Oggi nel nostro blog ospitiamo una farmacia d’eccezione… La Piccola Farmacia Letteraria di Firenze, ovvero la libreria che consiglia e vende libri in base allo stato d’animo e al bisogno che si avverte in quel momento.

Perché l’aiuto, talvolta, si può trovare anche in un buon libro a patto che sia in sintonia con la fase della vita in cui ci troviamo.

Questa libreria nasce grazie alla sensibilità di Elena Molini – psicologa e libraia – che “dispensa” dei consigli di lettura mirati con tanto di “bugiardino” realizzato dalle libraie e da alcuni psicologi collaboratori, riportando indicazioni terapeutiche, posologia ed effetti collaterali per ogni volume “somministrato”.

Da cosa nasce l’idea del libro come “cura”?

L’idea della Piccola Farmacia Letteraria nasce dalla mia precedente esperienza come libraia. Ho lavorato per anni in una libreria di catena e notavo come spesso le persone chiedessero consigli proprio in base agli stati emotivi. Era una richiesta talmente frequente che ho pensato fosse necessario aprire una libreria che impostasse il proprio catalogo sugli stati d’animo. Mi sono rivolta a due psicologhe e insieme a loro abbiamo costruito la Piccola Farmacia Letteraria, dove i libri riportano i bugiardini proprio come quelli che si trovano all’interno dei farmaci, con indicazioni, effetti collaterali e posologia.

Quanto può aiutare un libro a sentirsi bene?

Un libro può aiutare veramente in tanti modi: all’interno delle pagine possiamo riconoscere dei personaggi che ci somigliano in situazioni che ci sono famigliari, ma con comportamenti ovviamente diversi dai nostri. Possiamo prendere ispirazione da loro, oppure possiamo riflettere su quello che ci accade da un altro punto di vista.

Ci sono dosi consigliate per la libro-terapia?

Noi valutiamo caso per caso, lettore per lettore. Non c’è niente di preimpostato o universale. Ogni persona ha i suoi tempi e le sue modalità. Da lì poi ci muoviamo per i consigli/indicazioni di lettura.

Cosa consiglierebbe per condizioni come: Ipocondria, malinconia, sfiducia in sé stessi? –  per un neogenitore? per superare una grande delusione?
  • Per l’ipocondria consiglierei “Inventario di un cuore in allarme” di Lorenzo Marone
  • Per la malinconia consiglierei “Qualcosa per cui vivere” di Richard Rooper
  • Per la sfiducia in se stessi “Mi dicevano che ero troppo sensibile” di Federica Bosco
  • Per un neogenitoreNotti in bianco baci a colazione” di Matteo Bussola
  • Per superare una grande delusioneVittoria” di Barbara Fiorio
Anche per i libri esiste una data di scadenza?

No assolutamente, anzi la lettura dei grandi classici è sempre più fondamentale per capire il valore della letteratura.

Quale effetto collaterale può avere un libro?

Gli effetti collaterali sono quasi tutti positivi, un libro può donare una consapevolezza su alcuni lati della nostra vita dei quali magari non eravamo totalmente consci. Ma la cognizione di quello che ci circonda, anche se inizialmente può darci qualche bello scossone, alla lunga ci arricchisce e ci rende più forti.

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