Indice

1. Che cos’è l’orticaria e come si manifesta

2. Cause e fattori scatenanti dell’orticaria

3. Diagnosi dell’orticaria: test e procedure

4. Trattamenti farmacologici per l’orticaria

5. Terapie alternative e complementari

6. Gestione a lungo termine dell’orticaria

7. Novità e prospettive future nel trattamento dell’orticaria

1. Che cos’è l’orticaria e come si manifesta

L’orticaria è una condizione della pelle caratterizzata dalla comparsa improvvisa di rash cutaneo pruriginoso, rosso e rilevato, noto anche come pomfo. Questa condizione può manifestarsi in varie parti del corpo e può variare in dimensioni e forma. I pomfi possono essere piccoli e concentrati in un’area specifica o diffusi e coprire ampie porzioni della pelle.

I pomfi possono essere accompagnati da gonfiore e sensazione di bruciore o di calore sulla pelle interessata. Possono comparire rapidamente e scomparire entro poche ore, ma in alcuni casi possono persistere per diverse settimane o anche mesi. L’orticaria può essere molto pruriginosa e scomoda, causando disagio significativo e influenzando la qualità della vita delle persone colpite.

2. Cause e fattori scatenanti dell’orticaria

Le cause e i fattori scatenanti dell’orticaria variano da persona a persona. Questa condizione della pelle può essere provocata da una reazione allergica, da fattori ambientali, da stress emotivo o da altre condizioni sottostanti.

Tra le cause più comuni vi sono le allergie alimentari, come quelle determinate da arachidi, frutti di mare, uova, latte e frutta. Alcuni alimenti possono scatenare una risposta immunitaria nel corpo, causando l’insorgenza di pomfi pruriginosi e rossi sulla pelle.

Le punture di insetti, come quelle di api, vespe o zanzare, sono un’altra causa comune di orticaria. Le sostanze rilasciate dalle punture possono provocare una reazione allergica locale o sistemica, causando la comparsa di rash cutaneo e prurito.

Altri allergeni ambientali come il polline, il pelo degli animali domestici o gli acari della polvere possono anche scatenare l’orticaria in persone sensibili. L’esposizione a queste sostanze può innescare una risposta immunitaria e la comparsa di pomfi sulla pelle.

Alcuni farmaci, tra cui antibiotici, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), oppioidi e alcuni farmaci per la pressione sanguigna possono provocare orticaria come effetto collaterale. Questa reazione allergica può verificarsi subito dopo l’assunzione del farmaco o anche dopo un certo periodo di tempo.

Lo stress emotivo è un altro fattore scatenante dell’orticaria. Situazioni di stress intenso o ansia possono influenzare il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle reazioni allergiche.

Altre possibili cause includono l’esposizione al caldo o al freddo estremi, l’esercizio fisico intenso, le infezioni virali o batteriche e alcune condizioni autoimmuni.

In alcuni casi, la causa specifica dell’orticaria può non essere identificabile, ma ci sono fattori noti che possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione, come la predisposizione genetica o una storia familiare di orticaria.

3. Diagnosi dell’orticaria: test e procedure

La diagnosi dell’orticaria di solito si basa sulla storia clinica del paziente, sui sintomi riportati e sull’esame fisico. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere utilizzati test e procedure aggiuntivi per confermare la diagnosi e identificare eventuali cause sottostanti. Tra questi troviamo:

  • Esame fisico: durante l’esame fisico, il medico esaminerà attentamente la pelle del paziente per valutare la presenza di pomfi, il loro aspetto e la distribuzione sul corpo. Sarà anche importante escludere altre condizioni cutanee che potrebbero somigliare all’orticaria
  • Storia clinica dettagliata: il medico potrebbe fare domande dettagliate sulle abitudini alimentari, l’esposizione a sostanze ambientali, l’assunzione di farmaci, l’esposizione a punture di insetti e altri possibili fattori scatenanti. Anche una storia familiare di orticaria o altre condizioni allergiche può essere rilevante
  • Test allergologici cutanei: questi test possono essere eseguiti per identificare eventuali allergeni specifici che potrebbero causare l’orticaria. Durante il test, vengono applicate piccole quantità di allergeni sulla pelle e viene osservata la reazione cutanea. Tuttavia, non sempre sono disponibili test specifici per tutti gli allergeni che potrebbero essere coinvolti nell’orticaria
  • Esami del sangue: gli esami del sangue possono essere utilizzati per valutare la presenza di marcatori di infiammazione e per identificare eventuali allergeni specifici nel sangue. Uno di questi test è il dosaggio degli anticorpi IgE, che possono essere aumentati in persone con allergie alimentari o altre allergie
  • Test di provocazione: in alcuni casi, il medico può raccomandare un test di provocazione controllata per confermare una reazione allergica a un particolare alimento o farmaco. Durante questo test, il paziente viene esposto all’allergene in questione in modo controllato e monitorato per osservare eventuali reazioni.

4. Trattamenti farmacologici per l’orticaria

I trattamenti farmacologici per l’orticaria dipendono dalla gravità dei sintomi, dalla durata della condizione e dalle cause sottostanti, se identificabili. Alcuni dei trattamenti farmacologici comunemente prescritti per l’orticaria includono:

  • Antistaminici: gli antistaminici sono il trattamento di prima linea per l’orticaria lieve o moderata. Questi farmaci aiutano a bloccare l’azione dell’istamina, una sostanza chimica rilasciata dal sistema immunitario durante una reazione allergica, riducendo così il prurito, il gonfiore e il rash cutaneo. Gli antistaminici possono essere suddivisi in antistaminici di prima generazione (come difenidramina e idrossizina) e antistaminici di seconda generazione (come cetirizina, loratadina e fexofenadina), che tendono ad avere meno effetti sedativi
  • Corticosteroidi: in casi di orticaria più gravi o persistenti, il medico può prescrivere corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e i sintomi. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale o in forma di crema o unguento per l’uso topico sulla pelle. Tuttavia, l’uso prolungato di corticosteroidi può comportare effetti collaterali e quindi solitamente vengono prescritti solo per un breve periodo di tempo
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): i FANS, come l’ibuprofene o il naproxene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e il gonfiore associati all’orticaria. Tuttavia, è importante usare questi farmaci con cautela, poiché possono causare reazioni cutanee allergiche
  • Farmaci immunosoppressori: in casi di orticaria cronica refrattaria ad altri trattamenti, il medico può prescrivere farmaci immunosoppressori, come ciclosporina o omalizumab, per sopprimere il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione cutanea
  • Farmaci per il controllo dei sintomi: altri farmaci possono essere utilizzati per il controllo dei sintomi specifici associati all’orticaria, come gli antinfiammatori topici per il prurito o i farmaci per il controllo della pressione sanguigna per l’angioedema (gonfiore delle labbra, del viso o delle estremità)
  • Iniezioni di epinefrina: in rari casi di orticaria grave associata a un’anafilassi o a un angioedema con compromissione delle vie respiratorie, può essere necessaria un’iniezione di epinefrina per fermare la reazione allergica in corso e prevenire gravi complicazioni.

5. Terapie alternative e complementari

Per coloro che desiderano esplorare terapie alternative o complementari per l’orticaria, ci sono diverse opzioni che possono essere considerate. Alcuni potrebbero scegliere di integrare la gestione dell’orticaria con integratori naturali, come la quercetina o l’olio di pesce, che sono stati studiati per le loro potenziali proprietà antinfiammatorie e antistaminiche. Altri potrebbero trovare beneficio da pratiche come lo yoga, la meditazione o l’agopuntura, che possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, spesso associati all’orticaria. Inoltre, terapie di manipolazione corporea come il massaggio terapeutico o la riflessologia possono contribuire a promuovere il rilassamento e a migliorare la circolazione, offrendo un sollievo temporaneo dai sintomi.

Tuttavia, queste terapie alternative e complementari potrebbero non essere adatte a tutti: è consigliabile discuterne con un medico prima di iniziarle, specialmente se si sta già seguendo un trattamento medico convenzionale per l’orticaria.

6. Gestione a lungo termine dell’orticaria

La gestione a lungo termine dell’orticaria prevede una combinazione di trattamenti farmacologici, modifiche dello stile di vita e monitoraggio regolare dei sintomi. Alcuni consigli per gestire l’orticaria nel lungo periodo sono:

  • Seguire i trattamenti farmacologici: seguire attentamente il piano di trattamento prescritto dal medico, che potrebbe includere antistaminici, corticosteroidi o altri farmaci per controllare i sintomi dell’orticaria. Se i sintomi persistono nonostante il trattamento, è importante consultare il medico per valutare altre opzioni terapeutiche 
  • Evitare i fattori scatenanti: è necessario identificare ed evitare eventuali fattori scatenanti noti che possono causare o aggravare l’orticaria, come allergeni alimentari, punture di insetti, farmaci o esposizione a temperature estreme. Mantenere un diario dei sintomi può essere utile per individuare i fattori scatenanti specifici
  • Gestire lo stress: lo stress emotivo può contribuire all’aggravamento dei sintomi dell’orticaria. Pratiche come lo yoga, la meditazione, la respirazione profonda e l’esercizio fisico possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la gestione dell’orticaria nel lungo termine
  • Seguire una dieta sana: mantenere una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali può contribuire a sostenere il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione, potenzialmente migliorando i sintomi dell’orticaria
  • Monitorare i sintomi: è utile tenere traccia dei sintomi dell’orticaria e annotare eventuali cambiamenti nel loro tipo, gravità e frequenza. Ciò può aiutare il medico a valutare l’efficacia del trattamento ed a regolare il piano terapeutico di conseguenza
  • Ridurre l’esposizione agli allergeni ambientali: limitare l’esposizione a allergeni ambientali come il polline, il pelo degli animali domestici, gli acari della polvere e le muffe può aiutare a prevenire o ridurre i sintomi dell’orticaria.

7. Novità e prospettive future nel trattamento dell’orticaria

Le prospettive future nel trattamento dell’orticaria sono promettenti: una serie di sviluppi offrono nuove possibilità per gestire questa condizione dermatologica in modo più efficace. In particolare, sono emerse di recente nuove terapie che mirano a intervenire direttamente sulle vie infiammatorie e immunitarie coinvolte nell’orticaria, portando a risultati più mirati e personalizzati per i pazienti.

Una delle principali novità riguarda l’uso dei farmaci biologici, che hanno dimostrato un notevole successo nel trattamento dell’orticaria cronica grave e resistente. Questi farmaci, come l’omalizumab e il dupilumab, agiscono in modo mirato sul sistema immunitario, bloccando specifici mediatori dell’infiammazione responsabili dei sintomi dell’orticaria. Studi clinici hanno riportato miglioramenti significativi nei sintomi e nella qualità della vita dei pazienti trattati con queste terapie.

Inoltre, la ricerca si sta concentrando sempre di più su terapie mirate che prendono di mira vie infiammatorie specifiche coinvolte nell’orticaria. Questo approccio permette di trattare la condizione in modo più preciso riducendo al contempo il rischio di effetti collaterali, come accade ad esempio attraverso l’uso degli inibitori delle interleuchine.

Oltre a ciò, la terapia genica è un’area di ricerca in rapida crescita, che potrebbe offrire nuove soluzioni per l’orticaria. L’idea è di modificare geneticamente le cellule del sistema immunitario per regolare la risposta infiammatoria e allergica, offrendo così una potenziale cura a lungo termine per i pazienti con orticaria cronica.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

 

 

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