Indice

1. Come funzionano gli antistaminici nel corpo

2. Tipi di antistaminici e loro modalità d’uso

3. Indicazioni per l’assunzione di antistaminici

4. Effetti collaterali e controindicazioni degli antistaminici

5. Interazioni con altri farmaci e cose da evitare

1. Come funzionano gli antistaminici nel corpo

Gli antistaminici sono farmaci utilizzati per trattare le reazioni allergiche e i sintomi correlati. Questi farmaci agiscono bloccando l’azione dell’istamina, una sostanza chimica prodotta naturalmente dal corpo in risposta all’allergene. L’istamina è responsabile dei sintomi tipici delle allergie come prurito, starnuti, secrezione nasale, occhi rossi e gonfiore.

Gli antistaminici hanno la principale funzione di bloccare i recettori dell’istamina nei tessuti del corpo, impedendo così all’istamina di legarsi a questi recettori e di scatenare la risposta allergica. Ciò aiuta a ridurre o prevenire i sintomi allergici.

2. Tipi di antistaminici e loro modalità d’uso 

Esistono due grandi categorie di antistaminici disponibili, che si distinguono per la generazione e la modalità di somministrazione:

  • Antistaminici di prima generazione. Questi antistaminici sono spesso associati ad un effetto sedativo più pronunciato rispetto ai farmaci di seconda generazione. Sono generalmente indicati per il trattamento di allergie e affezioni cutanee come prurito e orticaria. Tuttavia, a causa dell’effetto sedativo, possono non essere adatti per l’uso durante il giorno per persone che necessitano di essere vigili e attive. La modalità d’uso può essere sia per via orale (sotto forma di compresse o capsule da assumere con acqua) che sotto forma di creme o lozioni cutanee per il trattamento locale di prurito e orticaria.
  • Antistaminici di seconda generazione. Questi antistaminici sono progettati per ridurre al minimo l’effetto sedativo, rendendoli una scelta perfetta per il trattamento delle allergie stagionali o perenne, senza interferire con le normali attività quotidiane. La modalità d’uso è per via orale sotto forma di compresse, capsule o sciroppi (spesso senza prescrizione medica), oppure topica, in quanto alcuni antistaminici di seconda generazione sono disponibili sotto forma di colliri o spray nasali per il trattamento locale di sintomi allergici agli occhi e al naso.

La scelta del tipo di antistaminico e la modalità di somministrazione dipendono dalle esigenze individuali del paziente, dalla gravità dei sintomi e dalle eventuali condizioni mediche preesistenti. Un medico o un farmacista può determinare il trattamento più appropriato e sicuro.

3. Indicazioni per l’assunzione di antistaminici 

Quando si assume un antistaminico, è importante seguire attentamente le indicazioni fornite dal medico o riportate sull’etichetta del farmaco. È fondamentale rispettare la dose e la frequenza di assunzione prescritte dal medico.

Gli antistaminici possono essere assunti con o senza cibo, ma è meglio seguire le indicazioni specifiche fornite dal medico o dall’etichetta del farmaco in merito all’assunzione. Se si tratta di un antistaminico che provoca sonnolenza, è preferibile assumerlo prima di andare a dormire per ridurre al minimo gli effetti sedativi durante il giorno.

Inoltre, è importante mantenere una regolarità nell’assunzione del farmaco, cercando di assumere ogni dose alla stessa ora di ogni giorno per mantenere una concentrazione costante nel sangue. È sconsigliato interrompere improvvisamente il trattamento senza consultare il medico, specialmente se si sta assumendo l’antistaminico per un lungo periodo di tempo, in quanto potrebbero verificarsi un effetto di astinenza o la ricomparsa dei sintomi. 

Durante il trattamento con antistaminici, è consigliabile evitare o limitare il consumo di alcol, poiché può aumentare l’effetto sedativo del farmaco. È importante anche essere consapevoli di eventuali effetti collaterali e informare il medico se si verificano sintomi indesiderati. Infine, è essenziale conservare correttamente il farmaco in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e dalla portata dei bambini.

4. Effetti collaterali e controindicazioni degli antistaminici 

Gli antistaminici sono generalmente ben tollerati, ma come qualsiasi farmaco possono causare effetti collaterali e avere controindicazioni.

Tra gli effetti collaterali molto comuni troviamo:

  • Sonnolenza: gli antistaminici di prima generazione sono noti per causare sonnolenza e rallentamento dei riflessi, influenzando la capacità di guidare e operare su macchinari
  • Bocca secca: gli antistaminici possono causare secchezza delle fauci e della bocca
  • Visione offuscata: alcuni antistaminici possono causare disturbi visivi temporanei, come la visione offuscata
  • Ritenzione urinaria: gli antistaminici possono causare difficoltà nella minzione, specialmente negli uomini con ipertrofia prostatica
  • Aumento dell’appetito o aumento di peso: alcuni antistaminici possono causare un aumento dell’appetito o un aumento di peso.

Gli effetti collaterali meno comuni invece sono:

  • Vertigini: alcuni pazienti possono sperimentare le vertigini, come effetto collaterale degli antistaminici
  • Irritabilità o nervosismo: alcuni pazienti possono sperimentare irritabilità o nervosismo come effetto collaterale
  • Disturbi gastrointestinali: alcuni pazienti possono sperimentare disturbi gastrointestinali come nausea, vomito o dolore addominale.

Evitare di assumere antistaminici in determinate situazioni, inoltre, è importante per evitare rischi e complicazioni. Tra le situazioni da evitare ci sono:

  • gravidanza e allattamento: durante la gravidanza e l’allattamento, è consigliabile evitare gli antistaminici se non espressamente prescritti dal medico. Alcuni antistaminici infatti possono attraversare la placenta durante la gravidanza e possono essere escreti nel latte materno durante l’allattamento, causando rischi per il feto o il neonato
  • ipersensibilità: se si è allergici o ipersensibili agli antistaminici o a qualsiasi componente del farmaco, è fondamentale evitarli. L’assunzione di antistaminici in presenza di ipersensibilità può causare gravi reazioni allergiche o altri effetti indesiderati
  • glaucoma ad angolo chiuso: gli antistaminici possono aumentare la pressione intraoculare e peggiorare i sintomi del glaucoma ad angolo chiuso. Pertanto, se si soffre di questa condizione oftalmica, è preferibile evitare gli antistaminici o utilizzarli soltanto sotto stretto controllo medico
  • ipertrofia prostatica: nei pazienti con ipertrofia prostatica, gli antistaminici possono causare ritenzione urinaria o peggiorare i sintomi urinari. In questi casi, è importante consultare il medico prima di assumere antistaminici
  • interazioni farmacologiche: gli antistaminici possono interagire con altri farmaci o sostanze, potenziandone gli effetti o causando effetti collaterali indesiderati. Prima dell’assunzione è bene informare il medico di tutti i farmaci, integratori o erbe medicinali assunti prima di iniziare l’assunzione di antistaminici.

In queste situazioni, è consigliabile consultare un medico prima di assumere antistaminici e valutare insieme i rischi e i benefici del trattamento, oltre a considerare alternative sicure e appropriate.

5. Interazioni con altri farmaci e cose da evitare

Gli antistaminici possono interagire con diversi farmaci, potenziando o riducendo i loro effetti o causando effetti collaterali indesiderati. I principali tipi di farmaci con cui gli antistaminici possono interagire sono:

  • Depressori del sistema nervoso centrale (SNC): gli antistaminici possono potenziare gli effetti sedativi di altri farmaci depressori del SNC come sedativi, ipnotici, ansiolitici e alcol
  • Inibitori delle monoamino ossidasi (MAO): gli antistaminici possono aumentare il rischio di effetti collaterali gravi quando assunti insieme a inibitori delle MAO, che sono farmaci utilizzati per il trattamento della depressione e di altre condizioni
  • Farmaci che causano sonnolenza: alcuni farmaci, come gli antipsicotici, gli oppioidi, i miorilassanti e alcuni antiepilettici, possono causare sonnolenza. L’assunzione di antistaminici insieme a questi farmaci può aumentare il rischio di sonnolenza e di altri effetti sedativi
  • Farmaci che causano prolungamento dell’intervallo QT: alcuni antistaminici possono prolungare l’intervallo QT dell’elettrocardiogramma, un effetto che può aumentare il rischio di aritmie cardiache quando combinato con altri farmaci come alcuni antibiotici, antipsicotici e antinfiammatori
  • Altri farmaci metabolizzati dal citocromo P450: gli antistaminici possono influenzare il metabolismo di altri farmaci che sono substrati del sistema enzimatico del citocromo P450 nel fegato, potenziandone o riducendone l’efficacia. Ciò può portare ad un aumento o ad una diminuzione dei livelli ematici di questi farmaci e influenzare la loro efficacia o sicurezza.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

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