Sempre più spesso si sente parlare di prebiotici, probiotici e fermenti lattici, e termini altisonanti come microbiota e microbioma rimbalzano di pagina in pagina. Tuttavia, esiste ancora un po’ di confusione riguardo a questi concetti che non sono intercambiabili e, soprattutto, assumono significati diversi fra donna e uomo, bambino o adulto. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza in merito, sottolineando l’importanza della salute del microbiota intestinale e vaginale, con particolare riferimento al benessere della donna e a momenti specifici della sua vita.

Microbiota e probiotici naturali: facciamo chiarezza

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Cosa sono i probiotici? I probiotici, anche definiti come probiotici naturali, non sono altro che microrganismi viventi, ossia batteri “buoni” normalmente presenti nell’essere umano e che, se somministrati nelle giuste quantità attraverso alimenti o integratori, apportano un beneficio al nostro organismo (secondo definizione dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità). Cerchiamo di capire perché.

Se potessimo osservare il nostro corpo internamente ed esternamente con l’aiuto di un microscopio rimarremo sicuramente sconvolti e sbalorditi dall’elevatissimo numero di batteri presenti, che ammonta a diversi trilioni (si pensi che un trilione corrisponde ad un miliardo di miliardi)! Insomma, un numero così elevato da riuscire a malapena ad immaginarselo. Un intero esercito di validissimi alleati che ogni giorno si occupa della nostra salute, chiedendo in cambio solo “vitto e alloggio” (si parla in questo caso di microrganismi simbionti) e che prende il nome di microbiota.

Lo sai che…

Si stima la presenza di circa 10.000 specie diverse di microrganismi in ciascun essere umano. La biodiversità è quindi tale per cui il microbiota di ciascuno di noi ci identifica come un’impronta digitale.

Esistono infatti tecniche forensi che permettono di identificare con buona precisione un individuo sulla base di “residui microbici” lasciati sugli oggetti che ha toccato!

Questa densissima popolazione si trova dislocata in diversi distretti: pelle, gola, naso (microbiota cutaneo), intestino (microbiota intestinale o “flora batterica intestinale”), apparato urogenitale (microbiota vaginale, nella donna) e partecipa a numerosi processi fondamentali per la nostra sopravvivenza, tra cui: la digestione di determinati alimenti, la sintesi di vitamina K, l’eliminazione di sostanze nocive, l’istruzione del sistema immunitario a distinguere tra microrganismi amici e microrganismi nemici. Per non parlare delle sempre maggiori evidenze a carico dell’intima connessione tra microbiota intestinale e attività cerebrale, tanto da riferirsi a questa connessione con l’espressione “asse intestino-cervello”.

Insomma, “May the microbes be ever in your favor” (“Possano i microbi essere a tuo favore sempre”), è proprio il caso di dire, per citare lo slogan del laboratorio di Jonathan Eisen, biologo evoluzionista e professore alla University of California. E per fare in modo che siano a nostro favore sempre ogni tanto si ha bisogno di un aiuto esterno, quindi un supplemento di microrganismi (i probiotici naturali, appunto) che corrano in aiuto di quelli residenti nel nostro organismo per ripristinarne all’occorrenza l’equilibrio.

Quali sono le differenze?

Microbiota e microbioma

Con microbiota si intende l’insieme dei microrganismi simbionti, soprattutto batteri, che vivono nel nostro organismo.

Il microbioma, invece, è l’insieme del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè l’insieme dei geni che quest’ultimo è capace di esprimere.

Prebiotici e probiotici

I prebiotici sono un tipo particolare di fibra alimentare. Quindi, non rappresentano un microrganismo vivente ma piuttosto fungono da “cibo” per i microrganismi veri e propri.

I probiotici sono l’insieme di microrganismi normalmente presenti nel nostro organismo e dei quali è dimostrata l’attività benefica.

Microbiota e benessere femminile: un aiuto dai probiotici naturali

Nonostante il ruolo fondamentale che rivestono in molteplici aspetti della nostra salute, i batteri sono messi a dura prova durante l’arco della nostra vita. Alimentazione sbagliata, stile di vita sregolato, alcuni tipi di farmaci, antibiotici assunti con eccessiva frequenza e senza supervisione medica contribuiscono a stressare il microbiota residente e questa, naturalmente, è una problematica che riguarda ambo i sessi.

Alcune declinazioni di questi aspetti però sono totalmente al femminile perché legati a periodi fisiologici, quali ad esempio: ciclo mestruale, gravidanza e menopausa, momenti in cui la flora batterica (in particolare la flora intestinale) dovrebbe essere “coccolata” ancora di più perché maggiormente sottoposta a stress.

Ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è un momento delicato nel quale anche il microbiota intestinale non ha vita facile. Infatti, è ormai accertato il collegamento fra intestino e mestruazioni e tutte le complicanze e i fastidi associati (dolori addominali, disturbi della digestione, coliche intestinali, gonfiore, diarrea). Inoltre, le donne in età fertile soffrono da 2 a 2,5 volte di più di IBS (Irritable Bowel Syndrome, sindrome dell’intestino irritabile). L’effetto che il ciclo mestruale e le fluttuazioni ormonali (calo di estrogeni, aumento di progesterone) giocano sulla motilità e sull’infiammazione intestinale sono notevoli e, in caso di IBS, tali sintomi sono addirittura accentuati. Naturalmente, tutto questo si traduce in una flora intestinale alterata e i sintomi ad essa associati.

Gravidanza

Che i fattori ambientali, ormonali e alimentari possano impattare sul benessere della mamma e del feto nel periodo della gravidanza è un concetto risaputo. Oltre a questo, durante la gestazione si verificano cambiamenti anche a livello del microbiota intestinale materno, che si prepara a far fronte all’aumento della richiesta di energia, e di quello vaginale. Sembra esserci un collegamento anche tra microbiota materno e alcune complicanze come la preeclampsia (ipertensione), anche se le cause della sua insorgenza sono ancora tutte da confermare e sono necessari ulteriori studi a riguardo.

Menopausa

Durante la menopausa si ha un calo drastico degli ormoni estrogeni e progesterone, direttamente implicato nello sviluppo di problematiche quali: aumento di peso, sindrome metabolica e aumento del rischio di contrarre infezioni. Accanto a questo stato di cose, anche il microbiota intestinale subisce delle variazioni nella sua composizione: in particolare si assiste alla diminuzione di alcuni ceppi batterici benefici (Lattobacilli, Bifidobatteri e Bacteroidetes) a scapito di altri che sono dannosi.

Per il benessere della donna è molto importante dunque prendersi maggiormente cura di sé in questi momenti così delicati e avere un occhio di riguardo nei confronti dei nostri amici batteri che, nella maggior parte dei casi, si comportano come alleati e benefattori. Ma come si può, dunque, supportare l’azione e l’equilibrio del microbiota e alleviare i sintomi di una flora intestinale alterata? Oltre a curare l’alimentazione e lo stile di vita, un valido aiuto ci viene fornito dall’assunzione dei sopracitati probiotici naturali, nei confronti dei quali molto rimane da scoprire ma il cui effetto benefico sulla salute umana è ormai scientificamente dimostrato. Naturalmente la loro assunzione deve avvenire sotto consiglio del proprio medico curante, che indirizzerà la scelta del probiotico e del ceppo batterico ideale a seconda dell’età e dell’esigenza.

Affinché i probiotici si sviluppino al meglio poi, è necessario assumere alimenti prebiotici (verdure, frutta e legumi), ovvero fibre alimentari indigeribili per l’essere umano che rappresentano però un substrato nutritivo fondamentale per il microbiota e che stimola selettivamente la crescita delle specie batteriche benefiche.

FOCUS: Cistiti ricorrenti nella donna

Vi sono dei casi in cui batteri che normalmente popolano la nostra flora intestinale, come Escherichia Coli, vengano “trasportati” in una regione anatomica diversa da quella di appartenenza. In questo caso il batterio diventa capace di causare infezioni. Un esempio è rappresentato dalla cistite, dove l’infezione è dovuta al passaggio di batteri dall’intestino alla vescica.

Questo può accadere per diverse ragioni tra cui: pratiche sessuali, igiene intima scarsa, eccessiva o poco appropriata (come, ad esempio, pulirsi da dietro in avanti).

Si tratta dell’infezione che più comunemente colpisce il tratto urinario, soprattutto nella donna, e i cui sintomi principali sono: necessità di urinare frequentemente e talvolta con bruciore, dolore nel basso addome, urine scure, torbide o maleodoranti.

Le donne sono maggiormente a rischio di cistite, in molti casi ricorrente, per una questione anatomica: l’uretra (il tratto che conduce l’urina all’esterno del corpo) presente in ambo i sessi, è più corta nelle donne rispetto agli uomini ed è anche più vicina all’ano. Questo determina una maggiore facilità di spostamento dei batteri da una regione all’altra.

Alcuni consigli utili per prevenire questa infezione così fastidiosa possono essere:

  • bere molta acqua;
  • usare prodotti di detersione intima corretti;
  • detergere le parti intime partendo sempre dalla parte anteriore muovendosi verso quella posteriore;
  • svuotare sempre completamente la vescica, soprattutto dopo i rapporti sessuali;
  • indossare biancheria intima di cotone.

Anche in questo caso, un aiuto in più potrebbe essere dato dall’assunzione di integratori specifici per la cistite nella donna, ossia i già citati probiotici naturali.

Una flora alterata facilita infatti la proliferazione di batteri potenzialmente patogeni presenti, di norma, a basse concentrazioni o presenti per errore in una regione diversa da quella di appartenenza.

In caso di cistite recidivante potrebbero rivelarsi utili probiotici contenenti Lattobacilli, in particolare la specie chiamata Lactobacillus Rhamnosus: questo probiotico agisce creando una sorta di membrana protettiva che impedisce ai batteri patogeni di attaccarsi alle mucose e proliferare.

I Lattobacilli sono inoltre i principali costituenti del microbiota vaginale, dove svolgono un ruolo principalmente protettivo. Le specie Lactobacillus Rhamnosus e Lactobacillus Fermentum costituiscono una barriera naturale nei confronti di batteri patogeni, inibendo selettivamente Candida albicans. ed Escherichia coli. In più contrastano lo stress ossidativo, per cui una loro assunzione sotto forma di integratori o attraverso l’alimentazione può aiutare nella regolazione dell’equilibrio della flora vaginale e nella prevenzione di infezioni a questo livello.

I consigli del farmacista

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Integratore alimentare a base del probiotico microincapsulato gastroprotetto con Bifidobacterium lactis BS01 AF, fibra prebiotica frutto-olisaccaridi (FOS) e Vitamina B6. Favorisce l’equilibrio della flora intestinale.

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