Il 2 ottobre si celebra la giornata mondiale del diabete infantile, volta a sensibilizzare la popolazione su questa patologia. In Italia sono 20.000 I bambini e adolescenti colpiti da diabete mellito, con età compresa fra 0-14 anni. Il tasso di incidenza annuale varia a seconda delle regioni e va da 6-7 casi a 40 casi ogni 100.000 bambini. 

Cosa è il diabete infantile?

Il diabete è una malattia cronica autoimmune in cui il pancreas non è più in grado di produrre insulina. Questo provoca un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, ovvero l’iperglicemia. La forma più comune di diabete in età pediatrica è il diabete mellito di tipo 1. A differenza del diabete di tipo 2, più frequente nell’adulto, nel bambino la causa è la distruzione su base autoimmunitaria delle cellule pancreatiche. 

Sintomi del diabete infantile

Alcuni sintomi tipici che compaiono all’esordio della malattia e che devono mettere in allerta il genitore sono:

  • Aumento della quantità di urina e della frequenza della minzione (poliuria)
  • Perdita di peso nonostante il bambino mangi di più
  • Fame intensa
  • Sete eccessiva (polidipsia)
  • Alito acetonemico (odore fruttato o vinoso)
  • Stanchezza

Se rilevi questi sintomi nel tuo bambino rivolgiti al pediatra o, nei casi più gravi (perdita di conoscenza, stato confusionale), direttamente al pronto soccorso.

La diagnosi di diabete infantile è molto semplice in quanto la prima valutazione è data dal valore della glicemia nel sangue (valori superiori o uguali a 126 mg/dl a digiuno) a cui seguono approfondimenti più specialistici. 

Impatto psicologico della malattia 

Spesso, la diagnosi di una malattia cronica come il diabete infantile ha un impatto destabilizzante sulla famiglia, anche dal punto di vista psicologico. Tuttavia, superata la fase più critica dell’esordio della malattia e impostata la corretta terapia a base di insulina, il bambino può tornare a svolgere le attività quotidiane senza problemi o limitazioni particolari ad eccezione della assunzione indiscriminata di zuccheri.

Affrontare il diabete infantile prevede la gestione della malattia su più fronti:

  1. Somministrazione di insulina
  2. Auto-misurazione della glicemia
  3. Alimentazione controllata
  4. Esercizio fisico

E’ fondamentale conoscere le giuste procedure di autoanalisi della glicemia e somministrazione della terapia. Questo può facilitare la convivenza con la malattia, sia per il genitore che se ne occuperà direttamente sia per il resto della famiglia e per il contesto scolastico e sociale. 

Terapia per il diabete infantile

La terapia farmacologica è basata sulla somministrazione quotidiana e ripetuta (generalmente 4 volte al giorno) di insulina, mediante iniezione sottocutanea. Le quantità di insulina possono variare e vengono valutate dal medico in base all’età del bambino e alle attività che svolge.

Attualmente, i dispositivi iniettori a penna sono i più usati grazie alla loro semplicità e praticità d’uso. Una volta caricata la penna con le unità prescritte dal medico, si inserisce l’ago in modo perpendicolare nella pelle disinfettata della zona prescelta. L’iniezione si può praticare su braccia, cosce, addome o glutei. 

Una volta inserito l’ago si preme lo stantuffo che inietta l’insulina e si lascia l’ago inserito contando fino a 10 prima di rimuoverlo. 

Consigli utili per un'iniezione ottimale
  • Conserva in frigorifero i farmaci a base di insulina ad una temperatura compresa fra 2-8°C, evitando il congelamento.
  • Se devi viaggiare, può essere opportuno munirsi di apposite borse termiche.
  • Ricorda che l’insulina contenuta nella penna dura 1 mese, a partire dal primo utilizzo e si conserva a temperatura ambiente. Dopo ogni iniezione non dimenticare di chiudere la penna.
  • Non massaggiare la zona di iniezione e alternala regolarmente fra addome, superficie antero/laterale delle cosce, glutei e superficie laterale delle braccia. L’assorbimento dell’insulina è più rapido sull’addome e sulle braccia, mentre è più lento su glutei e cosce.
  • Durante la prima infanzia o se i bambini sono molto magri, non è raccomandabile applicare l’insulina sulla parte laterale delle braccia per evitare il rischio di eseguire un’iniezione intramuscolare.
  • Effettua sempre l’iniezione nel sottocutaneo.
  • Sostituisci l’ago dopo ogni iniezione.
Autocontrollo della glicemia a casa

In caso di diabete infantile, l’informazione che può fornire il team curante alla famiglia del bambino gioca un ruolo molto importante affinché a casa possano controllare autonomamente la glicemia, valutare il risultato ottenuto e intervenire per migliorarlo. 

Monitorare la glicemia è un’operazione semplice che si realizza con l’aiuto di un kit specifico che include strisce reattive, glucometro e lancette pungi dito. Dopo aver lavato accuratamente le mani inserisci la striscia reattiva all’interno del glucometro, disinfetta la cute del polpastrello e procedi a pungerlo. Asciuga sempre la prima goccia di sangue e solo dopo avvicina il dito alla striscia reattiva, che assorbirà la seconda goccia di sangue. Basta attendere 5 secondi e sul glucometro comparirà il risultato della glicemia.

Non dimenticare di trascrivere in un diario i valori glicemici ottenuti, questo permetterà al medico di valutare correttamente l’andamento della terapia.

consigli utili per l'automisurazione
  • Chiudi le strisce reattive nel contenitore ermetico per conservarle correttamente, al riparo dall’umidità dell’aria che le deteriora.
  • Non usare le strisce scadute perché perdono di affidabilità.
  • Fai attenzione a non surriscaldare lo strumento.
  • Cambia l’ago del pungidito ad ogni puntura.
  • Non pungere sempre lo stesso dito e ricordati di disinfettare bene la zona. 
  • Utilizza creme emollienti per idratare la pelle.
Non solo farmaci… alimentazione sana e sport per il diabete infantile

E’ fondamentale salvaguardare la qualità della vita e permettere che il bambino possa relazionarsi normalmente nel suo ambiente sociale. Questo si può ottenere mediante una gestione autonoma della malattia da parte delle famiglie. Infatti, oltre l’autocontrollo della glicemia, possono gestire serenamente l’alimentazione del bambino sensibilizzando l’intero nucleo familiare ad una routine sana basta sulla classica piramide alimentare. La dieta infatti, non dovrebbe essere vissuta dal piccolo paziente come una restrizione ma come un normale regime alimentare in accordo con le raccomandazioni per l’età. Non esistono alimenti vietati in assoluto ma semplicemente un regime alimentare equilibrato

I bambini diabetici possono svolgere attività sportiva, meglio se di tipo aerobico. Lo sport può aiutare il bambino a non sentirsi “differente” dagli altri, accrescendo così anche la fiducia in sé stesso, ma anche a mantenere il peso nella norma e a migliorare il controllo metabolico. Per evitare fenomeni di iperglicemia o ipoglicemia durante lo svolgimento dell’attività fisica, il diabetologo programma il regime insulinico e alimentare più adatto in modo da mantenere sotto controllo i valori glicemici, sia durante sia dopo l’attività.

Dalla diagnosi all’accettazione

Dal momento della diagnosi di diabete infantile, inizia un percorso di elaborazione della malattia che chiaramente non è immediato.  Con il tempo, il bambino e la famiglia arrivano ad accettare e a comprendere meglio la condizione, grazie alle attività di educazione sanitaria, alla consulenza psicologica e ai gruppi di discussione in cui possono confrontarsi con persone che vivono la stessa situazione.

In Italia si organizzano iniziative come campi scuola, fine settimana dedicati, spazi di ascolto e forum di condivisione. Questo favorisce il benessere del paziente e la qualità della vita dell’intera famiglia.

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