Anche quest’anno l’inverno è ormai alle porte e con esso i cosiddetti malanni di stagione, l’insieme dei disturbi legati ai fattori ambientali che possono indebolire le nostre difese immunitarie.

I principali bersagli di infezioni causate da batteri o virus in questo periodo sono le prime vie aeree, ma tutto il nostro organismo è da considerarsi più a rischio: ecco perché è importante dare un supporto costante al sistema immunitario.

Proprio l’efficienza di quest’ultimo è dipendente da numerosi fattori, come l’abbassamento delle temperature, la minore esposizione alla luce solare, stress e alimentazione sbilanciata: tutti fattori che possono presentarsi tra autunno e inverno.

Per sostenerlo, oltre alle sane abitudini alimentari, una routine sonno-veglia corretta e i basilari accorgimenti di protezione da freddo e intemperie, possiamo contare sull’aiuto della natura, che ci regala preziosi alleati come l’echinacea e la propoli: scopriamoli insieme.

Echinacea

L’Echinacea è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae: è quindi parente di molte piante officinali di uso diffuso, come l’arnica, la camomilla, il tarassaco e la calendula. Ne esistono diverse tipologie: l’Echinacea Purpurea, l’Echinacea Angustifolia e l’Echinacea Pallida, tutte caratterizzate dai fiori rosa, dall’aspetto simile a quello delle margherite.

L’habitat ideale di questa pianta sono le grandi pianure nordamericane, ma la sua buona resistenza ai climi freddi le consente di crescere anche in zone montane fino ai 1500 metri di altezza. Proprio per la sua ampia presenza nelle praterie americane, era molto impiegata dalle tribù native come i Sioux per lenire dolori e per il suo effetto cicatrizzante.

Ancora oggi è molto apprezzata per le sue proprietà: è infatti un valido aiuto per il sistema immunitario. Grazie alla sua azione immunomodulante, stimola la reazione dei globuli bianchi, consentendo loro di agire precocemente contro agenti patogeni.

Il supporto per le nostre difese immunitario non è l’unica proprietà dell’Echinacea, che contiene anche fenoli e polisaccaridi, sostanze che possono contrastare la produzione di radicali liberi; è un valido antiossidante e, sempre grazie ai polisaccaridi associati agli alchilamidi, di cui è ricca, è anche un efficace antinfiammatorio e cicatrizzante.

Per assumerla possiamo scegliere tra i vari formati in cui è presente il suo estratto: principalmente la troviamo sotto forma di gocce, che possono essere nebulizzate per un utilizzo topico (ad esempio nei casi di mal di gola e faringite), ma anche creme, per sfruttare l’azione antinfiammatoria e cicatrizzante in caso di ferite, e persino caramelle.

Propoli

La propoli è un composto che le api producono raccogliendo resine e gemme di varie specie arboree, alle quali aggiungono cera e polline. La sua funzione è quella di proteggere e riparare l’alveare, ma anche di disinfettante. La composizione della propoli è strettamente legata alle specie vegetali visitate dalle api, dalle quali hanno raccolto i componenti per la sua produzione: per questo la sua struttura chimica può variare sensibilmente.

La sua azione antimicrobica e antivirale la rendono particolarmente apprezzata per la prevenzione e il trattamento di infezioni delle prime vie aeree. A garantire questa azione sono i flavonoidi in essa contenuti, come la galangina e la pinocembrina, che hanno la caratteristica di danneggiare la parete cellulare batterica e di inibire la RNA polimerasi, il processo che porta alla replicazione del batterio.

Da non sottovalutare anche la sua proprietà antifungina e la sua attività antivirale, in particolare contro virus della famiglia degli herpes, garantita dalla presenza del CAPE (estere feniletilico dell’acido caffeico), della galangina e della crisina.

La sua validità è rafforzata anche dalla sua azione antinfiammatoria e lenitiva che la rende particolarmente utile a contrastare gli effetti irritanti delle infezioni delle alte vie aeree. Il fitocomplesso della propoli poi, CAPE in particolare, è efficace nell’immunomodulazione, stimolando l’attività dei macrofagi: ecco perché la propoli non è utile solo in fase acuta, ma anche in fase di prevenzione.

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Lo sapevi che…

Il nome deriva dal greco “prò polis” cioè “davanti alla città”, perché le api lo applicano davanti all’alveare, la loro piccola città, a sua protezione.

Per assumerla ci sono vari modi, ma quello più diffuso è la soluzione idroalcolica, che può essere anche nebulizzata tramite spray per un uso topico più rapido, ad esempio in caso di mal di gola. Per i più piccoli esistono anche soluzioni senza alcol o in comode compresse.

Se avete deciso di intraprendere un percorso di integrazione con questi “doni della natura” non procedete mai in autonomia, ma seguite sempre il consiglio del medico o del farmacista per individuare la soluzione più adatta a voi: così facendo otterrete migliori risultati e il vostro sistema immunitario ringrazierà.

Articolo scritto con il contributo non condizionante di Boiron

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