D’inverno, si sa, ammalarsi è più frequente: all’esterno le basse temperature compromettono il meccanismo di difesa del nostro apparato respiratorio, mentre negli spazi chiusi, dove si vive maggiormente, i virus possono circolare e proliferare più facilmente.

La guarigione però può essere un processo lento e difficoltoso. A complicare le cose, infatti, sono anche i tempi di ripresa lunghi dopo le infezioni: ci si sente fragili, debilitati, magari si è perso peso e si fa fatica a mangiare in modo equilibrato.

Eppure la convalescenza è un aspetto da non sottovalutare. Un tempo, dopo aver avuto la febbre, si restava in casa ancora qualche giorno; oggi invece, la vita frenetica ci spinge a ricominciare velocemente le attività col rischio di non lasciare all’organismo il tempo necessario per ristabilirsi.

Rispettare i tempi della convalescenza dovrebbe essere una norma prudenziale sempre rispettata, sia per i bambini che per gli adulti, anche per ridurre il rischio di ricadute o di nuove infezioni.

Ecco i nostri consigli per una ripresa adeguata

Riposo e niente fretta

Considerare circa cinque giorni il periodo di convalescenza da trascorrere a casa dopo la fase acuta della malattia, in generale 1-2 giorni dopo che non si avvertono più sintomi influenzali; ovviamente questo dato può variare in base alle condizioni del paziente.

Mangiare adeguatamente

Quando il sistema immunitario viene messo a dura prova, alcuni nutrienti risultano fondamentali. È bene quindi consumare tutti i pasti previsti nella giornata includendo 5 porzioni di frutta e verdura, prediligendo ad esempio frutti rossi e agrumi per aumentare l’introito di antiossidanti, cibi ricchi di proteine, frutta secca e prodotti ricchi di fermenti lattici come lo yogurt o il kefir, soprattutto dopo l’assunzione di antibiotici.

In caso di postumi di malattie e nutrizione insufficiente può essere utile assumere carnitina (carne in latino) attraverso cibi o integratori alimentari. Questa preziosa sostanza è naturalmente presente nei tessuti del nostro organismo e, per assumerla con la dieta, dobbiamo mettere nel piatto carni rosse, bianche, prodotti della pesca ma anche latte e suoi derivati. Anche la vitamina D è un’altra sostanza importante nel garantire il recupero, così come i sali minerali come Magnesio e potassio.

Soprattutto dopo virus gastrointestinali che causano vomito o diarrea, consumare almeno 2 litri di acqua al giorno utilizzando anche bevande calde.

Se permangono sintomi come la tosse e si hanno problemi di deglutizione, prediligere cibi morbidi.

In caso non si riesca, è bene ricorrere alla supplementazione di alcune sostanze utili al recupero come per esempio la Vitamina B12 che, oltre a favorire l’appetito, contribuisce anche al metabolismo energetico.

Muoversi

Cercare di mantenere costante livello di attività fisica, anche leggera, aiuta a recuperare le forze e scongiura il rischio di impoverire la massa muscolare.

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Lo sapevi che…

“Astenia” è un termine che indica uno stato di debolezza generalizzato e deriva dal greco asthenes, che significa assenza di forza.

La giusta combinazione di alimentazione e supplementazione, quando necessario, può apportare dei benefici e contribuire al recupero delle forze. Se i disturbi persistono, però, è sempre fondamentale rivolgersi al medico e al farmacista.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

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