Forniamo un aggiornamento sull’andamento del coronavirus, trattato precedentemente nel nostro blog. Nel frattempo abbiamo assistito, purtroppo, alla crescente epidemia che ha coinvolto l’Italia per la presenza di un focolaio che, ad oggi, ha generato in Italia 1835 casi positivi (dati ISS al 2/3/2020).

Questo virus si è diffuso con quello che i virologi chiamano ‘fenomeno dello ‘spillover’, ovvero il passaggio del virus dall’animale all’uomo. I sintomi della malattia generata dal virus sono sovrapponibili ai sintomi della comune influenza: tosse, mal di gola, febbre e raffreddore.

L’Istituto Superiore di Sanità conferma che la maggioranza dei casi rilevati è in isolamento domiciliare e non necessita di cure ospedaliere. La mortalità si conferma riguardante la popolazione anziana e affetta da patologie croniche gravi. La sintomatologia nelle persone sotto i 60 anni è lieve e i bambini sviluppano raramente le complicanze che ricordiamo essere rappresentate dalla compromissione delle vie respiratorie, come la polmonite.

misure preventive

Come ribadito dal Ministero della Salute ti invitiamo alla corretta applicazione di misure preventive, fra queste l’igiene delle mani. Scopri qui come si lavano correttamente le mani.

In assenza di sapone utilizza detergenti antisettici in gel, come il Lloydspharmacy Gel detergente, che sono altrettanto validi per l’igiene delle mani e sono utilizzabili in ogni momento perché non necessitano di acqua. Si applicano sulle mani asciutte, massaggiando il prodotto per 30 secondi, fino a quando il prodotto non si asciuga completamente.

trasmissione del coronavirus

Le principali vie di contagio sono le stesse dell’influenza, avvengono in seguito a contatti ravvicinati e prolungati attraverso:
 la saliva, attraverso tosse e starnuti
 contatti diretti personali
  toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

mascherina, facciamo chiarezza

Sentiamo molto parlare di mascherine, cerchiamo di fare chiarezza sulle tipologie e sul loro corretto utilizzo. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l’uso della mascherina se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus, se hai in corso sintomi come tosse o starnuti, oppure se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione.  L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere considerata come una precauzione aggiuntiva alle altre misure di igiene di cui abbiamo parlato.

Mascherina chirurgica: serve soprattutto a evitare che la persona che la indossa contamini l’ambiente. Infatti, se indossata dalla persona malata, limitano il numero di microrganismi immessi nell’ambiente ad esempio attraverso lo starnuto. Possono essere di 4 tipi: I, IR, II e IIR. Quelle di tipo II (tre strati) e IIR (quattro strati).

Dopo 2 -3 ore di utilizzo è bene sostituirle perché, inumidendosi, perdono di efficacia.

Mascherine facciali filtranti antipolvere: sono suddivise in 3 diverse classi di protezione ad efficienza filtrante totale crescente FFP (Filtering Face Piece), da FFP1 (efficienza filtrante minima 78%), FFP3 (efficienza filtrante minima 92%) a FFP3 (efficienza filtrante minima 98%). Riescono a filtrare anche le particelle di dimensioni minuscole come i virus.

Come vanno indossate le mascherine

  1. prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcoolica.
  2. copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto.
  3. evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani.
  4. quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla, sono mono-uso.
  5. togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore, gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.

Resta valida la misura adottata per il contenimento del virus: l’isolamento nei casi individuati e il monitoraggio. Pertanto, in caso di sintomi, come tosse, febbre, raffreddore se hai il dubbio di poter aver contratto il coronavirus non recarti al Pronto Soccorso e negli ambulatori medici ma contatta il 112 oppure il 118, non per informazioni, ma soltanto in caso di necessità. Oppure telefona al tuo medico che ti dirà cosa fare ed eventualmente fisserà un appuntamento per la visita. 

Il numero di pubblica utilità 1500 è attivo per rispondere alle domande dei cittadini. Per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento e la gestione del contagio le regioni hanno attivato numeri dedicati.

Di seguito i numeri verdi regionali:

  • Calabria: 800 76 76 76
  • Campania: 800 90 96 99
  • Emilia-Romagna: 800 033 033
  • Friuli-Venezia Giulia: 800 500 300
  • Lazio: 800 11 88 00
  • Lombardia: 800 89 45 45
  • Marche: 800 93 66 77
  • Piemonte: 800 333 444
  • Provincia autonoma di Trento: 800 86 73 88
  • Sicilia: 800 45 87 87
  • Toscana: 800 55 60 60
  • Trentino-Alto Adige: 800 751 751
  • Umbria: 800 63 63 63
  • Val d’Aosta: 800 122 121
  • Veneto: 800 46 23 40

Altri numeri utili dedicati all’emergenza Coronavirus:

  • Piacenza numero di telefono informativo 0523 317979: attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13

 

 

Fonti: https://www.who.int/