Con l’età varia il bisogno di alcuni nutrienti: il fabbisogno nutrizionale si modifica e seguire una alimentazione bilanciata è davvero importante per contribuire a mantenere l’organismo in salute. Ci concentreremo, in particolare, su cosa sono le proteine e perché sono così importanti nella dieta giornaliera.

 Di cosa necessita l’organismo superati i 50 anni?

La massa muscolare con gli anni tende a diminuire, si stima che sopra i 60 anni i fabbisogni proteici aumentano del 22% (da 0,9 g raccomandati per un adulto passiamo a 1,1 g per kilogrammo di peso corporeo).  Sembra, tuttavia, che questo valore di proteine quotidiane per chilo di peso corporeo sia una soglia raramente raggiunta con la dieta giornaliera.

L’organismo con il passare degli anni ha una minore capacità di costruire la massa muscolare, si riduce la massa magra e anche il metabolismo basale tende a rallentare.

Infine, le proteine ad alto valore biologico permettono, inoltre, di combattere stanchezza e affaticamento grazie alla loro capacità di migliorare i livelli di zucchero nel sangue e aumentare l’energia che, passata una certa età può iniziare a mancare.

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Cosa sono le proteine

Le proteine sono i principali costituenti chimici del nostro organismo, che potremmo definire come i mattoni e la benzina dell’organismo. Dal punto di vista chimico sono macromolecole costituite da lunghe catene di amminoacidi o unità fondamentali.

L’importanza della funzione delle proteine nell’organismo è del resto già contenuta nel loro nome: dal termine greco pròtos, che significa proprio occupare una posizione principale.

Rappresentano, infatti, dei componenti essenziali della struttura di muscoli, articolazioni e ossa dove mantengono e rafforzano la massa muscolare; sono la struttura base degli anticorpi e forniscono energia oltre ad essere implicate in molteplici funzioni vitali di diversi enzimi; assolvono una funzione di trasporto come, ad esempio, l’emoglobina dei globuli rossi del sangue e di deposito. 

Studi recenti hanno evidenziato inoltre come anche in condizioni patologiche quali la sarcopenia – ovvero la perdita di massa muscolare – la supplementazione con gli aminoacidi essenziali (EAA) svolga una funzione sia terapeutica che di prevenzione.

Ecco compreso perché può essere utile un maggior introito di proteine, che può, inoltre, essere un sostegno anche per le difese immunitarie e combattere la stanchezza in caso di stress o cambi di stagione.

Non dimentichiamo, però, che sono da tenere sott’occhio anche altri nutrienti di cui spesso l’anziano tende ad essere carente: calcio, ferro e la vitamina B12 (cobalamina) e la vitamina D. 

Gli alimenti ricchi di proteine 

Fra gli alimenti che apportano maggiori quantità di proteine possiamo annoverare: carni magre come manzo, pollo, tacchino e agnello; pesce come tonno, salmone, merluzzo, sardine, sgombro e gamberi legumi; latticini a basso contenuto di grassi come parmigiano e yogurt greco; uova, mandorle e infine anche riso, frumento e granturco.

Integrazione

Se la dieta da sola non è sufficiente, e compaiono sintomi persistenti come la spossatezza – dopo aver consultato il proprio medico o il farmacista – si può ricorrere all’integrazione attraverso alimenti speciali per arricchire la dieta e fornire un apporto proteico utile per rafforzare muscoli, ossa e rimettere in moto il nostro organismo e le funzioni del nostro corpo.

Un obiettivo primario per prevenire condizioni di fragilità nell’anziano è dunque quello di assumere una corretta nutrizione caratterizzata da un adeguato apporto energetico e proteico, possibilmente associato all’esercizio fisico.

Questo binomio contribuisce significativamente a favorire le condizioni di salute e di autonomia della persona anche in età avanzata.

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