • inquinamento.

Le cause che originano questa problematica sono quindi molteplici, ma alcuni fattori esterni, se combinati ad essi, possono peggiorare la situazione. Il fattore esterno più incisivo è lo stress, ma ve ne sono altri come inquinamento ambientale o anche una skincare inadeguata e “aggressiva”.

Classificazioni dell’acne

L’acne viene classificata secondo diversi criteri, soprattutto per età del soggetto in cui insorge, ma anche per tipologia delle lesioni. Ovviamente per ogni differente tipologia si applicano accortezze e terapie diverse.

Un sistema di classificazione dell’acne può essere utile nella cura del paziente, ma al momento non esiste un sistema universale per classificare e valutare la gravità dell’acne.

Fattori di cui si tiene conto

  • Numero di lesioni dell’acne
  • Tipo di lesioni acneiche
  • Gravità della malattia
  • Siti anatomici in cui compare
  • Cicatrizzazione
  • Qualità della vita

L’acne ha una incidenza maggiore durante la fase adolescenziale a causa degli squilibri ormonali, tuttavia, l’acne può comparire anche in altre fasce di età.

Classificazione per età del soggetto colpito:

Classificazione per severità:

  • Acne comedonica: si formano i comedoni, eruzioni acneiformi che possono avere una colorazione nera o giallastra.
  • Acne papulo-pustolosa: lesioni rilevate e rossastre che sono indice di infiammazione.
  • Acne nodulo-cistica: forma infiammatoria per eccellenza, presenta noduli e cisti di grandezza variabile.

Esistono poi altri tipi di acne specifici come l’acne rosacea o l’acne da contatto e sfregamento, come nel caso dell’acne da mascherina, cosiddetto “maskne”, oppure l’acne inversa e l’acne cosmetica, ovvero quella forma dovuta a routine di skincare non adatte alla propria pelle.

Prevenire l’acne

Esistono forme di acne indipendenti dai fattori esterni, tuttavia, possiamo adottare alcune accortezze che possono aiutarci a ridurre l’infiammazione o a prevenirne l’insorgenza.

TIPS UTILI PER NON PEGGIORARE L’ACNE

  • Non strizzare mai punti neri e foruncoli
  • Non toccare il viso e le lesioni in particolare: si rischia di propagare le infezioni ed estenderle in altre parti del viso.
  • Non esagerare con il sole: l’abbronzatura danneggia la pelle e può peggiorare l’acne. Alcuni farmaci per l’acne possono anche rendere la pelle molto sensibile ai dannosi raggi ultravioletti del sole e dei lettini abbronzanti.
  • Nell’utilizzo dei prodotti specifici è bene seguire le indicazioni e avere costanza.
  • Effettuare sempre una accurata detersione del viso e utilizzando prodotti specifici e, soprattutto, non aggressivi, non oleosi e non comedogeni. Gli ingredienti comedogeni sono tutti quelli che, applicati sulla pelle, inducono la formazione di punti neri e brufoli.

Make-up e dermocosmesi, la skincare della pelle acneica

In una pratica di make-up volta a ridurre o prevenire l’acne, è fondamentale il tipo di prodotto scelto, in generale sarebbe meglio evitare trucchi occlusivi, preferendo quelli minerali.

Inoltre, il make-up è un valido aiuto per mascherare le imperfezioni della pelle che, nel caso dell’acne, possono creare disagi psicologici e condizionare negativamente la qualità di vita dei pazienti.

Attenzione anche alle creme solari, prediligere quelle prive di olio e specifiche per la pelle con tendenza acneica. Da evitare comunque esposizioni eccessive alla luce UV, specialmente se l’infiammazione è in atto.

Nella pulizia, invece, vanno preferiti detergenti schiumogeni non aggressivi, ricordandosi che la detersione è di primaria importanza per contrastare l’acne sul viso.

Evitare sempre di andare a letto senza aver rimosso il trucco e deterso la pelle del viso. Molti prodotti indicati per l’acne è meglio applicarli proprio la sera sulla pelle pulita.

Alimentazione

Non è scientificamente provato che determinati alimenti influenzino l’acne, tuttavia per combattere l’acne è bene seguire una corretta dieta mediterranea, ridurre i cibi troppo zuccherati e ricchi di grassi saturi. In generale è meglio evitare un’alimentazione troppo calorica, soprattutto nel periodo adolescenziale, che potrebbe portare ad un peggioramento della sintomatologia.

Evitare lo stress

Abbiamo visto come lo stress sia tra le principali cause dell’acne, sia per quanto riguarda l’insorgenza che il suo decorso, ecco perché, come per tante altre patologie, occorre, contrastarlo in maniera decisa. Per farlo possiamo dedicarci a noi stessi prendendoci i nostri spazi, e magari iniziando a praticare un’attività di rilassamento come lo yoga.

Rimedi per l’acne

Gli agenti per uso esterno sono il trattamento di prima linea per l’acne da lieve a moderata e possono essere utilizzati anche come terapia combinata per l’acne più grave. Le terapie che prevedono l’assunzione di farmaci per bocca sono solitamente prescritte per il trattamento iniziale dell’acne da moderata a grave e per l’acne in cui le terapie topiche non sono stati sufficienti.

Nella vasta gamma dei prodotti per uso esterno in commercio sono disponibili detergenti, scrub, tonici, creme, maschere e gel.

Tra le opzioni che il medico può valutare ci sono l’uso della Pillola anticoncezionale nelle donne, gli antibiotici ma anche trattamenti mirati come laser e micropeeling.

Gli ingredienti attivi e funzionali impiegati per contrastare l’acne nelle formulazioni per uso esterno sono diversi, talvolta anche indicati in combinazione tra loro:

  • Perossido di Benzoile: un battericida ad ampio spettro.
  • Retinoidi (isotretionina): esercitano un’attività antinfiammatoria e normalizzano i processi di cheratinizzazione; favoriscono il turnover cellulare.
  • Antibiotici (ad esempio l’eritromicina): sono largamente usati per contenere l’infiammazione.
  • Acido Azelaico: riduce l’infiammazione.
  • Beta idrossiacidi (come l’Acido salicilico): si sfruttano per la loro azione batteriostatica e lenitiva, liberano i pori dal contenuto sebaceo ed effettuano un’azione mirata anche sulle iperpigmentazioni.
  • La Bardana: è un estratto naturale che esercita un’azione purificatrice sulla cute.

Non va, infine, trascurata la terapia di mantenimento dell’acne, che ha lo scopo di evitare delle recidive e si avvale in genere di prodotti per uso esterno in combinazione.

I rimedi per l’acne possono portare a secchezza e rossore della pelle, pertanto, si alternano con creme emollienti e idratanti che ripristinano il film idrolipidico della pelle senza occludere i pori.

Le terapie a base di farmaci, tuttavia, possono causare effetti collaterali anche gravi e richiedono sempre la diagnosi e il parere del medico. Gli antibiotici, in particolare, vanno usati sotto stretto controllo medico, anche per il rischio di antibiotico resistenza.

Trattare le cicatrici da acne

Uno degli aspetti più fastidiosi di questa problematica, è sicuramente quello legato alle cicatrici che lascia sul nostro corpo, le più vistose ed inestetiche dovute ai brufoli sul viso, ma anche nella schiena o nel collo. Per questo, oltre ai tanti trattamenti disponibili per la fase acuta dell’infiammazione, ve ne sono altrettanti da applicare per ridurre gli effetti delle cicatrici.

Buone pratiche

Se siete in cerca di una risposta alla domanda “come eliminare le cicatrici da acne” sappiate che non c’è una pratica vera e propria; come per le cicatrici di altra origine però, si possono applicare alcune accortezze che possono aiutare nella loro riduzione o scomparsa. Possiamo partire con l’applicazione di una soluzione idratante e specifica, che possa aiutare ad evitare eventuali aderenze, ottima se accompagnata ad un massaggio della parte interessata. Anche in questo caso, uno dei principali nemici è la luce UV, evitiamo quindi l’eccessiva esposizione diretta alla luce solare e lampade abbronzanti.

Attivi funzionali per le cicatrici

Esistono poi dei principi attivi davvero utili nella lotta alle cicatrici da acne, che sono validi anche nel trattamento di tutti i tipi di cicatrici, stiamo parlando di fosfolipidi, glucosamina e fospidina, che grazie alla loro proprietà di favorire la formazione di collagene ed elastina, possono aiutare nella rigenerazione del tessuto cutaneo. Esistono poi principi attivi utili per attività specifiche come l’acido glicolico o l’acido salicilico, che se applicati sul viso con la tecnica del peeling, generano un’esfoliazione accelerata del derma che velocizza la rigenerazione cellulare.

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Lo sapevi che… anche i nostri animali possono soffrire di acne

Come noi, anche i nostri amici a quattro zampe possono soffrire di acne con una sintomatologia ed eziologia per certi versi simili alla forma nell’essere umano, cerchiamo di entrare maggiormente nel dettaglio.

Acne canina

Come per l’essere umano, la pubertà rappresenta nel cane un periodo in cui l’acne è più frequente, quindi è dai 3 ai 12 mesi di età che si verifica solitamente, tendendo a scomparire spontaneamente dopo il compimento del primo anno. I sintomi sono brufoli sotto il mento e nelle zone delle labbra che il cane tenderà a grattarsi con insistenza, peggiorando la situazione. Vi sono delle razze maggiormente predisposte a questa problematica, su tutte il Carlino, il Rottweiler e il Boxer, a dimostrazione del fatto che l’eziologia è spesso quasi del tutto dipendente da fattori genetici.

Acne felina

La principale differenza tra la forma felina e quella canina è la comparsa, che nel gatto è più frequente in individui di età adulta o anziana, con una diffusione sensibilmente maggiore nei soggetti affetti da allergie, perlopiù alimentari.

Come nell’uomo l’acne spesso regredisce spontaneamente, ma se dovessero sorgere complicazioni occorrerebbe consultare un veterinario specializzato in dermatologia, come per noi è bene consultare un dermatologo che possano indicare l’iter terapeutico corretto.

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