Indice

1. Cos’è la sindrome del tunnel carpale? Definizione e cause

2. Riconoscere i sintomi: segnali premonitori

3. Fattori di rischio: chi è più esposto

4. Opzioni di trattamento: dall’intervento chirurgico ai rimedi conservativi

5. Esercizi e prevenzione, come ridurre il rischio

1. Cos’è la sindrome del tunnel carpale? Definizione e cause

La sindrome del tunnel carpale è una condizione medica caratterizzata dalla compressione del nervo mediano, che passa attraverso il polso e controlla le sensazioni e i movimenti delle dita (eccetto il mignolo). Questo nervo passa attraverso un passaggio stretto e rigido chiamato “tunnel carpale”: quando questo tunnel diventa troppo stretto, può comprimere il nervo mediano causando sintomi come dolore, intorpidimento, formicolio e debolezza nella mano e nel polso.

Le cause della sindrome del tunnel carpale possono includere:

  • Fattori anatomici: la forma anatomica del polso può rendere il tunnel carpale più stretto
  • Attività ripetitive: utilizzare strumenti a mano o eseguire movimenti ripetitivi con il polso può causare la sindrome
  • Lesioni: traumi al polso possono causare gonfiore e infiammazione nel tunnel carpale
  • Condizioni mediche: l’artrite reumatoide o il diabete possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale
  • Gravidanza: le alterazioni ormonali e il gonfiore durante la gravidanza possono aumentare il rischio di questa condizione.

2. Riconoscere i sintomi: segnali premonitori

Riconoscere i sintomi precoci della sindrome del tunnel carpale è importante per affrontare tempestivamente la condizione e prevenire il peggioramento dei sintomi. I segnali premonitori da tenere d’occhio sono:

  • Dolore o disagio al polso e alla mano: il dolore può iniziare in modo lieve e intermittente, ma con il tempo può diventare più costante e intenso
  • Intorpidimento o formicolio: si può avvertire intorpidimento, formicolio o una sensazione di “spilli e aghi” nelle dita, specialmente nel pollice, nell’indice e nel medio. Questi sintomi possono estendersi fino al braccio
  • Debolezza: si può notare una diminuzione della forza nella mano o nel polso, specialmente quando si tiene o si solleva oggetti
  • Peggioramento dei sintomi durante la notte: molti individui con sindrome del tunnel carpale notano un peggioramento dei sintomi durante la notte, che può disturbare il sonno
  • Sensazione di gonfiore: si può percepire un senso di gonfiore nel polso, anche se non è visibile gonfiore esterno
  • Difficoltà nell’afferrare oggetti: si può avere difficoltà nell’afferrare oggetti o nell’eseguire attività che richiedono movimenti precisi delle dita, come scrivere o digitare al computer.

3. Fattori di rischio: chi è più esposto

La sindrome del tunnel carpale può colpire chiunque, ma ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di svilupparla. Essi includono:

  • Lavoro o attività che coinvolgono movimenti ripetitivi del polso: le persone che svolgono lavori che richiedono movimenti ripetitivi del polso, come digitatori, operai di linea di assemblaggio, cassieri o musicisti, possono avere un rischio maggiore
  • Posizione del polso durante l’attività: tenere il polso in una posizione estesa o flessa per lunghi periodi di tempo può aumentare la pressione sul nervo mediano e aumentare il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale
  • Fattori anatomici: alcune persone possono avere una predisposizione anatomica ad un tunnel carpale più stretto. Ciò aumenta il rischio di compressione del nervo mediano
  • Genere: le donne hanno un rischio leggermente maggiore rispetto agli uomini di sviluppare la sindrome del tunnel carpale. Ciò può essere dovuto a differenze nella struttura anatomica o a fluttuazioni ormonali, come quelle durante la gravidanza e la menopausa
  • Età: la sindrome del tunnel carpale è più comune negli adulti di mezza età e anziani, ma può colpire persone di tutte le età
  • Obesità: essere in sovrappeso o obesi può aumentare il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale, probabilmente a causa dell’aumento della pressione sui nervi e sulle articolazioni
  • Condizioni mediche: alcune condizioni mediche, come l’artrite reumatoide, il diabete, l’ipotiroidismo e l’obesità, possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale
  • Storia familiare: ci possono essere predisposizioni genetiche che aumentano il rischio di sviluppare questa condizione.

4. Opzioni di trattamento: dall’intervento chirurgico ai rimedi conservativi

La sindrome del tunnel carpale può essere gestita attraverso una varietà di opzioni di trattamento, che vanno dai rimedi conservativi agli interventi chirurgici, in base alla gravità dei sintomi e alle preferenze del paziente.

I rimedi conservativi rappresentano spesso il primo approccio nel trattamento della sindrome del tunnel carpale. Questi possono includere l’uso di tutori per il polso per mantenere una posizione neutra durante il riposo o durante l’attività che può aggravare i sintomi. I tutori possono ridurre la pressione sul nervo mediano e alleviare i sintomi.

Inoltre, terapie fisiche come la terapia del calore, il massaggio e gli esercizi di stretching possono essere utili nel ridurre il dolore e l’infiammazione.

Gli antidolorifici e gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere prescritti per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Tuttavia, è importante utilizzarli secondo le indicazioni del medico e tenere conto dei potenziali effetti collaterali a lungo termine.

Per i casi più gravi o persistenti di sindrome del tunnel carpale, può essere considerato l’intervento chirurgico. Durante la procedura chirurgica, chiamata rilascio del tunnel carpale, il chirurgo taglia il legamento che forma il tetto del tunnel carpale, aumentando così lo spazio per il nervo mediano e alleviando la pressione. L’intervento può essere eseguito in modalità tradizionale o mediante tecniche più moderne, come la chirurgia endoscopica del tunnel carpale.

La scelta del trattamento, in generale, dipende dalla gravità dei sintomi, dalla storia clinica del paziente e dalla sua risposta ai trattamenti conservativi.

5. Esercizi e prevenzione, come ridurre il rischio

Per ridurre il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale e alleviare i sintomi associati, è importante adottare una serie di strategie preventive:

  • Fare pause regolari: chi trascorre molto tempo facendo attività che coinvolgono movimenti ripetitivi del polso dovrebbe fare pause regolari per permettere al polso di riposare e recuperare
  • Cambiare posizione: alternare regolarmente la posizione del polso durante le attività può aiutare a ridurre lo stress sul nervo mediano. È consigliabile evitare di mantenere il polso in posizioni estreme per lunghi periodi
  • Praticare esercizi di stretching: eseguire regolarmente esercizi di stretching per il polso e le dita può contribuire a mantenere la flessibilità e a ridurre la tensione nei muscoli e nei tessuti circostanti
  • Potenziare i muscoli dell’avambraccio: rinforzare i muscoli dell’avambraccio può fornire un migliore supporto al polso e ridurre lo stress sul nervo mediano. Gli esercizi di rafforzamento possono essere eseguiti utilizzando pesi leggeri o fasce elastiche
  • Mantenere una postura corretta: è necessario assicurarsi di mantenere una postura corretta durante le attività quotidiane, specialmente quando si lavora al computer. Occorre utilizzare una sedia con un buon supporto per la schiena e assicurarsi che la tastiera e il mouse siano posizionati in modo ergonomico
  • Utilizzare strumenti ergonomici: utilizzare strumenti e attrezzature ergonomiche progettate per ridurre lo stress sulle mani e sui polsi può aiutare a prevenire la sindrome del tunnel carpale. Essi includono tastiere e mouse ergonomici, tappetini per mouse con supporto per il polso e supporti per i polsi.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

 

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