Negli ultimi tempi parlare di mestruazioni è sempre meno imbarazzante e anzi, il tema si lega a tematiche sociali importanti come tampon tax, congedo mestruale e sostenibilità ambientale.

 Le donne, dal canto loro, sono abituate fin dall’antichità a gestire le perdite ematiche del flusso mestruale, sia in età fertile che nella fase post-parto. Oggi la tendenza è quella di superare lo stigma legato al flusso mestruale e sensibilizzare le donne sulla possibilità di poterne parlare liberamente e contare su diverse opzioni per scegliere quella più congeniale alla propria persona. Oltre agli assorbenti monouso vi sono infatti anche dispositivi riutilizzabili come, ad esempio, le mutande mestruali lavabili o le coppette mestruali.

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Lo sapevi che…

Nell’antico Egitto le donne usavano il papiro ammorbidito o il lino per creare oggetti simili ai moderni assorbenti. Nel Medioevo si credeva che una donna con le mestruazioni potesse rendere un cane rabbioso o rovinare un raccolto.

Il medico Joseph Lister, oltre ad essere il primo a sterilizzare l’ambiente della sala operatoria, fu anche il primo a intuire la possibilità di utilizzare in modalità usa e getta gli assorbenti nell’Ottocento. Alla fine del 1800 in commercio uscirono i primi assorbenti usa e getta, chiamati “Lister’s towel”.

Superati i tabù legati al ciclo mestruale, restano comunque due aspetti legati all’uso degli assorbenti monouso: il costo e la sostenibilità ambientale. Utilizzare dunque delle alternative al comune assorbente usa e getta rappresenta una tendenza che sta prendendo piede nel tentativo proprio di ridurre spese e inquinamento: su quest’ultimo punto basti pensare che un solo assorbente monouso nell’ambiente impiega 500 anni per decomporsi.

È bene quindi diffondere il più possibile la conoscenza di alternative sostenibili presenti in commercio per la gestione delle mestruazioni, capaci anche di migliorare il rapporto con il ciclo mestruale.

MUTANDA MESTRUALE

Negli ultimi anni si è evoluta l’idea dello slip d’antan, quasi sempre nascosto nei bassifondi del cassetto della lingerie, trasformandosi in una vera e propria rivoluzione, ormai sul podio dei “prodotti dell’anno”: la mutanda mestruale, comoda, sana e conveniente.

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Si tratta di slip assorbenti lavabili e riutilizzabili pensati per sostituire i classici assorbenti usa e getta, utili per ridurre i costi e l’impatto ambientale, limitando la produzione di rifiuti se utilizzati in alternativa ai prodotti monouso e, infine, per garantire un senso di comodità nelle lunghe giornate fuori casa o durante lo svolgimento dell’attività sportiva.

La mutanda mestruale, in base alla tipologia di flusso, offre un lungo tempo di assorbenza grazie al suo sistema composto da più strati.

Un plus di questo tipo di prodotto è l’impatto delicato e naturale sulla pelle dato dalle proprietà del cotone biologico.

Durando a lungo nel tempo, le mutande mestruali costituiscono, inoltre, un piccolo passo nei confronti dell’ambiente, tenendo conto dei decenni impiegati per la decomposizione dai classici assorbenti.

COME LAVARE LA MUTANDE MESTRUALI

Sebbene sia pensata per accompagnare a lungo le donne, la mutanda mestruale richiede alcuni accorgimenti, specie in fase di lavaggio, così da non deteriorarsi o rovinarsi prima del tempo.

Ecco alcuni consigli utili su come lavare le mutande mestruali: sciacquarle in acqua fredda dopo l’utilizzo , poi lavarle in lavatrice a 30° con un detergente delicato ed evitando ammorbidenti, in quanto si accumulerebbero sulle fibre della biancheria intima e dei suoi strati assorbenti, impedendone l’assorbimento. Sempre per evitare il danneggiamento dei tessuti, è importante lasciar asciugare all’aria ed evitare qualsiasi contatto diretto con fonti di calore.

COPPETTA

In circolo già da molto tempo, la coppetta mestruale è tornata in auge come alternativa ai classici assorbenti usa e getta e valida alternativa eco-friendly dei tamponi interni.

La coppetta mestruale viene prodotta in silicone, lattice o gomma. A seconda del grado di flusso si può tenere fino a 12 ore per poi essere rimossa e lavata sotto un getto di acqua corrente ed essere nuovamente pronta all’uso. Al termine di ogni ciclo mestruale va lavata e, soprattutto, sterilizzata.

Anche questa soluzione garantisce il massimo del comfort e libertà di movimento, consente di risparmiare in termini economici e di ridurre l’impatto ambientale. Se correttamente inserita, la coppetta mestruale è impercettibile e può essere utilizzata sia nei giorni di maggiore flusso che durante la notte.                                                                                                                                                                                                           

Articolo scritto con il contributo non condizionante di DIM Lovable

 

 

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