Indice

1. Struttura e funzioni del fegato

2. Quali alimenti possono danneggiare il fegato?

4. Quali farmaci possono danneggiare il fegato?

5. Come prevenire danni al fegato?

6. Come monitorare la salute del fegato?

1. Struttura e funzioni del fegato

Il fegato, uno degli organi più grandi e complessi del corpo umano, è situato nella parte superiore destra dell’addome, sotto il diaframma. Ha una forma ovoidale, la sua superficie è rivestita dalla capsula di Glisson, il suo peso medio è di circa 1-1,5 chili e la sua lunghezza varia tra 24 e 28 centimetri: queste dimensioni la rendono la ghiandola più grande del corpo umano.

Il fegato presenta due facce principali:

  • Faccia diaframmatica (anterosuperiore): è delimitata dal margine anteroinferiore e dal legamento coronario. Contiene il solco sagittale superiore, che divide il fegato in lobo destro e lobo sinistro
  • Faccia viscerale (posteroinferiore): presenta solchi sagittali destro e sinistro che dividono la faccia viscerale in zona destra, media e sinistra. Il solco trasverso costituisce l’ilo del fegato, da cui entrano vasi e nervi.

Macroscopicamente il fegato viene suddiviso in quattro lobi:

  • Lobo destro: presenta impressioni diaframmatiche e l’impronta determinata dal margine libero dell’arcata costale
  • Lobo sinistro: ha l’impressione cardiaca corrispondente all’apice del cuore
  • Lobo quadrato: è la parte anteriore della zona media
  • Lobo caudato: è la parte posteriore della zona media, separata dal solco trasverso.

Da un punto di vista funzionale il fegato è composto da unità chiamate lobuli epatici, strutture esagonali che contengono epatociti (cellule del fegato), sinusoidi (capillari specializzati) e cellule di Kupffer (macrofagi residenti). È vascolarizzato da:

  • Arteria epatica: fornisce sangue ossigenato al fegato
  • Vena porta: porta sangue ricco di nutrienti dall’apparato digerente
  • Vene epatiche: drenano il sangue dal fegato verso la vena cava inferiore.

Inoltre, il fegato presenta i dotti biliari, che raccolgono la bile prodotta dagli epatociti e la trasportano alla cistifellea o direttamente all’intestino tenue.

Il fegato è uno degli organi vitali del nostro corpo e presenta numerose funzioni fondamentali, tra cui:

  • Funzioni metaboliche: il fegato è implicato nella conversione del glucosio in glicogeno (e viceversa), e quindi nella regolazione della glicemia. Si occupa inoltre della sintesi di proteine plasmatiche (ad esempio albumina), del metabolismo degli aminoacidi e della produzione di urea. Infine, è l’organo deputato alla sintesi e alla degradazione del colesterolo e dei trigliceridi
  • Produzione della bile: la bile è essenziale per la digestione e l’assorbimento dei grassi nell’intestino tenue. Contiene sali biliari, bilirubina, colesterolo e altre sostanze
  • Detossificazione: il fegato neutralizza e rende innocui farmaci, tossine e sostanze chimiche. Metabolizza alcol e droghe e converte ammoniaca in urea per l’escrezione
  • Immagazzinamento: il fegato immagazzina glicogeno, vitamine (soprattutto A, D, E, K e B12) e minerali (ferro e rame)
  • Produzione di fattori della coagulazione: il fegato sintetizza proteine cruciali per la coagulazione del sangue, come il fibrinogeno e la protrombina
  • Funzione immunitaria: le cellule di Kupffer nel fegato fagocitano batteri e altre particelle estranee dal sangue, contribuendo alla risposta immunitaria.

2. Quali alimenti possono danneggiare il fegato?

La salute del fegato può essere significativamente influenzata dalla dieta. Alcuni alimenti e bevande possono danneggiare il fegato se consumati in eccesso o regolarmente:

  • Alcol: l’alcol è una delle principali cause di danno epatico. Il consumo eccessivo di alcol può portare ad una serie di condizioni epatiche, tra cui l’epatite alcolica che può complicarsi in cirrosi
  • Zuccheri e dolcificanti: un consumo elevato di zuccheri aggiunti e dolcificanti artificiali può contribuire allo sviluppo di fegato grasso non alcolico (NAFLD), una condizione caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato non correlata al consumo di alcol
  • Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e trans: i grassi saturi (presenti in alimenti come carne rossa, burro e formaggi) e i grassi trans (spesso presenti in cibi fritti e prodotti da forno industriali) possono contribuire all’accumulo di grasso nel fegato ed aumentare il rischio di sviluppare steatosi epatica
  • Alimenti processati: gli alimenti altamente processati, come snack confezionati, fast food e cibi pronti, contengono spesso elevate quantità di grassi saturi, zuccheri e additivi chimici che possono sovraccaricare il fegato e contribuire al danno epatico
  • Bevande zuccherate: bevande come soda, bevande energetiche e succhi di frutta industriali contengono alte concentrazioni di zuccheri aggiunti, che possono promuovere l’accumulo di grasso nel fegato
  • Sale: un consumo eccessivo di sale può contribuire alla fibrosi epatica e aumentare il rischio di sviluppare ipertensione portale, una condizione che colpisce i vasi sanguigni del fegato.

3. Quali farmaci possono danneggiare il fegato?

Una serie di farmaci possono avere effetti dannosi sul fegato, soprattutto se assunti in dosi elevate o per periodi prolungati. Il danno epatico indotto dai farmaci, noto come epatotossicità, può variare da lievi alterazioni dei test di funzionalità epatica a gravi condizioni come l’epatite acuta fulminante.

Ecco i farmaci più noti per il loro potenziale epatotossico:

  • Paracetamolo: il paracetamolo è generalmente sicuro alle dosi raccomandate, ma un sovradosaggio può causare grave danno epatico, potenzialmente letale
  • Antibiotici: alcuni antibiotici possono causare epatite indotta da farmaci e altre forme di danno epatico
  • Statine: le statine possono causare l’elevazione dei livelli degli enzimi epatici e, raramente, epatite e insufficienza epatica
  • Anticonvulsivanti: questi farmaci possono causare epatite, steatosi epatica e altri danni epatici
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): i FANS possono causare epatite indotta da farmaci, necrosi epatica e altre lesioni epatiche
  • Farmaci antifungini: possono causare elevazione degli enzimi epatici e, in rari casi, epatite e insufficienza epatica
  • Farmaci antitubercolari: hanno un noto potenziale epatotossico e richiedono il monitoraggio regolare della funzionalità epatica
  • Farmaci antiretrovirali: utilizzati per il trattamento dell’HIV, questi farmaci possono causare epatite e altri danni epatici
  • Farmaci immunosoppressori: possono causare fibrosi epatica e steatosi.

Ovviamente la potenziale epatotossicità dei farmaci sopraindicati non deve creare timori ingiustificati per l’assunzione di questi farmaci: risulta però fondamentale attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico di fiducia, che saprà indicare l’opportunità e le dosi corrette dei farmaci da assumere e gli eventuali monitoraggi da eseguire in corso di trattamento.

4. Come prevenire danni al fegato?

La prevenzione dei danni al fegato implica una combinazione di scelte di vita salutari, monitoraggio medico e attenzione all’uso di sostanze potenzialmente dannose. Ecco alcuni consigli per mantenere il fegato in buona salute:

  • Adottare una dieta sana: per prevenire danni al fegato è fondamentale consumare una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, evitare cibi ricchi di grassi saturi e trans, come fritti, prodotti da forno industriali e fast food, ridurre il consumo di zuccheri aggiunti e dolcificanti artificiali presenti in bevande zuccherate, dolci e snack confezionati e limitare l’uso di sale per prevenire l’ipertensione e la fibrosi epatica
  • Evitare alcol e droghe: se si consuma alcol, occorre farlo con moderazione. E’ necessario invece non utilizzare mai droghe, che possono avere effetti devastanti sul fegato
  • Vaccinarsi contro l’epatite B: è opportuno assicurarsi di essere vaccinati contro l’epatite A e B, due infezioni virali che possono causare danni al fegato
  • Mantenere un peso sano: mantenere un peso corporeo sano tramite una dieta equilibrata e attività fisica regolare può prevenire la steatosi epatica non alcolica
  • Fare attività fisica: fare almeno 150 minuti di esercizio moderato ogni settimana può essere utile a prevenire danni al fegato
  • Usare in modo corretto i prodotti per la pulizia: è necessario usare prodotti per la pulizia e altri prodotti chimici in aree ben ventilate e indossare dispositivi di protezione, se necessario
  • Pratiche sessuali sicure: utilizzare metodi di barriera durante i rapporti sessuali consente di prevenire la trasmissione di epatite B e di altre infezioni trasmissibili sessualmente
  • Screening e controlli medici: è opportuno effettuare regolari test di funzionalità epatica se si è a rischio di malattie epatiche, o se si stanno assumendo farmaci potenzialmente epatotossici.

5. Come monitorare la salute del fegato?

Monitorare la salute del fegato fa parte delle strategie di prevenzione del danno epatico. I più importanti test da eseguire sono:

  • Test di funzionalità epatica: consiste nella misurazione dei livelli ematici di enzimi epatici come ALT (alanina aminotransferasi), AST (aspartato aminotransferasi), ALP (fosfatasi alcalina), GGT (gamma-glutamil transferasi) e bilirubina. Livelli elevati di questi enzimi possono indicare danni epatici
  • Esami per le epatiti: se si sospetta un’infezione virale, possono essere eseguiti test specifici per l’epatite A, B, C, D e altri virus
  • Ecografia Addominale: un’ecografia può fornire immagini dettagliate del fegato e della sua struttura, consentendo di individuare eventuali anomalie come cisti, calcoli biliari o ingrossamento del fegato
  • Tomografia Computerizzata (TC) o Risonanza Magnetica (RM): sono esami di secondo livello e raramente vengono chiesti come primo test, ma questi test di imaging forniscono immagini più dettagliate del fegato e possono essere utilizzati per individuare tumori o altre anomalie.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

 

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