D’estate la nostra pelle è maggiormente esposta alle radiazioni come la luce solare, le irritazioni da depilazione o rasatura, lo sfregamento e il calore: questo comporta inevitabilmente un rischio aumentato di irritazioni cutanee e scottature.

Spesso, sono proprio questi inconvenienti a rovinare le nostre vacanze con la comparsa di arrossamento della pelle e perfino dolore intenso, vescicole e gonfiore nelle parti interessate.

L’esposizione al sole è per ovvi motivi molto frequente in estate, e sottopone l’epidermide a una serie di adattamenti alle radiazioni solari che la pelle mette in atto per “difendersi” come l’arrossamento, l’infiammazione locale, l’iper-pigmentazione e la successiva desquamazione. 

Questo quadro di sintomi può variare dal semplice arrossamento fino a casi più severi come l’ustione di secondo grado, con formazione di bolle cutanee in quelle parti che risultano maggiormente esposte e per più tempo.

La gravità dipende, infatti, sia dalla durata della permanenza al sole, ma anche dall’ora della giornata in cui avviene e dalla sensibilità di ciascuno in base al proprio fototipo. Generalmente i sintomi compaiono 4-5 ore dopo l’esposizione al sole e tendono a risolversi nell’arco di una settimana. 

Come prevenire le scottature?

Le regole ormai sono note: il modo migliore per prevenire le ustioni consiste nell’avere cautela e proteggersi adeguatamente, preferendo le ore meno calde, quali la mattina presto e il tardo pomeriggio. 

Inoltre, l’uso di una crema solare ad alto fattore di protezione applicata adeguatamente – ogni due ore e in abbondante quantità -riduce notevolmente il rischio di scottature anche per chi ha una pelle molto sensibile. In caso di pelle e occhi chiari e capelli biondi, è frequente la comparsa delle classiche bolle o flittene.

Vale la pena di ricordare come la superficie dell’acqua, così come quella della neve e dei ghiacciai, potenzia l’azione dei raggi solari e comporta un rischio aumentato di scottarsi. Inoltre, l’altitudine aumenta l’assorbimento dei raggi solari sulla nostra pelle. 

Trattamento della pelle irritata e scottata

Le ustioni e le irritazioni – se di lieve entità – possono essere trattate anche a casa. Si sconsiglia, tuttavia, l’utilizzo del ghiaccio in quanto può ritardare la guarigione e i rimedi casalinghi come il burro o l’olio perché possono addirittura peggiorare la lesione.

Meglio proteggere le aeree ustionate fino a completa guarigione evitando di esporle al sole.

La pelle che ha subito ustioni o irritazioni, se non presenta ferite e non fuoriesce liquido o sangue, necessita anzitutto di essere “ricostituita”, soprattutto è necessario che la barriera protettiva della pelle si riformi.

Poi questo processo si può facilitare applicando creme che esercitano un effetto occlusivo e che permettono una idratazione profonda. Mantenere ben idratata la parte con un prodotto specifico, contribuirà positivamente ad accelerare il processo di rigenerazione.

Tra gli attivi utilizzati a questo scopo la trolamina, ad esempio, è impiegata in quanto capace di accelerare i processi di guarigione; studi hanno evidenziato, inoltre, come questa sostanza sia in grado di reclutare i macrofagi (cellule che inglobano e distruggono gli agenti patogeni) e stimolare la formazione del tessuto di granulazione e di collagene. 

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Lo Sapevi che…

L’olio di avocado – Persea Gratissima – ottenuto dal frutto, è ricco di trigliceridi di acido oleico, trigliceridi, Vitamina A, D ed E, nutre la pelle in profondità e, utilizzato all’interno di formulazioni specifiche, esercita un effetto occlusivo che permette di mantenere l’idratazione e ristabilire la barriera protettiva.

È utile, dunque, utilizzare rimedi specifici per le scottature, che si applichino facilmente e capaci anche di dare sollievo immediato alla pelle danneggiata oltre che riparare, nutrire e idratare.

Protezione a schermo alto e ad ampio spettro

Per le pelli che, in base al fototipo, sono considerate particolarmente delicate, ma anche ai primi raggi di sole a cui ci esponiamo, è consigliato applicare una crema solare a schermo alto e possibilmente ad ampio spettro, una sicurezza in più se si vuole prendere il sole senza rischiare danni collaterali.

Quelle a schermo alto, come la protezione solare 50 o 50+, sono in grado di assorbire una percentuale vicina al 100% di raggi UVB e sono molto indicate anche per chi svolge attività prolungate all’aperto in inverno per proteggersi dal riflesso del sole sulla neve.

Le protezioni solari ad ampio spettro invece, a prescindere dal fattore di protezione solare (SPF), hanno la capacità di difenderci sia dai raggi UVB, responsabili delle scottature che dai raggi UVA, possibile causa di invecchiamento precoce della pelle offrendo una garanzia più completa.

Articolo scritto con il contributo di Johnson & Johnson

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