Indice 

1. Cosa s’intende esattamente per alimento integrale?

2. Caratteristiche degli alimenti integrali

3. Quando assumere gli alimenti integrali?

4. Cibi integrali: esistono controindicazioni?

5. Come capire se un alimento è davvero integrale?

1. Cosa s’intende esattamente per alimento integrale?

Quando parliamo di “alimenti integrali”, ci riferiamo ad alimenti che non sono stati sottoposti a un’eccessiva lavorazione o raffinazione, mantenendo così tutte o la maggior parte delle loro componenti nutrienti originali

Gli alimenti integrali sono considerati più nutrienti e salutari rispetto agli alimenti raffinati o altamente processati, che possono perdere importanti nutrienti durante la lavorazione.

2. Caratteristiche degli alimenti integrali

Gli alimenti integrali hanno una serie di caratteristiche distintive rispetto agli alimenti raffinati o altamente processati.

Innanzitutto, gli alimenti integrali contengono tutte le parti nutrienti originali dell’alimento, come il germe, l’endosperma e la crusca. Ad esempio, il pane integrale è fatto con farina di grano integrale che include tutte le parti del chicco di grano, mentre il pane raffinato utilizza farina di grano da cui sono stati rimossi il germe e la crusca.

Gli alimenti integrali sono ricchi di fibre dietetiche, poiché mantengono la crusca che è una fonte importante di fibre. Le fibre sono essenziali per la salute digestiva, aiutano a regolare il transito intestinale e favoriscono il senso di sazietà.

Inoltre, poiché le parti nutrienti come il germe sono conservate negli alimenti integrali, questi sono una buona fonte di vitamine (come le vitamine del gruppo B) e minerali (come il magnesio, il fosforo e il selenio). Gli alimenti integrali hanno un indice glicemico più basso rispetto agli alimenti raffinati, ovvero causano un aumento più graduale e stabile dei livelli di zucchero nel sangue dopo i pasti. Ciò può essere vantaggioso per la gestione del diabete e per mantenere costanti i livelli di energia.

È di fondamentale importanza ricordare infine che gli alimenti integrali tendono ad essere più nutrienti e meno calorici rispetto agli alimenti raffinati, riducendo così l’assunzione di grassi saturi e zuccheri aggiunti che possono essere associati a rischi per la salute.

3. Quando assumere gli alimenti integrali?

Gli alimenti integrali possono essere consumati in diversi momenti della giornata per sfruttarne al meglio i benefici per la salute.

La colazione è un ottimo momento per includere alimenti integrali nella dieta. È possibile optare per cereali integrali come fiocchi d’avena, cereali integrali o pane integrale tostato. Questi alimenti forniscono energia a lunga durata grazie alle fibre e ai carboidrati complessi, mantenendo stabili i livelli di zucchero nel sangue durante la mattinata.

A pranzo è bene scegliere piatti a base di cereali integrali come riso integrale, quinoa, farro o pasta integrale. Abbinati a verdure fresche e proteine magre come pollo, pesce o legumi, questi pasti forniscono una combinazione equilibrata di nutrienti per sostenere l’energia e la concentrazione nel pomeriggio.

Gli alimenti integrali possono essere un’ottima scelta per gli spuntini tra i pasti principali: si può provare, ad esempio, a consumare una mela o una banana con una manciata di noci non salate, o uno yogurt greco con muesli integrali. Questi spuntini forniscono un mix di carboidrati, proteine e fibre per mantenere sazietà e livelli energetici.

A cena incorporare cereali integrali o tuberi come patate dolci o mais in un’insalata o un piatto unico può essere una valida scelta. Anche qui, è possibile abbinare i cibi integrali con verdure e proteine per un pasto equilibrato e nutriente.

Come contorno, infine, è possibile servire una porzione di riso integrale o quinoa accanto a una porzione di carne o pesce arrostito e verdure grigliate.

4. Cibi integrali: esistono controindicazioni?

Nonostante i numerosi benefici per la salute associati al consumo di cibi integrali, è importante essere consapevoli di alcune potenziali controindicazioni:

  • Contenuto di fibre: se non si è abituati a consumare cibi integrali ricchi di fibre, è possibile sperimentare inizialmente gonfiore, gas o disturbi gastrointestinali. È consigliabile introdurre gradualmente cibi integrali nella dieta per consentire al corpo di adattarsi
  • Interazioni con farmaci: alcuni cibi integrali, in particolare quelli ricchi di fibre, potrebbero interferire con l’assorbimento di determinati farmaci. Ad esempio, se si sta assumendo farmaci come quelli per il controllo del diabete o per la tiroide, è opportuno consultare il medico per valutare eventuali interazioni
  • Allergie o intolleranze: alcune persone potrebbero essere allergiche o intolleranti a specifici cibi integrali, come il grano o altri cereali contenenti glutine
  • Rischio di contaminazione: alcuni cereali integrali, come il grano, possono essere contaminati da micotossine (ad esempio, da muffe) o da altre sostanze potenzialmente dannose. È opportuno quindi scegliere cereali integrali di alta qualità da fonti affidabili
  • Effetti digestivi: alcune persone potrebbero avere una sensibilità ai fodmap (carboidrati fermentabili), che sono presenti in alcuni cibi integrali come frutta, verdura o legumi. Questi composti possono causare sintomi gastrointestinali
  • Calorie: anche se i cibi integrali sono più nutrienti degli alimenti raffinati, è comunque importante mantenere un bilancio calorico adeguato per evitare l’eccesso di calorie.

5. Come capire se un alimento è davvero integrale?

Per comprendere se un alimento è effettivamente integrale, è importante esaminare attentamente l’etichetta degli ingredienti.

Innanzitutto, guardando l’elenco degli ingredienti sull’imballaggio dell’alimento, si dovrebbe cercare la presenza di specifiche parole chiave come “integrale”, “grano integrale”, “avena integrale”, “riso integrale”, “farro integrale”, “quinoa” e altre simili. La presenza di queste parole suggerisce che l’alimento contenga l’intero chicco o seme integrale, anziché parti raffinate.

Un altro aspetto da considerare è escludere dall’elenco degli ingredienti termini come “farina arricchita”, “farina di grano”, “farina di riso”, “semola” o “grano duro”, poiché questi possono indicare che l’alimento è stato sottoposto a raffinazione e non è integrale.

Osservando l’aspetto dell’alimento, gli alimenti integrali tendono ad avere un aspetto più rustico e meno raffinato rispetto agli alimenti processati. Ad esempio, il pane integrale può essere più denso e avere una consistenza più robusta rispetto al pane bianco raffinato.

 

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

 

 

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