Cos’è la menopausa, quali sono i disturbi che possono accompagnare questa delicata fase della vita della donna e infine i quali sono i rimedi a disposizione per contrastarli: cerchiamo di rispondere a questi quesiti facendo chiarezza su dubbi e incertezze che accompagnano spesso le donne su questo tema.
Chiariamo subito che la menopausa non identifica una malattia bensì un momento fisiologico della vita della donna corrispondente al termine della sua fertilità e rappresenta un periodo carico di cambiamenti e di significati.
A che età si va in menopausa? questo evento generalmente si verifica in media intorno ai 50 anni, in una fascia fra i 45 e 55 anni di età e nella maggior parte dei casi le alterazioni del ciclo mestruale iniziano a comparire già alcuni mesi prima della cessazione delle mestruazioni.
Il climaterio è il periodo che precede e segue la menopausa ed è una fase di transizione della vita femminile nel corso della quale la capacità produttiva termina progressivamente.
L’ovaio possiede un “patrimonio” di circa 300.000 follicoli, di questi un certo numero viene esaurito durante i cicli mestruali. La menopausa, quindi, rappresenta l’esaurimento completo del patrimonio ovarico.
Il lessico della menopausa
- Menopausa: cessazione del ciclo mestruale da almeno 12 mesi consecutivi, indipendentemente da altre cause.
- Perimenopausa: periodo intorno alla menopausa, da 2-10 anni prima fino a 12 mesi dopo la cessazione del ciclo.
- Transizione menopausale: caratterizzata da modificazioni del ciclo (lunghezza) e dell’assetto ormonale (termina con la cessazione delle mestruazioni).
- Postmenopausa: periodo che inizia dalla fine delle mestruazioni.
In questo periodo della vita della donna possono comparire dei disturbi causati dal calo di alcuni ormoni, gli estrogeni. La sintomatologia è estremamente variabile e alcuni sintomi possono accentuarsi in questo periodo a tal punto da compromettere la qualità della vita ma esistono anche rimedi efficaci per contrastarli.
Quali sono i disturbi più comuni
Tra i disturbi maggiormente lamentati ci sono: vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale, sia di natura psicoaffettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale).
Alcune conseguenze interessano anche i fattori di rischio per alcune patologie:
- aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione).
- le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi.
In questo caso a prevenzione primaria è rappresentata dal regime dietetico controllato, è molto importante, infatti, tenere sotto controllo l’aumento del peso corporeo.
L’esercizio fisico è quanto mai importante in menopausa, sia per i suoi benefici nella prevenzione delle malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio che per il controllo del peso e anche per migliorare il tono dell’umore.
Lo sapevi che…
L’aumento di peso si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni. La carenza di estrogeni determina insieme all’età, un rallentamento del metabolismo e una distribuzione del grasso corporeo localizzato in maggior misura a livello della pancia.
Opzioni terapeutiche
Lo specialista valuterà in base alla valutazione rischio/beneficio se prescrive una terapia alla donna con disturbi in menopausa. Tra le varie opzioni terapeutiche esiste la cosiddetta terapia ormonale sostitutiva.
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è la somministrazione di farmaci a base di ormoni estrogeni e/o progestinici finalizzati a riequilibrare il deficit ormonale responsabile di sintomi citati ma anche delle modificazioni che possono causare importanti patologie.
Un valido aiuto arriva anche dalla natura, grazie a sostanze che mimano l’attività degli estrogeni, rimpiazzando i quantitativi diminuiti in seguito alla menopausa. Tali sostanze sono denominate fitoestrogeni e ne sono particolarmente ricchi la soia, il trifoglio rosso, la cimicifuga e la salvia.
In natura gli isoflavoni rappresentano i fitoestrogeni più importanti e oltre alla soia (e ai suoi derivati come latte di soia e tofu) si trovano anche nei legumi, nei cereali integrali e nel trifoglio rosso.
Risultano utili anche il biancospino, per il suo potere calmante, e alcuni oligoelementi come il calcio, il fosforo, il magnesio, il manganese, lo zinco e il rame.
La pelle in menopausa
La diminuzione dei livelli di estrogeni si manifesta in modo visibile anche attraverso modifiche a carico della pelle. In ogni donna, dopo i 50 anni, la pelle va incontro a disidratazione e per questo l’aspetto risulta più secco e i segni dell’invecchiamento più marcati con rughe di espressione e volumi che iniziano a ridursi.
Oltre e seguire regole preventive nello stile di vita come moderare l’esposizione al sole, evitare il fumo di sigaretta e assumere adeguate quantità di frutta e verdura è importante anche intraprendere una routine di skin care – cura della pelle – dedicata e specifica per idratare e nutrire la pelle.
È importante compensare la perdita di sostanze come collagene ed elastina e sopperire alle alterazioni della vascolarizzazione che creano fastidiosi inestetismi.
Si raccomanda dunque di introdurre nelle abitudini quotidiane l’utilizzo di prodotti cosmetici e skin-care specifici per pelli mature.
Conclusioni
In conclusione, gli estrogeni svolgono un’azione importante per il benessere della donna ma è altresì importante una adeguata consapevolezza del cambiamento, per comprendere e accettare il fenomeno come fisiologico e riconoscere l’importanza di curare un corretto stile di vita corretto.
In ogni caso, la menopausa è un’esperienza unica e individuale e pertanto anche l’eventuale supporto, anche terapeutico, deve essere personalizzato.
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