Indice

1. Cos’è il varicocele e come si manifesta?

2. Il varicocele: una patologia frequente dell’apparato riproduttivo maschile

3. Diagnosi del varicocele

4. Trattamento e cura del varicocele

1. Cos’è il varicocele e come si manifesta?

Il varicocele è una condizione caratterizzata dalla dilatazione delle vene nel plesso pampiniforme dei testicoli, situato all’interno dello scroto. Si verifica quando le vene nel plesso pampiniforme, una rete di vasi sanguigni intorno al dotto deferente nei testicoli, diventano ingrossate e allargate. Questa dilatazione è spesso causata da un malfunzionamento delle valvole nelle vene, che normalmente regolano il flusso sanguigno, consentendo al sangue di fluire correttamente dai testicoli verso il cuore.

Clinicamente, il varicocele può manifestarsi in diversi modi. I sintomi più comuni includono una sensazione di pesantezza o di disagio nei testicoli, che può variare da lieve a moderata intensità. Alcune persone possono avvertire una sensazione di bruciore o di calore nella zona scrotale o addominale inferiore, specialmente dopo periodi prolungati in posizione eretta. Il varicocele può essere visibile o palpabile come un grumo o una massa di vene ingrossate quando il paziente è in piedi. Questo è particolarmente evidente durante l’esame fisico quando il medico esamina la zona scrotale alla ricerca di anomalie.

In alcuni casi, il varicocele può essere asintomatico e può essere scoperto incidentalmente durante un esame fisico di routine o un’ecografia scrotale. Le cause esatte del varicocele non sono sempre chiare, ma si ritiene comunemente che la condizione sia dovuta principalmente a un difetto nelle valvole venose o a una congestione del sangue nei vasi del plesso pampiniforme.

2. Il varicocele: una patologia frequente dell’apparato riproduttivo maschile

Il varicocele è una condizione comune che colpisce circa il 10-15% degli uomini adulti. La prevalenza del varicocele è più alta tra gli adolescenti maschi, con una stima che indica che circa il 15-20% dei ragazzi in età adolescenziale può presentare questa condizione. 

Se non trattato, il varicocele può portare ad una serie di conseguenze: 

  • Dolore e discomfort: il varicocele può causare una sensazione di pesantezza, disagio o dolore persistente nella zona scrotale. Questo dolore può essere più pronunciato durante periodi di posizione eretta prolungata, oppure dopo sforzi fisici
  • Deterioramento della qualità dello sperma: una delle complicazioni più significative del varicocele è il suo impatto sulla salute dello sperma. Le vene varicose possono causare un aumento della temperatura nei testicoli e una congestione venosa, che a sua volta può influire negativamente sulla produzione e sulla qualità dello sperma. Ciò può portare a una diminuzione della concentrazione degli spermatozoi, alla ridotta motilità degli spermatozoi ed a modifiche alla morfologia degli spermatozoi stessi
  • Infertilità: il varicocele è una delle cause più comuni di infertilità maschile, rappresentando fino al 40% dei casi di infertilità maschile primaria e fino all’ 80% dei casi di infertilità maschile secondaria (quando un uomo ha avuto figli in passato ma ora ha difficoltà a concepire nuovamente). Questa condizione, infatti, può rendere più difficile per gli spermatozoi raggiungere e fecondare un ovulo, riducendo così le probabilità di concepimento spontaneo
  • Atrofia testicolare: in alcuni casi, il varicocele può portare a una riduzione delle dimensioni del testicolo colpito (atrofia testicolare). Ciò può essere dovuto alla congestione venosa cronica, che compromette il flusso sanguigno e la funzione testicolare nel tempo

3. Diagnosi del varicocele

La diagnosi del varicocele di solito inizia con un esame fisico dettagliato da parte di un medico esperto. Durante questo esame, il medico esaminerà attentamente la zona scrotale mentre il paziente è in posizione eretta. L’obiettivo è individuare la presenza di vene ingrossate o dilatate nel plesso pampiniforme, il gruppo di vene che circonda il dotto deferente nei testicoli.

Durante l’esame fisico, il medico potrebbe chiedere al paziente di eseguire manovre specifiche come la manovra di Valsalva (espirare con la bocca chiusa e naso chiuso), per valutare la presenza e la gravità del varicocele. Durante questa manovra, il medico può notare un aumento delle vene visibili o una sensazione di rigonfiamento nella zona scrotale.

Se il medico sospetta la presenza di un varicocele durante l’esame fisico, potrebbe essere raccomandata un’ulteriore conferma mediante ecografia scrotale. Questo esame consente di visualizzare le vene varicose e valutare la loro dimensione, localizzazione e gravità: l’ecografia scrotale è non invasiva e indolore, e fornisce immagini dettagliate che aiutano il medico a formulare una diagnosi precisa.

In alcuni casi selezionati, soprattutto se la diagnosi è dubbia o se sono presenti sintomi atipici, il medico potrebbe anche considerare altre tecniche diagnostiche come la venografia scrotale, che si realizza mediante l’iniezione di un mezzo di contrasto nelle vene del plesso pampiniforme seguita da radiografie per visualizzare le vene dilatate in modo più dettagliato.

4. Trattamento e cura del varicocele

Il varicocele può essere gestito semplicemente attraverso il monitoraggio regolare, se non causa sintomi significativi o non influisce sulla fertilità. Durante questo periodo di monitoraggio, il medico può valutare periodicamente il varicocele tramite esami fisici e, se necessario, ulteriori test di imaging come l’ecografia scrotale per monitorare eventuali cambiamenti nella dimensione o nella gravità della condizione.

Quando il varicocele provoca sintomi come dolore persistente o peggioramento della qualità dello sperma che influisce sulla fertilità, può essere raccomandato un intervento chirurgico noto come varicocelectomia. Questo intervento mira a ridurre il flusso sanguigno anomalo attraverso le vene dilatate nel plesso pampiniforme. Esistono diversi approcci chirurgici per la varicocelectomia, tra cui la chirurgia tradizionale con incisione diretta e la varicocelectomia laparoscopica, che utilizza piccole incisioni e strumenti specializzati per ridurre al minimo l’impatto chirurgico.

Nel caso in cui l’intervento chirurgico non sia raccomandato o possibile, si potrebbe considerare l’embolizzazione del varicocele. Questo procedimento non chirurgico prevede l’inserimento di un catetere attraverso un vaso sanguigno fino al sito del varicocele, dove piccole particelle o una molla metallica vengono utilizzate per bloccare le vene dilatate, riducendo così il flusso sanguigno anomalo.

Dopo qualsiasi tipo di intervento per il varicocele, il paziente può aspettarsi un periodo di recupero durante il quale potrebbero verificarsi lievi disagi come gonfiore o sensazioni di tiraggio nella zona trattata. È importante seguire le indicazioni del medico per il riposo, la cura delle ferite e il ritorno graduale alle normali attività quotidiane.

Per i pazienti interessati alla fertilità, la varicocelectomia può migliorare la qualità dello sperma e potenzialmente aumentare le possibilità di concepimento naturale. Tuttavia, l’efficacia del trattamento può variare a seconda delle caratteristiche individuali del paziente e della gravità del varicocele.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

 

 

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