Si ricomincia a parlare delle cimici dei letti e a come debellarle. Dopo un periodo in cui sembravano pressoché scomparse sono tornate sotto i riflettori, anche perché la città di Parigi è stata coinvolta da un vasto focolaio, tanto che il governo francese l’ha riconosciuta come una vera «emergenza».

Le cimici dei letti – Cimex Lectularius – sono dei fastidiosi insetti parassiti che, in caso di infestazione, usano annidarsi nei materassi nutrendosi di sangue umano di notte e provocando piccole lesioni alla pelle.

Sebbene paia che loro tracce siano state trovate anche nelle tombe egizie risalenti a oltre 3.500 anni fa, le infestazioni da cimici dei letti sono presenti ancora oggi in tutte le città del mondo. Attualmente le infestazioni da parte di questo insetto sono in aumento e iniziano a creare seri problemi soprattutto per le strutture ricettive come gli alberghi.

In Italia, nonostante i casi segnalati di recente, la situazione sembra sotto controllo ma la crescita dei casi ci spinge a capire meglio cosa sono le cimici dei letti e come eliminarle. La disinfestazione delle cimici dei letti, infatti, è un aspetto che va approfondito e preso in seria considerazione soprattutto in virtù della grande mobilità delle persone, che viaggiando possono trasportarle e permettere che colonizzino ovunque.

Cimici dei letti, cosa sono e come si comportano

Si tratta di ectoparassiti ematofagi obbligati: per vivere succhiano il sangue di vertebrati, sia uomini che animali domestici. Sono di colore marroncino-rossiccio, privi di ali, grandi 6-8 millimetri (più o meno le dimensioni di un seme di cocomero) e hanno la forma a cuore. Vivono in media 4-6 mesi, amano la penombra e hanno un ciclo chiamato fotofobico: si nutrono di sangue durante la notte, con un picco tra l’1 e le 5 del mattino, cioè quando le persone sono nella fase di sonno più profondo. Di contro, durante il giorno restano inattivi e attivano la digestione. Sono attratti dal nostro calore corporeo e dalle nostre emissioni di CO2.

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Le cimici dei letti possono essere fastidiose, in quanto provocano delle piccole lesioni che danno prurito, ma non rappresentano una minaccia per la salute. Normalmente non richiedono l’intervento del medico e il prurito si può controllare mediante creme antistaminiche o a base di corticosteroidi. In caso di reazione allergica, invece, è opportuno rivolgersi al medico.

Come riconoscere un’infestazione

La prima cosa da fare è controllare. Oltre l’odore pungente tipico delle cimici, si possono notare delle macchie fecali tra cuscini, materassi e federe. Si tratta di macchie di sangue digerito, normalmente più abbondanti sui materassi, ma si deve prestare particolare attenzione alle aree vicino alle pareti, lungo le giunture, sotto i bottoni e le etichette, negli angoli del letto.

Le cimici da letto, però, non “nascono” in casa ma vengono portate da fuori: possono annidarsi negli ostelli, negli alberghi, sui mezzi pubblici o nei sedili dei cinema.

Disinfestazione cimici dei letti: calore, vapore e personale esperto

Il calore è un sistema efficace contro tutti gli stadi evolutivi di Cimex lectularius, quando la temperatura raggiunge almeno i 45 °C per un’ora. È importante che l’innalzamento di temperatura avvenga rapidamente, poiché un aumento graduale può provocare l’allontanamento e la dispersione delle cimici.

Per evitare possibili re-infestazioni provocate dall’apertura dei sacchi in cui è raccolta la biancheria infestata, si consiglia di raccogliere i panni all’interno di sacchi di alginato che hanno la capacità di dissolversi al contatto con l’acqua potendo così essere inseriti direttamente in lavatrice.

Un ciclo di lavaggio in lavatrice a 60 °C o un ciclo in asciugatrice a caldo per 30 minuti sono sufficienti per inattivare tutti gli stadi larvali di questo insetto. Anche applicare calore tramite il vapore è un metodo efficace purché applicato con alcune accortezze: l’ugello va posizionato direttamente in contatto con la superficie da trattare, in quanto anche a pochi centimetri di distanza dal vapore le cimici possono sopravvivere.

L’aspirazione delle cimici e delle uova può avvenire con un aspiratore che abbia un sacchetto raccoglitore della polvere; è fondamentale che dopo l’aspirazione il sacchetto venga incenerito. Se questo non è possibile si può applicare una polvere insetticida al sacchetto e chiuderlo in un ulteriore sacco di plastica prima di buttarlo.

Per quanto riguarda invece il controllo mediante rimedi chimici, è necessario che l’azienda disinfestatrice valuti il tipo di formulazione e il principio attivo da utilizzare in base alla situazione e all’ambiente da trattare. I trattamenti vanno eseguiti con prodotti registrati e approvati dalla Comunità europea (direttiva biocidi 98/8/CE). L’insetticida deve essere applicato in tutti i luoghi in cui si nascondono le cimici.

Da sottolineare come questi insetti via via diventino resistenti ai più noti insetticidi e ai principi attivi più efficaci ai quali spesso si associa una forte tossicità, un odore molto forte e il rischio di macchiare le superfici.

Ad oggi la prevenzione resta fondamentale e vige la regola fondamentale di controllare la presenza degli insetti nei luoghi in cui ci capita di risiedere anche temporaneamente evitando di posizionare i bagagli sul letto o nelle vicinanze.

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