Oggi il blog di LloydsFarmacia incontra Rosanna Lambertucci: conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, autrice, giornalista e scrittrice, ha divulgato al grande pubblico la cultura del vivere in modo salutare e dell’importanza della prevenzione.

Lei è stata una antesignana dei programmi dedicati alla salute e al benessere, trattando temi che ora sono diventati attuali (legame tra alimentazione e tumori, importanza dell’attività fisica) come aveva intuito che quei temi sarebbero diventati centrali nella prevenzione di numerosissime malattie?

“Ha pesato molto il fatto che per una serie di difficoltà, purtroppo anche importanti, per avere mia figlia mi sono trovata a frequentare molto gli ospedali quando ero molto giovane, trovandomi di fronte al dolore e alla malattia ho sviluppato una sorta di prudenza cercando di mangiare bene ad esempio e nel tempo ho portato agli altri quello che capivo funzionava su di me.

Ho iniziato nel 1976 alla radio, ero molto timida e avevo difficoltà a parlare al microfono, poi col tempo lavorando col mio direttore -Luciano Rispoli – mi sono affacciata al mondo della televisione”.

rosanna lambertucci
Che consigli si sente di dare nell’ambito dello stile di vita?

“Oggi, nell’ambito della divulgazione, ho l’obbiettivo di far capire che non è mai troppo tardi per condurre uno stile di vita sano, per prenderci cura di noi stessi in modo intelligente. Sono convinta che sarà possibile arrivare ad essere centenari in buone condizioni fisiche, grazie alle conoscenze che ci sono oggi possiamo curare bene l’alimentazione, svolgere attività fisica non stressante e contrastare ad esempio la cosiddetta sarcopenia: la perdita fisiologica della massa muscolare con il passare degli anni.

A questo proposito consiglio di curare particolarmente l’alimentazione introducendo proteine e nel caso non sia possibile sopperire con una adeguata integrazione, ritengo, infatti, che oggi sia difficile raggiungere le quantità necessarie di nutrienti e principi attivi – soprattutto da frutta e verdura – perché spesso si disperdono con lo stoccaggio degli alimenti per lunghi periodi.

Poi ritengo sia importante l’introito di vitamina D, ormone che produciamo attraverso l’esposizione solare, perché non sempre si raggiunge adeguatamente la quantità necessaria che invece è fondamentale anche per il nostro sistema immunitario. Lo stesso vale per i polifenoli, essenziali per l’invecchiamento anche cerebrale. Infine, trovo importantissima l’assunzione dimagnesio soprattutto dopo i 40 anni, utile anche per contrastare lo stress e i disturbi su base ansiosa”.

Qual è la gratificazione maggiore che riceve nel suo percorso di sensibilizzazione sulla salute?

“Ho avuto due grandi emozioni: con il libro “la salute vien mangiando” che ha avuto un successo straordinario e poi con i social, dove non era scontato raggiungere duecento mila persone che mi seguono, accettano e apprezzano i miei consigli. Inoltre, ricevo solo attestazioni di stima mentre, di contro, noto nel web moltissimi attacchi”.

Lei rappresenta – anche personalmente – un esempio di come mantenersi in forma, quale routine ha stabilito nei mesi di lockdown e restrizioni dettate dalla pandemia per non cedere alla pigrizia e agli sgarri alimentari?

“Anche durante il lockdown totale ho cercato di stare molto all’aria aperta, ho il privilegio di avere un giardino e l’ho sfruttato moltissimo.

Trovo sia pericolosissima la chiusura in casa degli anziani, è vero che sono i soggetti più fragili ma penso che l’inattività e la chiusura totale in casa possa portare danni molto gravi, anche psicologici”.

Con i suoi libri ci dimostra che è possibile mangiare bene e allo stesso tempo depurarsi e mantenere il peso ottimale, a quale piatto è maggiormente legata e che ricorre più spesso nella sua tavola?

“Ad esempio fra i legumi sono una grande consumatrice di lenticchie, che danno anche meno problemi di gonfiore, consumo molto i carciofi e anche le uova. A questo proposito trovo siano state ingiustamente demonizzate perché sono un alimento completo a cui non bisogna rinunciare”.

Una curiosità sul nostro mondo della farmacia, le capita di rivolgersi al farmacista per ricevere consigli?

“Assolutamente sì, è un professionista del settore e a questo proposito mi auguro davvero ci si possa vaccinare in farmacia, la troverei una modalità perfetta, come del resto accade già all’estero”.

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