Cani, la prevenzione comincia fin da cuccioli

Il profondo legame che si sviluppa tra gli esseri umani e i cani si nutre anche di rispetto reciproco. Il rispetto verso questi animali comincia dalla prevenzione delle malattie, e la prevenzione comincia fin da cuccioli: essere consapevoli delle malattie che possono colpirli è fondamentale per garantire il benessere, la salute e la felicità dei nostri amici a quattro zampe.

Panoramica delle malattie dei cani

Esistono numerose malattie che possono colpire i cani: la loro gravità e frequenza possono variare a seconda della razza, dell’età e dello stile di vita. Le malattie che si manifestano più frequentemente sono:

Parvovirosi canina

Si tratta di un’infezione virale che colpisce soprattutto i cuccioli di cane.

Cimurro

È una malattia altamente contagiosa e potenzialmente letale per il cane, i canidi selvatici e anche le volpi.

Rabbia

È una malattia virale grave che colpisce il sistema nervoso centrale e che può essere trasmessa attraverso il morso di un animale infetto.

Leptospirosi canina

Si tratta di una infezione batterica che colpisce fegato e reni. Spesso viene trasmessa attraverso l’acqua contaminata.

Malattia di Lyme

È trasmessa dalle zecche e può causare artrite, febbre e letargia.

Tosse dei canili

Si tratta di un’infezione respiratoria altamente frequente e contagiosa, che provoca tosse persistente.

Malattia del verme del cuore

Viene trasmessa attraverso le punture di zanzara. Questa malattia può causare gravi danni al cuore e ai polmoni.

Malattie gastrointestinali

Includono gastrite, colite e pancreatite, spesso causate da indiscrezioni alimentari o infezioni.

Infezioni cutanee

Dermatiti, allergie e infezioni fungine possono causare prurito e irritazioni cutanee nel cane.

Problemi ortopedici

Includono displasia dell’anca, artrite e lesioni legate alle articolazioni.

Diabete canino

È una condizione molto comune in cui il cane ha livelli elevati di zucchero nel sangue, esattamente come accade nell’uomo.

Cataratta

Come per l’uomo, si tratta dell’opacità del cristallino dell’occhio che può portare alla perdita della vista.

Malattie dentali

Anche i cani possono subire problemi come la placca, il tartaro e l’infiammazione delle gengive.

Sindrome di Cushing

È caratterizzata da un’eccessiva produzione di cortisolo.

Ipotiroidismo

È una condizione caratterizzata da una bassa produzione di ormoni tiroidei, che può influire direttamente sul metabolismo del cane.

La Parvovirosi canina

La parvovirosi è una grave malattia, potenzialmente mortale, causata da un virus chiamato CPV – Canine Parvovirus.

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • Vomito: i cani colpiti dalla malattia spesso mostrano come primo sintomo episodi gravi di vomito
  • Diarrea: la diarrea è spesso emorragica, con sangue nelle feci
  • Perdita di appetito: il cane può mostrare un marcato rifiuto del cibo
  • Febbre
  • Disidratazione: la combinazione di vomito e diarrea può portare rapidamente alla disidratazione del cane
  • Letargia: il cane può apparire depresso o avere una mancanza di energia
  • Leucopenia, ovvero diminuzione dei globuli bianchi

Il parvovirus canino è altamente contagioso e si trasmette principalmente attraverso il contatto con le feci infette. I cuccioli di cane sono particolarmente vulnerabili, ma lo sono anche i cani adulti non vaccinati: la trasmissione del virus può avvenire attraverso l’ambiente contaminato, oggetti infetti o il contatto diretto con cani malati. Per questo motivo, data l’elevata contagiosità di questa malattia, è fondamentale isolare gli individui infetti da quelli sani e disinfettare costantemente i luoghi e gli oggetti che possono essere veicolo di contagio.

La diagnosi di parvovirosi si basa su sintomi clinici, esami del sangue e test specifici per il virus. Il trattamento prevede spesso la gestione dei sintomi, inclusa la terapia di supporto per la disidratazione e le infezioni secondarie.

Cimurro nel cane

La parola “cimurro” è spesso utilizzata come termine colloquiale per riferirsi al distemper canino, una malattia virale altamente contagiosa causata dal virus della malattia di Carré o distemper (CDV). Si tratta di un virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, genere Morbillivirus, molto simile al virus del morbillo umano.

Questa malattia colpisce diverse specie di carnivori, tra cui cani, procioni, faine e alcuni mustelidi (furetto, visone, lontra, moffetta, ermellino, ghiottone, faina).

I sintomi possono variare in base alla gravità della malattia, ma comunemente includono:

  • Febbre
  • Tosse
  • Congiuntivite sierosa o muco-purulenta
  • Vomito
  • Diarrea
  • Letargia
  • Convulsioni
  • Problemi neurologici (incoordinazione motoria, tremori muscolari, nistagmo, crisi convulsive)

Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria e attraverso il contatto diretto con fluidi corporei infetti, come secrezioni nasali o oculari. È importante sottolineare che il virus del cimurro non si trasmette all’uomo: non ci sono assolutamente rischi per la salute umana.

La diagnosi della malattia di Carré si basa sulla storia clinica, sui sintomi e su test specifici per il virus. Non esiste una cura definitiva per il distemper canino, quindi il trattamento si concentra prevalentemente sulla gestione dei sintomi. Solitamente vengono somministrati espettoranti e mucolitici per rimuovere il catarro, fluidoterapia in caso di disidratazione, antiemetici per il vomito e antibiotici per eventuali complicanze batteriche.

Il vaccino contro il cimurro è solitamente somministrato come parte del protocollo di vaccinazione di base per i cuccioli. La maggior parte dei veterinari consiglia di iniziare il vaccino contro il cimurro intorno alle 6-8 settimane di età, con richiami successivi ogni 2-4 settimane fino a quando il cucciolo raggiunge un’età compresa tra le 14 e le 16 settimane. I richiami successivi vengono somministrati periodicamente durante la vita del cane per garantire una protezione continua.

Leptospirosi canina

La leptospirosi canina è una malattia batterica causata da batteri del genere Leptospira. Questi batteri possono infettare i cani e molte altre specie di mammiferi, compresi gli esseri umani.

Nella forma acuta, i sintomi della leptospirosi nei cani includono:

  • Febbre
  • Vomito
  • Perdita di appetito
  • Letargia
  • Stomatiti con ulcere e salivazione abbondante
  • Diarrea emorragica
  • Gastrite
  • Dimagrimento
  • Dolore addominale
  • Icterus (ingiallimento delle mucose e della cute)
  • Insufficienza renale

La forma cronica può avere sintomi più lievi o intermittenti e può persistere per un periodo di tempo più lungo.

I batteri Leptospira possono essere contratti attraverso il contatto con l’urina di animali infetti, soprattutto topi, sia direttamente che attraverso acqua o terreno contaminati. I cani più esposti sono quelli che praticano quotidianamente vita all’aperto, proprio perché le urine inquinano il terreno e le acque.

La malattia può diffondersi rapidamente in ambienti umidi e caldi. I cani possono anche contrarre la leptospirosi attraverso il contatto con animali selvatici portatori del batterio. Le leptospire si trasmettono anche per via intraplacentare: se una femmina gravida contrae la malattia, i feti sono sicuramente destinati a morire.

Il periodo di incubazione varia dai 5 ai 14 giorni e la diagnosi coinvolge test di laboratorio, esami del sangue e test specifici per il rilevamento del DNA delle Leptospire. Il trattamento spesso include antibiotici e terapie di supporto per alleviare i sintomi.

La vaccinazione è un modo efficace per prevenire la leptospirosi nei cani. È spesso inclusa nel protocollo di vaccinazione di base, ma potrebbe essere necessario un richiamo periodico a seconda delle circostanze individuali del cane.

La tosse dei canili

La “tosse da canile” è una condizione respiratoria contagiosa che colpisce spesso cani che sono in contatto ravvicinato in situazioni di sovraffollamento, come nei canili o nelle strutture di accoglienza per animali. Questa tosse è spesso causata da diversi agenti patogeni, tra cui il complesso del virus della tosse canina (CIV), il batterio Bordetella bronchiseptica e altri agenti infettivi. Si diffonde facilmente attraverso le goccioline d’aria rilasciate quando un cane infetto tossisce o starnutisce.

I sintomi più comuni includono la tosse secca, che può diventare persistente. Altri sintomi possono includere naso che cola, occhi lacrimanti e, talvolta, febbre.

La diagnosi di questa malattia si basa in gran parte sul tipo di sintomi presenti. In alcuni casi, il veterinario può raccomandare radiografie del torace per valutare la condizione dei polmoni e degli organi respiratori. Altre volte, potrebbe consigliare semplici test di laboratorio per confermare la presenza dell’agente patogeno come esami del sangue, tamponi nasali o campioni di tosse.

La tosse del canile di solito si risolve da sola, ma in alcuni casi può essere necessario un trattamento. Il veterinario può prescrivere antibiotici se è coinvolta un’infezione batterica, e gli antitussivi per alleviare la tosse. I cani che sviluppano la polmonite devono spesso essere ricoverati in ospedale per un trattamento più aggressivo, esattamente come succede per gli esseri umani.

La vaccinazione è un mezzo importante per prevenire la tosse del canile. I vaccini hanno una durata di 1 anno, sia per Bordetella bronchiseptica sia per il virus parainfluenzale canino. Il vaccino può essere somministrato anche dalla terza settimana di età del cucciolo.

Diabete nel cane

Il diabete mellito è una condizione cronica simile al diabete umano, che può colpire i cani. Si verifica quando il corpo del cane non è più in grado di regolare adeguatamente i livelli di zucchero nel sangue a causa di una mancanza o di una risposta insufficiente all’insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Tra le patologie endocrine, il diabete mellito è quella che si riscontra con maggiore frequenza nei cani e colpisce prevalentemente i cani adulti di un’età compresa tra i 5 e i 15 anni, sebbene si manifesti nella maggior parte dei casi tra i 7 e i 9 anni. 

Tra i sintomi:

  • Polidipsia (aumento della sete): i cani affetti da diabete possono bere quantità di acqua molto superiori alla norma
  • Polifagia (aumento dell’appetito): nonostante mangino di più, i cani con diabete possono perdere peso in modo significativo. Questo perché il corpo non riesce a utilizzare efficacemente il glucosio, quindi inizia a utilizzare le riserve di grasso e proteine come fonte di energia
  • Poliuria (aumento della minzione): il diabete può portare ad un aumento della produzione di urina. I cani potrebbero dover urinare più frequentemente e possono manifestare difficoltà a trattenere l’urina
  • Perdita di peso importante
  • Letargia
  • Vista diminuita: in alcuni casi il diabete può causare la formazione di cataratta, che può portare ad una diminuzione della vista
  • Infezioni ricorrenti: i cani con diabete possono essere più suscettibili alle infezioni, come infezioni della pelle o delle vie urinarie
  • Odore dolciastro dell’alito o dell’urina: la chetosi, una condizione in cui il corpo produce chetoni, può causare un odore dolciastro nell’alito o nell’urina del cane in caso di diabete mellito.

I fattori che possono predisporre un cane allo sviluppo del diabete includono:

  • Razza: il Cocker Spaniel, il Pomerania, il Beagle, il Doberman Pinscher e il Pastore Australiano sembrano essere più suscettibili al diabete
  • Obesità: i cani in sovrappeso hanno un aumento del rischio di sviluppare resistenza all’insulina, che può portare al diabete
  • Sesso: le femmine non sterilizzate sembrano essere più suscettibili allo sviluppo del diabete rispetto ai maschi non sterilizzati
  • Genetica: esiste una componente genetica nel diabete canino. Se ci sono altri cani nella famiglia che hanno avuto il diabete, potrebbe esserci un aumento del rischio
  • Pancreatite: l’infiammazione del pancreas può danneggiare le cellule pancreatiche che producono l’insulina, aumentando il rischio di diabete
  • Somministrazione protratta di farmaci come i corticosteroidi e i progestinici
  • Morbo di Cushing

Il trattamento d’elezione del diabete canino è la somministrazione dell’insulina che, di norma, prevede una o due iniezioni sottocutanee. Mantenere un peso corporeo sano è, inoltre, cruciale per i cani con diabete in quanto l’obesità può peggiorare la resistenza all’insulina. 

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