L’allattamento al seno non è semplicemente una fonte naturale di nutrimento, ma è anche calore e sicurezza. Si tratta di un gesto d’amore unico”.

Carlos González, Un dono per tutta la vita, 2008

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È risaputo ormai a livello globale che il latte materno rappresenti l’alimento perfetto per il neonato e che l’allattamento costituisca una delle sue prime esperienze di contatto con il mondo. Oltre a soddisfare l’esigenza fisiologica del nutrimento, la vicinanza alla mamma, lo scambio di sguardi, costituiscono per il bambino un’esperienza unica, rassicurante e gratificante.

Si tratta di un gesto naturale dall’alta valenza simbolica ed emotiva, il primo tassello per la creazione di quel legame unico e indissolubile tra la mamma e il suo bambino.

Dal punto di vista nutrizionale il latte materno è davvero un alimento dalle proprietà sorprendenti: innanzitutto è inimitabile per le sue capacità di proteggere il neonato, tanto che fino al sesto mese di vita l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo riconosce come la miglior scelta possibile.

Un alimento unico

Un alimento unico nel suo genere, predisposto dalla natura per i più piccoli, che varia da donna a donna, disponibile alla temperatura ideale e assolutamente digeribile, costituisce la prima immunizzazione del neonato, in quanto ricco di anticorpi.  Perfetto dal punto di vista nutrizionale è ricco di fattori che migliorano lo sviluppo cerebrale e ne potenziano le difese immunitarie.

Ma le sorprendenti caratteristiche di questo alimento non finiscono qui: il latte materno non è omogeneo, la sua composizione varia da poppata a poppata e perfino nella stessa poppata, assicurando al bambino la nutrizione di cui ha bisogno.

Il primo latte

Il primo latte, di quando il bambino inizia a succhiare viene denominato “anteriore”  e si dice che attutisca la sete perché contiene una scarsa quantità di grassi ed è diluito. Man mano che la poppata prosegue, i seni secernono invece il latte “posteriore”, ricco di proteine, calorie e grassi.

Se la poppata dura troppo poco, il bambino assumerà solo il latte anteriore e non il secondo: così facendo lo stimolo della fame ricomparirà prima del previsto.

Per favorire un buon avvio dell’allattamento, i neonatologi consigliano il contatto “pelle a pelle” subito dopo il parto.

Stare vicino alla mamma lo aiuterà a stabilizzare la temperatura corporea, la respirazione e i battiti cardiaci, il livello di zucchero nel sangue, oltre a facilitare il legame profondo tra la mamma e il bambino.

Una recente ricerca della School of Nursing at Vanderbilt University di Nashville (Stati Uniti) sostiene che il contatto pelle-pelle è un passo molto importante per promuovere l’allattamento al seno. Secondo l’autrice dello studio sarebbe indispensabile facilitare il più possibile il bonding nella prima ora dopo il parto lasciando tranquilli la mamma e il bambino. Questa pratica dovrebbe durare almeno 60 minuti, per dare tempo al neonato di riprendersi dopo la nascita, trovare il seno e attaccarsi.

ALLATTAMENTO: I BENEFICI PER LA MAMMA E IL BAMBINO

Il primo incontro con il proprio bambino rimane nel cuore di ogni mamma tra i ricordi più preziosi: con la nascita il neonato fa il suo ingresso nel mondo reale come quell’individuo unico che la mamma è pronta ad accogliere. L’allattamento prolunga quel rapporto intenso che è durato nove mesi: tra le braccia della mamma il neonato ritroverà quel calore che accompagnerà i suoi primi istanti nel mondo.

L’allattamento rappresenta non solo un momento di grande emozione e tenerezza, ma è noto a livello internazionale che ha molti vantaggi per il bambino:

  • riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti e il rischio di sviluppare allergie;
  • protegge dalle infezioni acute (polmonite, otiti, infezioni da Haemophilus influenzae, meningiti e infezioni urinarie)
  • migliora la vista, lo sviluppo psicomotorio e intestinale
  • riduce il rischio di occlusioni
  • protegge da condizioni croniche come il diabete tipo 1, la colite ulcerativa e la malattia di Crohn
  • è associato a più bassi livelli di pressione del sangue e colesterolo totale, e con una ridotta prevalenza di diabete tipo 2 e di sovrappeso ed obesità durante l’adolescenza e la vita adulta.

Anche per la madre, oltre a rappresentare un’esperienza emotivamente gratificante, ha significative ricadute positive sulla salute:

  • quanto più comincia precocemente, accelera la ripresa dal parto e l’involuzione dell’utero e riduce il rischio di emorragia e di mortalità
  • riduce la perdita di sangue, contribuendo così a mantenere il bilancio del ferro
  • prolunga il periodo di infertilità post parto
  • favorisce la perdita di peso e il recupero del peso forma
  • riduce il rischio di cancro della mammella prima della menopausa e il cancro dell’ovaio
  • riduce il rischio di osteoporosi.

ALIMENTAZIONE DURANTE L’ALLATTAMENTO: LE BUONE ABITUDINI PER INIZIARE AL MEGLIO

cura dell'Alimentazione

Siamo abituati a credere che la cura dell’alimentazione rappresenti una priorità solo della donna in gravidanza ma in realtà queste attenzioni devono proseguire anche dopo, nel periodo dell’allattamento, con una dieta che da una parte sostenga l’organismo della mamma, che per allattare va incontro a un aumentato fabbisogno energetico, dall’altra ovviamente, è necessario tenere in massima considerazione il benessere del neonato.

Recenti studi evidenziano che la dieta seguita durante l’allattamento e ancora prima in gravidanza, ha un grande impatto sulla secrezione lattea, con importanti ripercussioni sulla madre e il bambino.

Dieta Variata e bilanciata

Una buona alimentazione è il primo alleato per fornire il carburante necessario a una buona ripresa e assicurare tutte le energie indispensabili alla neomamma.

Bisogna premettere che durante l’allattamento la mamma ha una ingente necessità di liquidi e dovrebbe assumere dai 2 ai 2,5 litri d’acqua al giorno. Per quanto riguarda il fabbisogno calorico, ora consuma circa 500 calorie in più rispetto alla gravidanza, quindi qualche spuntino nell’arco della giornata, è assolutamente concesso, preferibilmente a base di latte, yogurt o formaggio.

L’ideale è seguire una dieta variata e bilanciata, che possa fornire insieme alle proteine contenute nella carne, pesce e legumi, i carboidrati complessi della pasta e del pane.

Frutta e verdura inoltre non devono mai mancare, in particolare quelle di colore giallo arancio e verde scuro, per il loro contenuto di sali minerali e vitamine; di pesce azzurro per l’apporto di acidi grassi omega 3, carne,  uova, olio di oliva (l’acido oleico è fondamentale per la maturazione del sistema nervoso del lattante) e legumi.

ALIMENTI DA EVITARE
  • Caffeina con moderazione: questa sostanza presente nel caffè, the e bevande a base di cola può passare nel latte causando al neonato insonnia e irritabilità.
  • Superalcolici sono assolutamente vietati: l’alcool etilico non solo potrebbe arrestare la montata lattea ma causare nel neonato sedazione, ipoglicemia, vomito e diarrea.
  • Il vino è da escludere, a prescindere dall’alta o bassa gradazione alcolica. Nel caso di uno strappo alla regola, è bene limitarsi a quantità non superiori a un bicchiere, una o due volte massimo a settimana, esclusivamente ai pasti;
  • La birra, contrariamente alle credenze popolari, non ha nessun ruolo nel favorire la secrezione di latte, al contrario non solo può renderne amaro il gusto, ma risultare molto sgradevole al neonato.
SAREBBE MEGLIO EVITARE

A meno che non abbiano fatto parte della dieta in gravidanza: cavoli, aglio, cipolla, asparagi, peperoni, cetrioli, fragole, uva, ciliege, pesche, albicocche, formaggi fermentati (gorgonzola, brie), crostacei, molluschi, selvaggina, dolci alla crema o al liquore, cacao.  I primi, dal gusto intenso, possono alterare il sapore del latte, altri rivelarsi dannosi per il bambino, e altri ancora esporlo al rischio di allergie.

Bastano pochi accorgimenti seguiti in maniera costante per impostare uno stile di vita sano, da seguire anche una volta concluso l’allattamento, come regalo quotidiano al proprio benessere e alla propria salute.

Valentina Desario per Periodofertile.it

 Fonti: Ministero della Salute, Fondazione Veronesi, Humanitas

 

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