Indice

1. Cos’è la diverticolosi?

2. Sintomi e complicanze dei diverticoli

3. Diagnosi dei diverticoli

4. Dieta per i pazienti con diverticoli

5. Trattamento dei diverticoli

6. Prevenzione dei diverticoli

1. Cos’è la diverticolosi

La diverticolosi è una condizione medica comune del tratto gastrointestinale caratterizzata dalla presenza di diverticoli, piccole sacche o protuberanze che si formano nella parete del colon, una parte dell’intestino crasso. Sebbene la diverticolosi sia spesso asintomatica, può portare a complicazioni come la diverticolite, un’infiammazione dei diverticoli che può causare sintomi gravi e richiedere trattamento medico.

La formazione dei diverticoli è il risultato di un complesso processo che coinvolge fattori fisici, dietetici e genetici. Si ritiene che la pressione all’interno del colon sia un fattore chiave nella formazione dei diverticoli. Normalmente, il colon sperimenta una certa pressione durante il processo di digestione ed eliminazione delle feci: questa pressione può aumentare quando il transito intestinale è rallentato, come avviene quando si segue una dieta povera di fibre o in presenza di altri fattori che influenzano la motilità intestinale.

La mancanza di fibre nella dieta è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della diverticolosi. Le fibre, presenti nei vegetali, nei cereali integrali e in altri alimenti, aumentano il volume e la morbidezza delle feci, facilitando il transito intestinale. Quando la dieta è carente di fibre, le feci diventano più dense e richiedono uno sforzo maggiore per essere eliminate, aumentando la pressione all’interno del colon e contribuendo alla formazione dei diverticoli.

Inoltre, altri fattori che possono aumentare il rischio di diverticolosi includono l’obesità, lo stile di vita sedentario, il fumo di tabacco e l’età avanzata. Infine, anche l’ereditarietà sembra giocare un ruolo significativo nella predisposizione alla diverticolosi, poiché la condizione è più comune tra i membri della stessa famiglia.

2. Sintomi e complicanze dei diverticoli 

Sebbene la diverticolosi possa essere asintomatica per la maggior parte delle persone, in alcuni casi può portare a sintomi fastidiosi e, in situazioni più gravi, a complicanze che richiedono attenzione medica immediata. Tra i sintomi più comuni si annoverano:

  • Dolore addominale: può variare da lieve a grave. Il dolore spesso si localizza nella parte inferiore sinistra dell’addome, dove si trova il colon discendente
  • Crampi: alcune persone con diverticoli possono sperimentare crampi o spasmi addominali intermittenti, che possono essere scambiati per altre condizioni digestive
  • Cambiamenti nella motilità intestinale: i diverticoli possono influenzare la peristalsi, causando stitichezza, diarrea o alternanza tra stitichezza e diarrea che il soggetto può lamentare come cambiamento delle abitudini nell’evacuazione
  • Sanguinamento retto-anale: in alcuni casi i diverticoli possono sanguinare, provocando sangue rosso vivo nelle feci o sulle carte igieniche
  • Sintomi sistemici: nei casi di diverticolite o altre complicanze, i sintomi sistemici come febbre, nausea, vomito e perdita di appetito possono essere presenti.

La presenza dei diverticoli può determinare la comparsa di numerose complicanze, note anche come malattia diverticolare, che includono:

  • Diverticolite: la diverticolite è un’infiammazione dei diverticoli, spesso causata dall’accumulo di feci (coproliti) o di batteri all’interno dei diverticoli. Questa condizione può causare sintomi acuti come febbre, dolore addominale intenso e alterazioni dei movimenti intestinali. La diverticolite può richiedere un trattamento con antibiotici, una dieta a basso residuo e nei casi più gravi l’intervento chirurgico
  • Perforazione: nei casi più gravi di diverticolite non trattata, i diverticoli infiammati possono perforare la parete intestinale, causando una grave infezione chiamata peritonite. La peritonite è un’emergenza medica che richiede un intervento chirurgico immediato per rimuovere il tessuto danneggiato e trattare l’infezione
  • Ostruzione intestinale: i diverticoli molto grandi o numerosi possono causare ostruzione intestinale, ostacolando il normale flusso delle feci attraverso il colon. Questa condizione può provocare sintomi come gonfiore addominale, dolore e alterazioni della peristalsi.

È importante essere consapevoli dei sintomi e delle complicanze associate ai diverticoli, in modo da consultare un medico se si sperimenta dolore addominale persistente, sanguinamento retto-anale o cambiamenti nelle abitudini dell’alvo. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono aiutare a prevenire le complicanze gravi associate ai diverticoli.

3. Diagnosi dei diverticoli 

La diagnosi dei diverticoli coinvolge una serie di approcci clinici e strumentali che aiutano il medico a confermare la presenza di queste protuberanze nel colon. L’esame fisico permette individuare eventuali aree di sensibilità, dolore o gonfiore che potrebbero indicare la presenza di diverticoli e l’anamnesi dettagliata può indicare l’esame strumentale più efficace.

Agli esami ematochimici non si riscontrano anomalie specifiche: possono essere utili, tuttavia, per individuare la presenza di infiammazione tipica della diverticolite o altre complicanze dei diverticoli. L’analisi delle feci può essere eseguita solo per escludere altre cause di sanguinamento gastrointestinale e per valutare la presenza di sangue occulto nelle feci, che può essere un segno di diverticoli sanguinanti.

La vera svolta nella diagnosi avviene, tuttavia, con gli esami strumentali. In particolare:

  • La colonscopia: questa procedura consente al medico di visualizzare direttamente l’interno del colon, utilizzando un tubo flessibile dotato di una piccola telecamera alla sua estremità. La colonscopia può rilevare la presenza di diverticoli, valutarne le dimensioni e l’estensione e prelevare campioni di tessuto per l’analisi. Non è consigliato eseguire la colonscopia in presenza di diverticolite, in quanto si rischia la perforazione dei diverticoli
  • La tomografia computerizzata (TC) dell’addome: la TC è un’ulteriore modalità di imaging utilizzata per visualizzare il colon e individuare la presenza di diverticoli, nonché valutare eventuali complicanze come la diverticolite o la perforazione intestinale
  • Clisma opaco: questa procedura radiografica coinvolge l’iniezione di un mezzo di contrasto nel colon tramite l’ano, seguito da una serie di raggi X dell’addome. Può essere utilizzato per identificare i diverticoli e valutare l’estensione della diverticolosi, tuttavia non si esegue routinariamente.

 La diagnosi dei diverticoli è importante per guidare il trattamento e prevenire eventuali complicanze: pertanto è fondamentale consultare un medico se si sospetta la presenza di diverticoli o se si manifestano sintomi associati.

4. Dieta per i pazienti con diverticoli 

Una dieta adeguata è fondamentale per la gestione dei diverticoli e per prevenire eventuali complicanze. Ecco alcuni consigli dietetici utili per i pazienti con diverticoli:

  • Aumentare il consumo di fibre: le fibre sono essenziali per mantenere un transito intestinale regolare e prevenire la stipsi, che può aggravare i sintomi dei diverticoli. Si consiglia di consumare almeno 25-30 grammi di fibre al giorno: tra le fonti di fibre ricordiamo frutta fresca, verdura, cereali integrali, legumi, semi e noci
  • Bere molta acqua: bere una quantità sufficiente di liquidi è importante per prevenire la stipsi e favorire un transito intestinale regolare. L’acqua è la scelta migliore, ma è possibile includere anche bevande senza zucchero come tè non zuccherato o tisane
  • Limitare gli alimenti raffinati: alimenti come il pane bianco, la pasta e il riso bianco possono contribuire alla stipsi e alla formazione di feci dure. Si consiglia di preferire alimenti integrali, come pane integrale, pasta integrale, riso integrale e cereali integrali
  • Limitare gli alimenti ad alto contenuto di grassi: questi alimenti possono rallentare il transito intestinale e aggravare i sintomi dei diverticoli. Si consiglia dunque di limitare il consumo di alimenti fritti, cibi grassi, latticini grassi e carni grasse
  • Limitare gli alimenti piccanti e irritanti: questi alimenti possono irritare il tratto digestivo e causare sintomi come dolore addominale e diarrea. Si consiglia di limitare il consumo di cibi piccanti, peperoncino, pepe nero e spezie forti
  • Monitorare il consumo di noci e semi: sebbene ci sia stato un tempo in cui si consigliava di evitare noci, semi e pop corn per i pazienti con diverticoli, studi recenti suggeriscono che non vi è alcuna evidenza che questi alimenti causino complicanze nei pazienti con diverticoli asintomatici. Tuttavia, se si sperimentano sintomi, è consigliabile moderarne il consumo e osservare eventuali reazioni
  • Fare pasti regolari: mangiare a cadenza regolare può contribuire a mantenere un transito intestinale regolare ed a prevenire la stipsi. Si consiglia di fare tre pasti principali al giorno e di includere spuntini sani, se necessario
  • Evitare l’alcol: l’alcol può irritare il tratto digestivo e peggiorare i sintomi dei diverticoli. Si consiglia di limitare o evitare completamente il consumo di alcolici. 

È importante notare che la dieta per i pazienti con diverticoli può variare da persona a persona in base alla gravità dei sintomi, alla presenza di complicanze e alle preferenze individuali.

5. Trattamento dei diverticoli

Mentre molte persone con diverticoli possono essere asintomatiche e non richiedere trattamento, altre possono manifestare sintomi o sviluppare complicanze che richiedono l’intervento medico.

Fondamentale e molto semplice può essere l’assunzione di integratori: se non è possibile ottenere abbastanza fibre dalla dieta, è possibile utilizzare sotto supervisione medica integratori come lo psillio o le metilcellulose.

Nei casi di diverticolite acuta, in particolare quando è presente un’infezione batterica, possono essere prescritti antibiotici per combattere l’infezione e ridurre l’infiammazione. Mentre, il dolore leggero associato ai diverticoli può essere gestito con farmaci da banco come paracetamolo o ibuprofene. Tuttavia, l’uso di antidolorifici non steroidei (FANS) può essere limitato nei pazienti con storia di sanguinamento gastrointestinale o malattia renale.

In alcuni casi gravi, può essere necessario il ricovero ospedaliero per somministrare antibiotici per via endovenosa e per la gestione del dolore. 

Invece, le complicanze come la perforazione intestinale o l’ostruzione possono richiedere un intervento chirurgico d’urgenza per rimuovere la parte danneggiata del colon o per correggere l’ostruzione. Anche nei casi di pregresse complicanze gravi, o recidive frequenti di diverticolite, il chirurgo può raccomandare la rimozione chirurgica della parte del colon affetta dai diverticoli.

È importante consultare un medico per valutare le opzioni di trattamento più appropriate in base alla gravità dei sintomi, alla presenza di complicanze e al rischio individuale del paziente.

6. Prevenzione dei diverticoli

È possibile adottare alcune strategie efficaci per prevenire la formazione dei diverticoli e ridurre il rischio di sviluppare sintomi o complicanze, come:

  • Seguire una dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi: le fibre sono fondamentali per mantenere un transito intestinale regolare e prevenire la stipsi, che può contribuire alla formazione dei diverticoli. È importante, quindi, assicurarsi di consumare abbondanti frutta, verdura, cereali integrali, legumi, semi e noci nella dieta quotidiana. Al contrario, Il consumo eccessivo di carne rossa e grassi saturi può aumentare il rischio di sviluppare diverticoli, quindi è meglio prediligere fonti proteiche più magre come pesce, pollo, tofu e legumi
  • Bere liquidi: l’acqua è essenziale per mantenere le feci morbide e facilitare il loro passaggio attraverso il colon. Assicurarsi di bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno, o più se si vive in un clima caldo o si pratica attività fisica intensa
  • Mantenere un peso corporeo salutare: l’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo dei diverticoli. Mantenere un peso corporeo sano, attraverso una dieta equilibrata e regolare attività fisica, può contribuire a ridurre il rischio di formazione dei diverticoli
  • Fare attività fisica regolarmente: l’esercizio fisico regolare è importante per mantenere la salute del tratto gastrointestinale e favorire un transito intestinale regolare
  • Evitare il fumo di tabacco e limitare il consumo di alcol: il fumo di tabacco e l’alcol possono irritare il tratto gastrointestinale e contribuire alla formazione dei diverticoli
  • Gestire lo stress: lo stress può influenzare la funzione intestinale e contribuire alla formazione dei diverticoli. Praticare tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda o l’esercizio fisico può essere utile per ridurre lo stress nella vita quotidiana.

    Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

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