Per la prima volta ci avviciniamo all’estate in compagnia di un nemico invisibile, il virus che ha fermato la nostra quotidianità, ma che non può fermare il tempo e la natura.

Così, pur se ancora a distanza dal contatto umano, è arrivato il momento di sentire quello con i raggi del sole; iniziano a scaldarci la pelle e a risvegliare il “desiderio del colorito” tipico di questo periodo dell’anno.

L’esposizione solare – salvo possibili controindicazioni e con i dovuti accorgimenti – è benefico sia per il corpo che per l’anima. Questo è sostenuto non solo dallo spirito popolare, che vede nel sole calore, energia e vita, ma anche dalla scienza. Si definisce elioterapia la pratica di esporsi ai raggi solari per prevenire e curare diversi disturbi e patologie.

Il sole emette energia sotto forma di radiazioni solari di diverso tipo (visibili, infrarosse, ultraviolette di tipo A, B e C) che raggiungono l’organismo, scatenando una serie di reazioni a più livelli:

  • il calore dei raggi infrarossi ha un effetto rilassante sui muscoli;
  • alcune radiazioni stimolano a livello cerebrale il rilascio di neurotrasmettitori come la serotonina, la cosiddetta “molecola del buon umore”;
  • i raggi UV-A e UV-B favoriscono nella pelle il rilascio di melanina e la sua ossidazione, responsabile dell’abbronzatura;
  • i raggi UV-B permettono, sempre nella pelle, la trasformazione della vitamina D in forma attiva.
VITAMINA D

Forse non tutti sanno che la vitamina D viene chiamata anche “sol-triolo”, molecola del sole. Questo termine ci rende ancora più consapevoli che la fonte primaria di questa vitamina è la luce solare.

La vitamina D agisce nel corpo come un ormone: attraverso il sangue raggiunge diversi organi “bersaglio” e ne va a controllare diverse funzioni fisiologiche. La più nota è il mantenimento di una corretta struttura ossea. Per fare questo, agisce a livello di intestino, reni e ossa, dove promuove assorbimento, riassorbimento e mobilizzazione di calcio e fosforo. Si instaura così un delicato equilibrio tra i livelli di questi minerali nel sangue e l’osso viene ad essere mineralizzato.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato che la vitamina D non solo combatte rachitismo e osteoporosi, ma è protagonista di oltre 1.000 processi fisiologici

Fra le molte correlazioni osservate nello studio:

  • La vitamina D ad esempio, è in grado di aumentare la forza nelle fibre muscolari a contrazione veloce, le prime a reagire in caso di caduta. Sembra che questo meccanismo contribuisca a ridurre il rischio di fratture negli anziani che presentano buoni livelli di questa vitamina D nel sangue.
  • Sono state osservate correlazioni tra obesità e bassa concentrazione di vitamina D; probabilmente perché il tessuto adiposo sequestra la vitamina D, allontanandola dal sangue. Nei soggetti carenti, pare ci sia anche una compromissione nella produzione di insulina, che può predisporre a diabete e sindrome metabolica.
  • Sono stati osservati bassi livelli di Vitamina D anche in persone affette da depressione. Alcuni studi hanno dimostrato miglioramenti dell’umore in chi assume un’alta dose di questa sostanza.
  • È stata evidenziata una carenza di vitamina D, anche nei soggetti che soffrono di malattie autoimmuni, così come è emersa una certa capacità di protezione dall’influenza stagionale, nei soggetti che assumono quotidianamente integratori di vitamina D. È ragionevole pensare, quindi, ad un ruolo della vitamina D nella risposta immunitaria.

Insomma, la “vitamina D-el sole” sembra essere proprio un buon elisir di lunga e buona vita.

PROTEZIONE SOLARE E INTEGRATORI

L’esposizione solare necessita di cautela, in quanto si può incorrere in gravi “effetti collaterali” quali, fra gli altri, scottature o ustioni, invecchiamento e cancro della pelle.

Pur restando indiscussa la necessità di applicare il giusto filtro solare sulla pelle, questo può non bastare e spesso non basta a proteggerci totalmente dai vari rischi in maniera completa. Infatti, è stato osservato che molto spesso la quantità di crema applicata è insufficiente, così come la frequenza con cui ripetiamo l’applicazione.

Da qui la possibilità di ricorrere ad una protezione “In & Out” con l’assunzione di integratori che per via orale assicurano una “protezione dall’interno” della pelle.

Questi integratori contengono soprattutto antiossidanti (betacarotene, licopene, vitamina C ed E), che bloccano i radicali liberi prodotti nel derma dalle radiazioni solari. Ricordiamo che i radicali liberi danneggiano le molecole cellulari, provocando invecchiamento e predisponendo ai tumori.

Infine, a completare la composizione, ritroviamo spesso proprio la vitamina D. Questo perché più melanina è presente nella pelle, maggiore esposizione solare è richiesta per produrre pari quantità di vitamina D rispetto a chi ha una carnagione più chiara. La melanina rappresenta infatti una protezione solare intrinseca al pari dell’applicazione di un filtro solare

AUTOABBRONZANTI

Se a causa della pandemia si è deciso di rimandare le vacanze, gel e creme autoabbronzanti rappresentano un’alternativa sicura per “colorare” la tua pelle.

Anche le più autorevoli testate di divulgazione scientifica garantiscono che questi prodotti non hanno effetti tossici, né a breve né a lungo termine.

Sono formulati con una particolare sostanza definita DHA (diidrossiacetone) che si lega alle proteine dell’epidermide, conferendole il caratteristico colore bronzo. Questa colorazione imita l’abbronzatura naturale e dura circa 7-10 giorni, il tempo necessario alla pelle per produrre nuove cellule.

È possibile incontrare una certa difficoltà ad applicare il prodotto in modo uniforme, per cui è meglio dedicarsi all’operazione con calma, per evitare un effetto “a macchie”. Ancor meglio se prima si prepara la pelle, levigandola con uno scrub: si eviterà che il colore si accumuli nelle zone in cui la pelle è più spessa.

Infine, è bene ricordare che l’abbronzatura così ottenuta è solo un effetto ottico: non si è realmente protetti dai raggi solari. Per cui non dimentichiamo di portare con noi, oltre alla mascherina, le giuste protezioni solari.