Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU: una ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone coinvolte dallo spettro autistico al fine di sensibilizzare quanto più possibile su questa forma di disabilità.

Abbiamo deciso di aderire anche noi e siamo tornati dagli amici dell’associazione “Tortellante”: un laboratorio terapeutico e abilitativo, dove giovani con spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano sotto la supervisione di un Ambassador d’eccezione, lo chef stellato Massimo Bottura. Ne abbiamo parlato con Erika Coppelli, la Presidente dell’associazione.

Come nasce “Il Tortellante”?

“Tortellante nasce come associazione di genitori: io stessa sono mamma di un ragazzo autistico di ventidue anni, con la crescita di mio figlio mi sono resa conto che effettivamente c’era un vuoto sociale finita la scuola e quindi, per non vanificare le terapie riabilitative svolte fin da piccolo, ho proposto all’interno dell’associazione Aut Aut di inventare qualcosa. Noi cerchiamo di abituare all’autonomia i nostri ragazzi e visto che all’interno dell’associazione c’era una cucina abbiamo pensato di farli provare a cucinare. Silvia Panini ha avuto l’idea di coinvolgerli nella produzione dei tortellini, tipici del nostro territorio modenese. Da lì è nata l’idea con lo scopo di renderli più autonomi possibile. Ci siamo resi conto che i ragazzi hanno imparato nell’arco di pochissimi mesi a produrre i tortellini grazie anche all’aiuto delle nonne che si sono rese disponibili a fare da “insegnanti”. Alla fine, è una idea facile, ripetibile, se ne potrebbero fare di Tortellanti con questa formula.”

erika coppelli
ragazzo fa la pasta a mano di fianco ad un membro dello staff
Avete un Ambassador straordinario: Massimo Bottura, che ci racconta su di lui?

“Oltre ad essere lo chef primo al mondo è stato davvero straordinario per la sua visione che va oltre, quando gli ho proposto di fare da testimonial ha accettato subito perché ha intravisto immediatamente le grandi potenzialità del progetto. Lui e sua moglie Lara hanno vissuto anche come genitori il miglioramento dei ragazzi.”

Il coinvolgimento degli anziani che connubio ha creato?

“Sicuramente un ottimo connubio, un vantaggio per tutti, abbiamo unito in un ambiente familiare disabilità e terza età. Sono due categorie che per certi versi condividono la sensazione di sentirsi esclusi, sperimentano in alcune fasi la sensazione di non essere più utili.

Alcune nonne, invece, sono tornate a ringraziarmi perché si sono sentite nuovamente utili. Le nonne con i loro nipoti autistici sono anche riuscite a creare un rapporto col nipote che magari prima faticavamo a instaurare. In generale, si è creato un ambiente familiare ma stimolante al tempo stesso che si è rilevato vantaggioso per tutti.”

Nell’ultimo anno avete ricevuto grandi soddisfazioni e moltissime novità, ce le vuole raccontare?

“In collaborazione  con Mini e il gruppo BMW, Il Tortellante è protagonista del podcast da quattro episodi, ‘La Rivoluzione Tranquilla’. Il podcast racconta ‘Il Tortellante’ secondo le  voci delle famiglie, del team scientifico, delle ‘rezdore’ e dei ragazzi. Inoltre, ‘Il Tortellante’ è stato recentemente inserito nella ‘Guida Alberghi e ristoranti d’Italia 2023’ e nella selezione dei ’50 migliori prodotti gastronomici dell’Emilia-Romagna’.

Nella creazione della pasta fresca si racchiudono stimoli, aggregazione, manualità: tutte caratteristiche estremamente positive a livello riabilitativo. Che riscontri avete avuto?

“Dall’ultima volta che ci siamo sentiti, ‘Il Tortellante’ è stato riconosciuto scientificamente. Uno studio condotto equipe multidisciplinare di gruppo di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia e lo staff scientifico del Tortellante ha infatti dimostrato il miglioramento delle abilità dei ragazzi grazie alla loro adesione del progetto.

Mio figlio, ad esempio, è stato rivalutato da una commissione di neuropsichiatria passando da un quoziente intellettivo di gravissimo ritardo cognitivo a lieve ritardo cognitivo. Mio figlio è diventato più abile a fare le cose e questo è accaduto anche per gli altri ragazzi. In questo ambiente sereno e stimolante abbiamo sperimentato che i ragazzi non hanno crisi di ansia, si sono azzerati questi episodi tipici degli autistici definiti comportamenti problema.”

I vostri tortellini sono diventati famosi, tanto che sono arrivati al presidente della Repubblica, al Papa, in Senato, come vivono questo successo i ragazzi?

“Sono consapevoli di quanto hanno costruito e di quanto stanno facendo e vivono questa esperienza con serenità, senza filtri. Quando sono andati da Mattarella hanno chiesto un selfie e hanno abbracciato il Papa! Quest’anno per cinque settimane, i Tortellanti hanno avuto l’opportunità di cucinare all’interno delle cucine del palazzo del Quirinale grazie ad uno stage formativo permesso loro dal presidente Mattarella, rinomato amante dei nostri Tortellini.”

Per le famiglie dei ragazzi cosa rappresenta questo percorso?

“La famiglia che vede il figlio più sereno di conseguenza sta meglio, inoltre ci si sente meno soli perché siamo molte famiglie che si interfacciano a condividere lo stesso problema.

Ha appena preso il via il ‘Progetto sport’ che consente ai ragazzi di praticare attività sportive in un laboratorio attrezzato e concesso dalla ‘SETA S.p.A.’, gestore del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico del territorio.

Dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia, i ragazzi si ritroveranno presto i sabato sera alla sede de ‘Il Tortellante’ per poter affinare le loro capacità di socializzazione. Per questo fine anche le vacanze estive, occasione per la grande famiglia de ‘Il Tortellante’ di ricaricare le energie per il resto dell’anno.

staff tortellante e ragazzi fanno la pasta

I progetti dell’Associazione Tortellante sono seguiti da un’Equipe clinica di professionisti guidata e supervisionata da Franco Nardocci, Neuropsichiatra con gli Psicologi Coordinatori Alessandro Rebuttini e Martina Rossetti.”

Come si struttura l’approccio verso i ragazzi?

Interviene direttamente la psicologa dell’associazione Dott.ssa Martina Rossetti:

“Abbiamo al nostro interno quindici operatori sanitari, varie professioni proprio perché lavoriamo con i ragazzi ognuno secondo le proprie competenze, abbiamo visto che unendo più professioni si ottengono risultati maggiori in termini riabilitativi. Copriamo tutto lo spettro autistico e quando un ragazzo arriva per la prima volta cerchiamo di fare una “fotografia” del ragazzo mediante un test. Dopo un anno e mezzo abbiamo notato grandi miglioramenti sia di autonomia che di socializzazione nonostante la riduzione delle attività dovute alla pandemia. Sulla base dei test somministrati creiamo dei progetti educativi ma identifichiamo obbiettivi individualizzati a lungo termine nell’arco della vita intera. Ad esempio, abbiamo gruppi che lavorano sulla gestione di emozioni come ansia e rabbia. Quello che imparano qui devono poi replicarlo nella vita sociale”.

Che progetti bollono in pentola per Tortellante?

“In una sorta di replicazione delle vecchie botteghe, si cerca di portare i ragazzi all’autonomia portandoli a fare dei pasti e piccoli soggiorni in autonomia e, inoltre, a breve ci sarà l’apertura della bottega dove si troveranno i tortellini e altri alimenti da provare, uno spazio aperto al pubblico e non solo.

Quest’anno, numerosi sono stati gli ospiti che sono venuti a visitare e toccare con mano quello che ‘Il Tortellante’ fa e altrettanto numerosi sono le persone desiderose di conoscere la nostra realtà. In queste occasioni, i Tortellanti diventano insegnanti oltre che produttori.”

 

Visita il sito dell’Associazione Tortellante e scopri tutte le iniziative.

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