Il dolore è una sensazione spiacevole e un’esperienza emotiva dotata di un tono affettivo negativo associata a un danno tessutale potenziale o reale e, comunque, descritta in rapporto a tale danno.

È questa la definizione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce per “dolore”.  A tutti noi sarà capitato di avvertirlo almeno una volta nella vita e, molto probabilmente, si è trattato di un dolore muscolare oppure osteoarticolare, certamente tra i più diffusi.

Questi dolori sono molto comuni: tra loro il cosiddetto “colpo della strega”, un male alla schiena brusco e improvviso dovuto ad una repentina contrazione dei muscoli lombari, oppure il dolore da contusione rimediato durante l’attività sportiva, o i crampi.

Qualunque sia la tipologia e l’origine del dolore, è di certo una condizione che noi tutti cerchiamo di eliminare in tempi brevi. Entriamo nel dettaglio esplorando le possibili soluzioni.

Dolori muscolari

I dolori muscolari possono avere svariate origini, comparendo spesso in soggetti che praticano un’attività sportiva o lavorativa particolarmente intensa, ma anche in chi conduce una vita troppo sedentaria, che rende i muscoli meno responsivi una volta sollecitati.

Tra questi si annoverano i fastidiosissimi crampi, dolori intensi e improvvisi dovuti ad uno spasmo della muscolatura striata, determinanti per la loro comparsa, idratazione e attività fisica svolta dalla persona.

È bene specificare che più è intensa l’attività e meno si è allenati, e più sarà probabile la comparsa di crampi.

Anche il “colpo della strega” è un dolore di origine muscolare, più tecnicamente un episodio di lombalgia acuta, che può durare da poche ore a 6-7 giorni, spesso dovuto ad atteggiamenti posturali errati, o a sforzi come sollevamento di pesi effettuati sollecitando eccessivamente la schiena.

Esistono anche dolori muscolari di origine traumatica, dovuti a lesione o lacerazione integrale delle fibre muscolari, ad esempio lo strappo. Spesso compaiono durante l’attività sportiva o in seguito a movimenti particolarmente bruschi che sollecitano eccessivamente il tessuto muscolare.

La notizia positiva è che la salute dei nostri muscoli può essere salvaguardata attraverso la prevenzione. Fondamentale in questo senso l’attività fisica, adeguata alle nostre possibilità, comprese le tecniche di riallineamento posturale e l’allungamento muscolare, che andrebbe praticato con regolarità, ovviamente sotto consiglio di un professionista che ci indichi movimenti e postura corretta. Ricordiamoci poi di praticare esercizi di riscaldamento prima dell’attività sportiva.

,Dolori osteoarticolari

Anche i dolori legati a problematiche di ossa, tendini e articolazioni, sono molto diffusi e possono essere legati a eventi traumatici, degenerazione dei tessuti o alla combinazione di entrambi. L’artrosi, alterazione dell’equilibrio tra sintesi e degradazione della cartilagine, ad esempio, può essere originata da condizioni congenite, ma anche da traumi a o ripetute ed eccessive sollecitazioni a carico delle articolazioni.

Stesso discorso vale per le problematiche tendinee, che si presentano in soggetti che svolgono movimenti continui e ripetuti, ad esempio il cosiddetto “gomito del tennista”, una tendinopatia inserzionale a carico dei tendini che si inseriscono nell’epicondilo laterale che compare spesso, appunto, nei tennisti, oppure la sindrome della cuffia dei rotatori, un dolore originato da un’infiammazione dei tendini dei muscoli della spalla, molto comune per chi solleva pesi, in palestra o per lavoro.

I traumi giocano un ruolo importante nella comparsa di queste patologie, soprattutto negli sportivi: sono infatti molto frequenti lesioni a ginocchia, caviglie, spalle e ossa, per via di contusioni e distorsioni che le interessano.

Anche in questo caso è bene prevenire, rinforzando la muscolatura e praticando allungamento; così facendo le articolazioni saranno tendenzialmente più stabili e meno soggette a infortuni.

Quando la prevenzione non basta

Come abbiamo visto possiamo agire sulla prevenzione con ginnastica posturale, allungamento ed esercizi mirati per il rinforzo muscolare. A volte, tuttavia, potrebbe non bastare, soprattutto per gli eventi di natura traumatica.

Se abbiamo subito una contusione, una distorsione, o avvertiamo dolori dopo uno sforzo, possiamo inizialmente agire, sotto consiglio del medico o del farmacista, con prodotti specifici principalmente ad uso topico. Per il dolore alla schiena di origine muscolare, ad esempio, possono risultare utili i cerotti medicati o riscaldanti ad azione antinfiammatoria e analgesica, mentre per le contusioni, oltre all’applicazione di ghiaccio subito dopo l’evento, possiamo trovare sul mercato numerose soluzioni in gel o sottoforma di schiuma.

Solitamente per trattare i dolori di natura osteoarticolare si utilizzano i cosiddetti FANS, ovvero antinfiammatori non steroidei che oltre a combattere l’infiammazione hanno funzione antidolorifica. I FANS si possono trovare sotto diversi formati: compresse, supposte, soluzioni iniettabili e, per l’appunto, cerotti medicati, gel, creme e schiume.

Di certo, i dolori all’apparato locomotore non vanno trascurati, ed è sempre bene consultare un medico, soprattutto in alcuni casi: vediamone alcuni.

Quando consultare il medico

Fermo restando che è sempre consigliato rivolgersi al medico se abbiamo dubbi su traumi e dolori, ci sono alcuni casi in cui non possiamo farne a meno.

In primis nei casi di eventi traumatici particolarmente violenti e improvvisi: è il caso di distorsioni e contusioni a seguito delle quali compaiono dolore intenso, edema, difficoltà o impossibilità a muovere l’arto o la parte infortunata, oppure quando udiamo rumori sospetti a carico di articolazioni o ossa. In caso di queste manifestazioni, niente panico, ma occorre sottoporsi ad accertamenti medici immediatamente.

Nei casi dove il dolore, le difficoltà di movimento, o rumori anomali dovessero comparire a distanza di qualche ora o giorno dal trauma oppure spontaneamente, non regredendo nonostante le terapie ad applicazione topica, è il caso di consultare uno specialista per individuare eventuali danni a carico dell’apparato osteoarticolare ed impostare il percorso terapeutico più adeguato alla nostra situazione.

Attenzione anche ai casi di recidiva, oppure se si è affetti da condizioni patologiche che possono indebolire il tessuto osseo o si soffre di patologie che interessano le articolazioni, come degenerazione del tessuto cartilagineo. Anche qui è bene sottoporsi ad accertamenti se dovessero comparire o aggravarsi sintomi.

A cura di Francesco Cobianchi con la supervisione di Claudia Brattini

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