Intervista a Susanna Messaggio - Il Blog di LloydsFarmacia

Dopo il successo dell’anno scorso, torna l’appuntamento con ‘InSalute’, il progetto digitale promosso da LloydsFarmacia che ha l’obiettivo di offrire uno spazio di approfondimento su salute, prevenzione e stili di vita attraverso contenuti on line, ad accesso libero e totalmente gratuito.

A partire dal 13 ottobre, tutti potranno fruire del nuovo palinsesto gratuito che, tramite la voce degli esperti, tratterà tematiche di grande interesse: integrazione e difese immunitarie, benessere gastro-intestinale, disturbi della vista; ansia, stress e depressione, salute della pelle, vaccinazioni, nutrizione, prevenzione in ambito oncologico e tanto altro.

L’articolato panel di esperti e specialisti del mondo Pharma e Salute sarà guidato da due moderatori, insieme al giornalista Alessandro Santoro ci sarà un personaggio d’eccezione: la presentatrice Susanna Messaggio. Ed è proprio lei che abbiamo intervistato per capire cosa vuol dire essere InSalute.

Cosa rappresenta per te il progetto di divulgazione InSalute?

Considerando che sono una persona che studia e sviluppa l’epigenetica, quindi la sana alimentazione e lo sport, ritengo sia fondamentale spiegare agli altri come provare a vivere nel modo migliore. Ecco il valore del progetto InSalute: dare a tutti l’opportunità di accedere a dei contenuti, anche tramite il Blog e l’App di LloydsFarmacia, per conoscere meglio il proprio corpo e i suoi bisogni. In una parola, è un progetto che permette di ritagliarsi del tempo per ascoltarsi.

Lo sapevi che…

l’epigenetica può essere definita come lo studio di quelle variazioni nell’espressione dei nostri geni, che non sono provocate da vere e proprie mutazioni genetiche, ma che possono essere trasmissibili. la peculiarità più interessante di una modificazione epigenetica è che essa può avere luogo in risposta a stimoli ambientali esterni che riguardano, appunto, l’ambiente che ci circonda, il nostro stile di vita (compresa l’alimentazione) e il nostro stato di salute.

Com’è invece il tuo rapporto con il mondo della Farmacia? E che legame hai con questa realtà?

Per me i farmacisti sono come parenti, anche perché alcuni tra i miei migliori amici sono proprio farmacisti. Infatti, spesso parliamo del fatto di come il farmacista sia il punto di riferimento sul territorio perché per qualsiasi disturbo la prima cosa che si fa è andare in Farmacia.

Parlando di prevenzione e salute, qual è il tuo approccio?

Sin da ragazzina ho avuto contatti con il mondo del benessere, tra cui dermatologi. Quindi la cura della pelle è sempre stata una priorità. Mi reputo una donna fortunata perché ho avuto l’opportunità di essere circondata da esperti che mi hanno insegnato a prendermi cura del mio benessere. Arricchendo le mie conoscenze sul mondo della salute, in parallelo ho capito quanto fosse importante il passaparola su questi temi.

È evidente che curi molto la tua forma fisica. Quali sono i tuoi segreti di bellezza?

Spesso mi immergo nella natura passeggiando nei boschi di Borgosesia, dove ammiro sia l’arte che le bellezze paesaggistiche. Sono momenti che mi danno l’opportunità di respirare e di staccare la spina da tutto il resto.

Quando a Milano devo spostarmi per lavoro, evito tram e bus e porto sempre con me le scarpe da ginnastica per spostarmi a piedi. Consiglio a tutti di ritagliarsi almeno mezz’ora al giorno per camminare, un’attività semplice ma che apporta innumerevoli benefici e allevia il senso di gonfiore. Insomma, è importante alzarsi dalla scrivania e concedersi una pausa dagli schermi dei computer, cosa sempre più difficile visto il periodo storico che viviamo, fatto di call e appuntamenti online continui.

A proposito, come vivi il lavoro da remoto?

Oramai, come dicevamo, siamo sempre in call, gli auricolari hanno preso il posto degli orecchini, ma ciò che tengo a preservare è la pelle. Infatti, la luce blu è dannosa anche per la pelle stessa, non solo per gli occhi, per questo cerco di tenere spenti la camera e lo schermo. Non è poi da sottovalutare la grande limitazione alla socialità che questo modo di lavorare ci porta, noi come essere umani siamo animali sociali, abbiamo bisogno di confrontarci dal vivo, anche attraverso il contatto fisico.

Dopo la tua brillante carriera televisiva, hai deciso di specializzarti nella divulgazione scientifica. Come hai vissuto questo passaggio?

Erano due binari paralleli che non pensavo potessero mai incontrarsi e invece, per vari motivi, è da 35 anni che sono specializzata nell’attività stampa dedicata a salute e benessere. Parlando quotidianamente con medici di ogni specializzazione, ho l’opportunità di imparare tante cose, a tal punto che sono diventata un punto di riferimento e in molti mi chiedono di fare da intermediaria tra loro e gli specialisti.

Come riuscivi a far convivere studio e formazione con l’attività televisiva?

All’epoca i programmi televisivi erano quasi tutti registrati, per cui riuscivo a prendere parte alle riprese a partire dal pomeriggio e al mattino potevo presenziare alle lezioni e studiare per gli esami. Certo non era facile, si registravano anche 20-25 puntate per volta, per cui spesso si finiva alle 3 di notte e Mike Bongiorno, personaggio meraviglioso, ci teneva ad andare a cena anche a quell’ora. Ovviamente, quando si è più giovani si riescono a reggere ritmi diversi, poi con i figli, la famiglia e gli imprevisti della vita bisogna imparare a trovare l’equilibrio.

Qual è il format divulgativo a cui ti piacerebbe prendere parte anche in televisione?

Non sono più interessata a partecipare a trasmissioni per fare dello show, mi piace di più pensare alla conduzione di un vero e proprio TG salute, oppure a un progetto come “InSalute” per trasferire il concetto di salute su altri canali. Quindi svolgere il ruolo di intermediaria tra i medici e il grande pubblico, semplificando il linguaggio tecnico per renderlo fruibile a tutti.

Per la tua salute non cercare risposte “fai da te”, guarda InSalute, le videopillole degli esperti di LloydsFarmacia!

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