La trasformazione digitale e i nuovi media hanno modificato le nostre abitudini di vita. Vivere in un mondo iperconnesso equivale a trascorrere molto tempo dinanzi a schermi che, siano di un computer, un tablet o uno smartphone, emettono la nota luce blu.
Ogni dispositivo LCD o LED infatti emana questa radiazione elettromagnetica con una lunghezza d’onda compresa tra i 380nm e i 450nm, che può essere dannosa per tutto il tessuto oculare e per i cristallini (cataratta), causandone un invecchiamento precoce.

Le lunghe esposizioni alla luce blu hanno dato vita al diffondersi della cosiddetta CVS (Computer Vision Syndrome), che può comportare:

  • astenopia o affaticamento oculare;
  • offuscamento della vista;
  • bruciore o prurito;
  • mal di testa frequenti;
  • insonnia. La luce blu impedisce all’organismo di produrre la giusta quantità di melatonina, necessaria per un ritmo sonno-veglia regolare;
  • secchezza dell’occhio. Dinanzi ad uno schermo, i nostri occhi sono più vigili, chiudendosi con una frequenza minore (circa 5 volte in meno al minuto rispetto al solito), con conseguente secchezza della superficie corneale.

I sintomi della CVS si manifestano in ogni paziente con differenti livelli di intensità e solitamente tendono a sparire nel giro di poche ore. Tuttavia, le conseguenze della prolungata esposizione alla luce blu possono essere dannose nel lungo periodo.

COME LIMITARE I DANNI DA USO ECCESSIVO DI DISPOSITIVI DIGITALI?

L’acido ialuronico potrebbe essere una risposta, in quanto ha dimostrato di avere degli effetti benefici sui sintomi da occhio secco. Esso infatti migliora l’idratazione e la lubrificazione degli occhi stabilizzando la superficie oculare. L’acido ialuronico, grazie alle sue proprietà mucomimetiche, simili a quelle del film lacrimale, forma un rivestimento protettivo e duraturo per le lacrime.

L’OCCHIO SECCO È UNA MALATTIA?

Sì, l’occhio secco è una delle malattie più frequenti nella pratica oftalmologica ed è caratterizzata da una perdita di omeostasi all’interno del complesso sistema che costituisce la superficie oculare.

Secondo la definizione proposta dagli esperti del Tear Film and Ocular Surface Society Dry Eye Workshop II (TFOS-DEWS II), “L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale e accompagnata da sintomi oculari, in cui l’instabilità e l’iperosmolarità del film lacrimale, l’infiammazione e le lesioni della superficie oculare e le anomalie neurosensoriali svolgono ruoli eziologici”.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?

Vi sono numerosi fattori di rischio per la malattia da occhio secco (o dry eye disease, DED), generali e locali.

Tra i primi ricordiamo in particolare l’età, il sesso, le patologie autoimmuni e l’etnia.

La DED è diagnosticata più frequentemente in età avanzata a causa della progressiva involuzione delle ghiandole lacrimali e delle attività neurotrofiche che ne regolano la secrezione, ma anche per l’aumentato uso di farmaci nella popolazione anziana.

La popolazione femminile è maggiormente soggetta alla DED, in particolare per cause di natura ormonale.

La prevalenza della DED è maggiore nei pazienti affetti da patologie autoimmuni, come la sindrome di Sjögren e le connettiviti.

Tra i fattori di rischio locali più frequentemente associati alla DED figurano anche le condizioni ambientali sfavorevoli, l’uso di varie categorie di farmaci, l’impiego di lenti a contatto e l’utilizzo di computer e videoterminali.

CONDIZIONI AMBIENTALI SFAVOREVOLI

Chi vive in città è maggiormente soggetto all’esposizione all’inquinamento atmosferico che, oltre ad essere associato alla congiuntivite allergica e alle patologie respiratorie, è anche causa di occhio secco. Infatti l’inquinamento atmosferico derivante dal traffico automobilistico può provocare l’infiammazione della superficie oculare ed altri sintomi di disagio che sono stati correlati alla DED.

Il trattamento con sostituti lacrimali a base di ectoina e/o di acido ialuronico potrebbe essere la soluzione per alleviare i fastidi agli occhi provocati da fattori esterni ed ambientali.

L’ectoina è una molecola naturale con proprietà antinfiammatorie in grado di proteggere l’occhio dall’azione dannosa degli allergeni e di altri fattori esterni. L’ectoina, infatti, ha la capacità di richiamare intorno a sé una grande quantità di acqua formando una vera e propria “barriera” idratante protettiva che garantisce una maggiore fluidificazione del film lacrimale.

TIENI D’OCCHIO LA SALUTE DELLA TUA VISTA

Se trascorri molte ore avanti uno schermo, effettua regolarmente controlli da uno specialista: sarà in grado di valutare lo stato della vista e del film lacrimale, indicando rimedi o accorgimenti, qualora fosse necessario. Proteggere i propri occhi è importante: a tal proposito e volendo sensibilizzare la popolazione circa la salute degli occhi e la prevenzione di patologie legate alla vista, a cui si dà poco spazio, è stata istituita la Giornata Mondiale della Vista, che ricorre ogni anno a metà ottobre.

Abbiamo affrontato questo tema nell’episodio “Disturbi della Vista” del progetto InSalute Talks, moderato da Susanna Messaggio, con il Dottor Claudio Savaresi, responsabile del Centro del Benessere Visivo di Palazzo della Salute “Wellness Clinic” e dell’Unità di Oculistica del Policlinico San Marco, e con la Dottoressa Linda Landini, Medical Affairs Manager e Direttore Scientifico presso Bausch & Lomb.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

Bibliografia:

  1. Fascicolo_Malattia dell’occhio secco_Dalla definizione alle strategie terapeutiche
  2. TFOS DEWS II pathophysiology report. The Ocular Surface 15 (2017); 438-510
  3. N. Pescosolido et al., I principi terapeutici nella sindrome da disfunzione lacrimale 2010
  4. Zhong et al., Association between Dry Eye Disease, Air Pollution and Weather Changes in Taiwan, International Journal of Environmental Research and Public Health, 2018
  5. Moffa A. eta al., Gli effetti della somministrazione topica di ectoina a livello delle alte vie aeree. ilmedicopediatra 2019;28(3):31-5
  6. Aragona P. et al., Long term treatment with sodium hyaluronate-containing artificial tears reduces ocular surface damage in patients with dry eye. Br J Ophthalmol. 2002 Feb; 86(2): 181–184.
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