Il caffè è la bevanda, insieme al tè, più bevuta al mondo dopo l’acqua e in effetti per noi italiani rappresenta un rito irrinunciabile, un momento di aggregazione e di pausa. Ma dietro a questa bevanda tanto amata quali caratteristiche nutrizionali si nascondono? Cerchiamo di sfatare alcuni miti e di approfondirne insieme la composizione, le proprietà e i benefici iniziando dalla sua storia e concludendo con il caffè verde.

Curiosità sul caffè

La storia del caffè affonda le sue radici sugli altopiani etiopi dove sembra aver inizio il consumo dei semi di caffè, inizialmente schiacciati, fermentati e assunti sotto forma di liquido denominato qahwa, da cui prese origine il nome turco kahve che rimanda all’attuale denominazione.

Dall’Etiopia il caffè attraversò il Mar Rosso e raggiunse lo Yemen, per poi diffondersi al Cairo e in seguito Turchia e India.

Nella seconda metà del XVI secolo, ad opera dei mercanti veneziani, il caffè giunse anche in Italia da quello che era il principale centro di smistamento: l’Egitto. Al principio, il caffè era venduto per le sue proprietà definite medicinali e farmaceutiche.

Caratteristiche

In natura esistono moltissime specie di piante di caffè, ma le più comuni ed economicamente rilevanti sono la Coffea arabica e la Coffea canephora, conosciuta come la Robusta. L’arabica si contraddistingue per il chicco dalla forma allungata.

La Coffea arabica contiene in media una percentuale di caffeina che varia tra lo 0,8 e l’1,4% mentre la Robusta ne contiene una maggior quantità, tra l’1,7 e il 4%

L’habitat ideale per la coltivazione si trova nella fascia intertropicale di Asia, Africa e America. Inoltre, nei paesi con clima tropicale, che vedono il susseguirsi di stagioni piovose e secche, sussistono le condizioni ideali per la crescita e la fruttificazione della pianta.

Alla fine del ciclo produttivo e selettivo il caffè verde, prima di essere spedito ai paesi importatori per essere torrefatto, viene stoccato in magazzini dove viene creato un ambiente secco, ventilato e privo di luce per evitare il deterioramento.

I semi della pianta di caffè diventano i chicchi che saranno lavorati (fermentati e poi essiccati) e infine tostati e macinati per produrre il caffè.

LA CAFFEINA

Questa bevanda nervina contiene caffeina che è un alcaloide ad effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, capace di migliorare la nostra concentrazione e la capacità di essere lucidi e svegli.

L’effetto di questa sostanza permane per alcune ore, in media si stima che il tempo utile ad eliminarne il 50% siano circa 4 ore.

Lo sapevi che…

La caffeina, talvolta, è inserita in aggiunta ad alcune preparazioni medicinali per aumentare l’effetto analgesico soprattutto in caso di emicrania in quanto esercita un’azione vasocostrittrice.

Ma quanta caffeina possiamo assumere nell’arco della giornata?

Indicativamente gli esperti sono concordi nel dire che possiamo bere tre caffè al giorno in assoluta tranquillità prestando tuttavia attenzione al fatto che la percentuale di caffeina varia molto a seconda della tipologia di caffè. Il caffè americano, ad esempio, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare contiene concentrazioni elevate di caffeina maggiori rispetto a quello che potremmo bere al bar il quale a sua volta risulta più leggero della classica moka.

In generale un individuo sano e adulto può assumere fino a 400 mg di caffeina al giorno che si riduce a 200 per le donne che sono in gravidanza o che allattano.

Nell’assunzione di caffè qualche precauzione è doverosa anche in coloro che soffrono di gastrite o ulcera a causa dell’azione stimolante delle secrezioni acide.

Per farci un’idea: sono presenti 80 mg di caffeina in un caffè espresso, 90 mg in un caffè “americano”, 40 mg in una bevanda tipo cola e 25 mg in 50 gr di cioccolato fondente.

Il consumo di caffè, sebbene nell’immediato possa indurre un lieve aumento della pressione sanguigna, non si ritiene responsabile di patologie cardiovascolari ed è quindi possibile affermare che l’assunzione di dosi moderate di caffè nell’arco della giornata non producono effetti negativi sulla nostra salute.

Inoltre, recenti studi affermano che il caffè può esercitare addirittura effetti protettivi grazie alla presenza dei polifenoli, che svolgono un’importantissima azione antiossidante e antinfiammatoria.

IL CAFFE’ VERDE

Il caffè non torrefatto, prodotto pertanto da semi di caffè non tostati, è denominato caffè verde e presenta delle caratteristiche straordinarie: apporta vitamina B6, B5, potassio ed è un antiossidante molto potente grazie alla presenza di acido clorogenico la cui quantità non è intaccata dalla tostatura.

L’acido clorogenico sembra essere capace di attivare il metabolismo e controllare la glicemia, inoltre è in grado di neutralizzare i radicali liberi presenti nell’organismo umano, contrastando la degenerazione cellulare.

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