Nel 2004 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito la giornata mondiale del Donatore di Sangue, che si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, con l’intento di sensibilizzare e valorizzare l’importanza della donazione.

Donare è un atto di profonda solidarietà e altruismo, semplice da compiere ma che necessita di indicazioni e chiarimenti per evitare di cadere in errore, per sfatare falsi miti o credenze e per far riflettere chi, pur riconoscendo l’alto valore dell’atto, ne resta indifferente. Inoltre, donare il sangue permette di monitorare periodicamente il proprio stato di salute grazie ai controlli rigorosi a cui si è sottoposti.

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Lo sai che…?

In Italia, per evidenziare il riconoscimento dell’importanza della donazione, sono previsti crediti formativi per gli studenti delle scuole superiori e delle università e l’assenza retribuita dal lavoro, posta a carico degli enti previdenziali, per tutto il giorno della donazione per i lavoratori dipendenti.

10 tips utili in occasione della giornata mondiale del donatore

Cosa bisogna fare prima di poter donare?

Prima di donare il sangue, il donatore – o aspirante tale – è tenuto a compilare un questionario utile al fine di conoscere il suo stato di salute, attuale e passato, e il suo stile di vita, con l’intento di stabilire l’idoneità o meno alla donazione. Successivamente vi sarà un colloquio ed una visita con un medico per approfondire alcune delle risposte fornite nel questionario.

Per garantire il massimo della sicurezza del sangue e per tutelare la salute di ambo le parti coinvolte, ad ogni donazione il sangue prelevato viene sottoposto ad una serie di accertamenti quali esame emocromocitometrico completo ed esami per la qualificazione biologica del sangue.

Nel caso della prima donazione, vengono eseguiti i seguenti accertamenti per la determinazione dei gruppi sanguigni.

Se si tratta invece di un donatore periodico, questo è sottoposto, con cadenza almeno annuale, anche ai seguenti controlli ematochimici: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia.

Qualora un soggetto dovesse essere escluso dalla donazione, riceverà dal medico preposto tutte le informazioni e spiegazioni che hanno determinato tale decisione.

Chi può donare il sangue?

Ogni uomo o donna che lo desideri può donare sangue purché abbia un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Previa valutazione del proprio stato di salute, a carico del medico responsabile della procedura di selezione, è possibile donare sino al 70° anno di età.

Il soggetto donatore deve avere un peso corporeo non inferiore a 50kg, godere di buona salute e condurre uno stile di vita sano, che escluda qualsiasi comportamento che possa compromettere la propria salute e quella del ricevente.

Quali sono i requisiti fisici necessari per poter donare?

Diversamente da quanto è comunemente noto, la legge prevede criteri di selezione dei donatori e controlli sul sangue donato assolutamente rigidi e severi. Sebbene si tratti di un atto semplice da compiere e altruista, non va dimenticato che in ballo vi sono delle vite. Donando ne salviamo ma, al contempo, sottoponiamo la nostra vita e la nostra salute a controlli di prevenzione: successivamente alla donazione, infatti, il donatore riceve il risultato delle analisi del sangue.

Per risultare idoneo alla donazione di sangue intero e di emocomponenti, un soggetto deve essere in possesso di alcuni imprescindibili requisiti fisici:

– La pressione arteriosa sistolica deve essere compresa tra 110 e 180 mm di mercurio e la pressione arteriosa diastolica tra 60 e 100 mm di mercurio.

– Il polso deve essere ritmico, regolare e le pulsazioni comprese tra 50 e 100 al minuto. I candidati che praticano allenamenti sportivi intensi possono essere accettati anche con frequenza cardiaca inferiore.

– I donatori addetti a lavori pesanti o di particolare impegno possono essere ammessi alla donazione qualora osservino il riposo nella giornata della donazione.

– I valori dell’emoglobina non devono essere inferiori a 13 g/dL nell’uomo e 12 g/dL nella donna. Esclusivamente in casi particolari, possono essere accettati valori inferiori ai limiti indicati.

Differenza tra donazione di sangue e plasma

La donazione di sangue intero è la forma di donazione più comune. Ha una durata di circa 15 minuti e, in questo caso, il sangue prelevato dal donatore finisce direttamente in una sacca. Differentemente, la donazione di plasma ha una durata maggiore, da 30 a 50 minuti, trattandosi di una procedura più elaborata: dal sangue intero prelevato si separa, mediante un’apparecchiatura chiamata Separatore Cellulare, la componente liquida e si restituisce la componente corpuscolare (o cellulare), durante la donazione stessa. Rispetto alla donazione di sangue intero, l’intervallo di tempo minimo per quella di plasma è di 35 giorni sia per le donne che per gli uomini.   

A chi va il sangue donato?

Il sangue, con i suoi componenti, è per molti un elemento unico ed insostituibile di sopravvivenza. Calcoli approssimativi mostrano che nel mondo ogni 2 secondi qualcuno ha bisogno di sangue: il sangue è indispensabile nei servizi di primo soccorso, di emergenza, in molti interventi, trapianti o come cura di diverse patologie. In numerosi casi, inoltre, le trasfusioni rappresentano una mera terapia salvavita. Ecco perché la donazione di sangue non è una “tendenza stagionale” ma una necessità trecentosessantacinque giorni l’anno.

Con quale frequenza è possibile donare?

In Italia la donazione di sangue intero può essere effettuata ogni 90 giorni, per un numero di volte non superiori a 4 l’anno per l’uomo e per la donna in età non fertile, e pari a 2 volte per le donne in età fertile.

Quali sono i migliori comportamenti da attuare il giorno del prelievo?

Un quesito ricorrente, soprattutto nei donatori alla prima esperienza, riguarda se ed eventualmente cosa è possibile mangiare il giorno della donazione del sangue.

Il mattino del prelievo il soggetto donatore può optare per una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Tuttavia, si consiglia di assumere cibi ricchi di liquidi ma poveri di grassi già nelle 24h precedenti al prelievo.

Qual è il comportamento migliore da attuare dopo la donazione?

Il prelievo dura mediamente dai 7 ai 12 minuti, dopo i quali il donatore dovrebbe restare seduto o sdraiato per i successivi 10 minuti circa, in modo da permettere l’adattamento del circolo sanguigno alla sottrazione di circa mezzo litro di volume. Solitamente la donazione è seguita da breve ristoro gratuito presso la sede di raccolta. Inoltre, sarebbe opportuno non svolgere attività o hobby faticosi o rischiosi che richiedono un apporto energetico eccessivo durante l’intero arco della giornata.

Possono esserci delle complicanze in seguito alla donazione?

Un soggetto sano può donare sangue senza correre alcun rischio o subire controindicazioni. Solitamente i liquidi persi con il prelievo vengono ripristinati nell’arco di 24 ore. Pertanto, si potrebbe avvertire al massimo un lieve calo delle prestazioni fisiche, seppur in maniera contenuta e della durata di pochi giorni.

Diversamente, qualora si tratti di uno sportivo o una persona atletica che pratica attività fisica con regolarità, allora la riduzione delle prestazioni fisiche potrebbe essere più importante, con il ripristino delle normali condizioni fisiche non oltre i 7-10 giorni.

In rari casi la donazione potrebbe arrecare un lieve stato di stanchezza e debolezza, capogiri o vertigini, assolutamente transitori.

A chi posso rivolgermi se voglio donare il sangue?

Chiunque voglia donare il sangue può farlo in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia, oppure può recarsi presso una delle circa 1.300 unità di raccolta allestite da associazioni di volontari come AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres.

Altra opzione è donarlo in una unità mobile, le cosiddette autoemoteche, accreditate e autorizzate dalle autorità regionali competenti.

Prima di donare il sangue, puoi cercare la soluzione più vicina a te consultando “Dove donare il sangue del Centro nazionale sangue”.

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