Come ogni anno dal 1992, l’8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, istituita durante il vertice delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro. Il tema di quest’anno è “rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano”, ideato con l’obiettivo di far luce su idee e soluzioni per proteggere le masse oceaniche e tutto ciò che sostengono.

La Terra vista dallo spazio appare come un pianeta azzurro, questo colore è dovuto alla presenza degli oceani che coprono circa il 71% della sua superficie. Il Pacifico, l’Atlantico e l’Indiano ospitano anche l’80% della biodiversità mondiale e producono la metà dell’ossigeno che respiriamo. Insomma, gli oceani sono fonte di vita e bellezza: barriere coralline, colori sgargianti, acque cristalline, pesci di ogni genere e forma.

Per celebrare con azioni concrete questa Giornata speciale, abbiamo raccolto alcune buone pratiche che possono essere replicate e diffuse per preservare l’oceano e la sua biodiversità.

PESCA SOSTENIBILE

Pratiche come la pesca intensiva e incontrollata – unitamente all’inquinamento e ai pesci di scarto – sono fattori che stanno minando seriamente la salute dell’ecosistema marino e delle specie che lo popolano.

La pesca, infatti, sta causando lo svuotamento degli stock ittici, la distruzione degli habitat e un aumento delle specie a rischio. È importante quindi che anche il consumo sia responsabile e tenga conto di fattori come:

  • Utilizzo di metodi di pesca artigianali a “miglio zero”
  • Diversificazione della dieta, scegliendo non solo le specie più pregiate e note.
  • Consumo di pesci adulti che si sono già riprodotti;
  • Controllo dell’origine del pesce che acquistiamo e verifica della modalità con cui è stato pescato.
peschereccio in mare

Un esempio semplice di produzione sostenibile è rappresentato dal pesce azzurro: una varietà abbondante nei nostri mari; oltre ad essere economico presenta anche numerosi vantaggi dal punto di vista nutrizionale per il suo apporto in acidi grassi Omega 3 che contribuiscono al benessere cardiovascolare.

Le alici sono un esempio di pesce azzurro molto popolare nella nostra cucina: ecco come cucinarle al forno con panatura agli aromi e farina di mais!

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Conosci le zone FAO?

Le zone FAO sono aree geografiche definite dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura, in inglese Food and Agriculture Organization (FAO). Servono a delimitare con precisione le zone di pesca e si distinguono per numero e descrizione  in modo che il consumatore possa conoscere l’origine del pesce.

RIDURRE L’USO DELLA PLASTICA

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di inquinamento da plastica e di tutte le conseguenze che ne derivano, in particolar modo per l’ecosistema marino.

Il modo più semplice e diretto per limitare i rifiuti di plastica negli oceani è ridurre il nostro utilizzo di plastica monouso. La plastica monouso include sacchetti di plastica, bottiglie d’acqua, cannucce, bicchieri, utensili, contenitori da asporto e qualsiasi altro oggetto di plastica che viene utilizzato una volta e poi gettato.

Ci sono molte alternative ai prodotti in plastica, come ad esempio le borracce ecologiche e sostenibili.

SOLARI OCEAN FRIENDLY

Alcuni filtri solari contenuti nelle creme rilasciano nell’acqua sostanze tossiche che mettono a rischio la flora e la fauna marina.

Quale potrebbe essere la soluzione? Di certo non si può rinunciare alla crema solare, indispensabile per la prevenzione di problemi della pelle e malattie come il melanoma. È opportuno, però, fare delle scelte di acquisto consapevoli che uniscano l’etica all’estetica.

Come prima cosa, è bene scegliere dei solari water resistent, ovvero resistenti all’acqua, capaci di rimanere a lungo sulla pelle e che quindi non si disperdono in acqua.

Inoltre, fate attenzione alle etichette e controllate che ci sia una delle seguenti diciture: Reef friendly, conforme al Trattato Coralli delle Hawaii, Ocean respect ecc.

solare e mare in sfondo
PLOGGING IN SPIAGGIA

Vi abbiamo già parlato del plogging e dei suoi benefici per il fisico e per la mente, si tratta di una disciplina che coniuga la corsa con la raccolta dei rifiuti.

La pulizia delle spiagge in tutto il mondo è un contributo importante nella lotta contro i rifiuti di plastica nel mare. L’immondizia sulla spiaggia che non viene pulita si riversa in mare e finisce nella catena alimentare.

Quindi, coinvolgete amici e parenti e organizzate una camminata ecologica!

 

 

 

Autori:

Francesca Albano

Claudia Brattini

raccolta plastica in spiaggia
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