Alcune malattie risuonano come “malattie dimenticate”, eppure non sono del tutto scomparse. Stiamo parlando di tetano, difterite e pertosse: tre malattie di cui non si parla di frequente ma che è bene conoscere per valutare i possibili rischi, soprattutto in alcune fasce fragili, legati ai mancati richiami vaccinali.

Che cos’è il tetano?

Il tetano è una malattia di cui sicuramente abbiamo sentito parlare, ma sappiamo davvero di cosa si tratta?

Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani (C. tetani), presente in natura sia in forma vegetativa che di spore.

Il batterio è normalmente presente in forma vegetativa nell’intestino degli animali e viene escreto sotto forma di spore con le feci che essendo resistenti ad agenti chimici e fisici possono persistere nell’ambiente esterno per anni contaminando polvere e terreno. 

Le spore di C. tetani possono penetrare nell’organismo attraverso tagli, ustioni o piccole ferite come una puntura da spina di rosa. Una volta penetrate possono trasformarsi nella forma vegetativa che produce la tossina, detta tetanospasmina, che attraverso il circolo sanguigno e la linfa raggiunge il sistema nervoso centrale causando sintomi clinici della malattia, quali convulsioni e spasmi muscolari diffusi che iniziano dal capo, e gradualmente vanno ad interessare il tronco e gli arti. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore. Il tetano obbliga spesso al ricovero e nei casi più gravi può portare alla morte.

In Italia, negli ultimi anni sono stati notificati quasi la metà di tutti i casi di tetano notificati nei Paesi dell’Unione Europea. Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti adulti o anziani non vaccinati o con vaccinazione incompleta, mentre la malattia risulta ben controllata nei bambini e negli adolescenti grazie all’introduzione dell’obbligo della vaccinazione antitetanica durante l’infanzia (vaccinazione con esavalente contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B ed Haemophilus Influenzae di tipo b).

Il tetano non è una malattia eradicabile poiché non è possibile eliminare dall’ambiente esterno il batterio C. tetani e poiché la trasmissione non avviene attraverso il contatto tra persone non è possibile ottenere immunità di gregge. Pertanto la principale via per la prevenzione individuale dalla malattia è rappresentata dalla vaccinazione antitetanica.

Inoltre, l’immunità contro il tetano acquisita durante l’infanzia decade nel tempo e pertanto è importante effettuare i richiami vaccinali durante l’adolescenza e durante l’età adulta, come raccomanda il Ministero della Salute, ai fini di mantenere elevato il livello di anticorpi antitetanici.

Che cos’è la difterite?

La difterite è una malattia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, (C. diphteriae) e Corynebacterium ulcerans (C. ulcerans) trasmessa attraverso il contatto diretto con soggetto infetto, attraverso le goccioline respiratorie, o, più raramente, mediante oggetti contaminati da secrezioni di un soggetto infetto.

Il batterio produce una tossina, che attraverso il circolo sanguigno raggiunge diversi organi e tessuti, dando vita anche a gravi manifestazioni cliniche a carico del cuore, dei reni e del sistema nervoso centrale.

Nella forma più classica, la difterite si presenta come malattia respiratoria che si manifesta a livello delle vie aeree superiori (naso, faringe, laringe, trachea), caratterizzata dalla formazione di pseudomembrane che, aderendo alle mucose, possono ostruire passaggio di aria e causare la morte del paziente per soffocamento.

Esiste inoltre una forma di difterite cutanea, maggiormente diffusa nelle aree tropicali in soggetti indigenti, che si manifesta con la formazione di lesioni cutanee che tendono ad ulcerarsi.

L’incidenza della malattia è massima tra i 2 e i 5 anni ma può colpire chiunque a qualsiasi età.

In Europa, grazie alle campagne di vaccinazione di massa è stata osservata una notevole riduzione dell’incidenza della malattia. Nel periodo 2000-2009 il tasso di incidenza è diminuito passando da 1,82 casi per milione di abitanti nel 2000 a 0,07 casi per milione nel 2009. Pertanto, la difterite, oggigiorno, è considerata una malattia sotto controllo in Europa. Tuttavia, i casi fatali pediatrici (bambini non vaccinati) verificatisi in Spagna nel 2015 e in Belgio nel 2016 hanno riportato l’attenzione sulla necessità di mantenere elevata la protezione contro la malattia mediante la vaccinazione di tutte le fasce di età, inclusa quella adulta.

Un recentissimo studio europeo, che ha compreso l’Italia, ha purtroppo evidenziato che nel nostro Paese la quota di soggetti non protetti contro la difterite è molto alta.

Bisogna inoltre considerare che la difterite è endemica in molti paesi nel mondo e fattori come la migrazione o instabilità politica, possono contribuire all’insorgenza di nuovi focolai in assenza di adeguate coperture vaccinali.

La vaccinazione contro la difterite rappresenta la principale forma di prevenzione della malattia sia individuale che per la collettività. Come per il tetano anche per la difterite l’immunità decade nel tempo e pertanto è importante effettuare vaccinazioni di richiamo nel corso vita, per mantenere elevati i livelli di anticorpi per proteggere se stessi e gli altri da questa malattia dimenticata ma presente ancora nel mondo.

Che cos’è la pertosse?

La pertosse è un’infezione di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis (B. pertussis). L’unico serbatoio è l’uomo e la trasmissione avviene prevalentemente per via respiratoria attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando.

Pertussis si localizza preferibilmente nelle cellule di rivestimento dell’apparato respiratorio, determinando una tosse violenta, che finisce con il tipico urlo inspiratorio, quando il malato inspira. Una fase, questa, che se non trattata può durare più di 2 mesi e portare a casi di apnea, cianosi e vomito.

La pertosse causa infezioni alle vie respiratorie che possono essere anche estremamente gravi nei soggetti di tutte le età.

Sebbene la pertosse sia più frequente nei neonati e nei bambini, è una malattia che colpisce ad ogni età. Adolescenti e adulti possono manifestare una sintomatologia più lieve ma rappresentano veicolo di infezione per i bambini e neonati  o soggetti fragili (es. soggetti con asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva) che sono ad alto rischio di complicanze. Il rischio di complicanze associate alla pertosse non riguarda solo bambini o neonati ma esso aumenta all’aumentare dell’età.

In Italia, casi di pertosse negli adulti sono sottostimati. Soltanto 1-36% dei casi di pertosse sono riportati. Per ogni caso di pertosse diagnosticato nell’adulto, ce ne sono da centinaia a migliaia non diagnosticati. Questo perché, nelle prime fasi la malattia presenta manifestazioni cliniche comuni ad altre malattie respiratorie e perché viene percepita erroneamente come una malattia esclusivamente infantile.

L’immunità per la pertosse dura solitamente 4-10 anni indipendentemente se da vaccino o da infezione naturale e indipendentemente dal tipo di vaccino. È quindi importante come per tetano e difterite effettuare nell’arco della vita richiami vaccinale per la pertosse per proteggere se stessi e gli altri dalla circolazione di B. Pertussis.

Il modo più efficace per proteggersi da difterite, tetano e pertosse è la vaccinazione
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La difterite, il tetano e la pertosse possono colpire chiunque a qualsiasi età.  Poiché l’immunità contro queste malattie decade nel tempo il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione primaria e vaccinazioni di richiamo nelle diverse fasi di vita di ciascun individuo.

Durante l’età adulta il Ministero della salute raccomanda la Vaccinazione di richiamo ogni 10 anni con vaccino trivalente contro difterite, tetano e pertosse (dTpa) in tutti i soggetti di età superiore ai 19 anni ai fini di mantenere costanti i livelli di protezione.

Particolare attenzione alla prevenzione vaccinale va rivolta:

  • ai soggetti con patologie a maggior rischio di complicanze post-infettive, come i soggetti con malattia cardiovascolare, respiratoria incluso l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), epatica, renale, il diabete tipo I e II, l’asplenia, gli stati e le condizioni di immunodeficit;
  • lavoratori esposti al rischio di infezione nei confronti di tetano e/o difterite e/o pertosse, così come categorie di lavoratori a stretto contatto con bambini o neonati e con soggetti fragili e anziani;
  • anziani che rappresentano una delle fasce di popolazioni più fragili ad alto rischio di sviluppare gravi complicanze associate a difterite, tetano e/o pertosse.
  • Donne in gravidanza per proteggere i neonati dalla pertosse

Qualunque situazione comporti la necessità di una profilassi antitetanica, pre- o post-esposizione, deve essere considerato una opportunità per effettuare un richiamo anche contro tetano e difterite. Ad esempio, nel casi di morsi, ferite o ustioni a rischio il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione antitetanica mediante l’impiego di vaccini multicomponente come il vaccino dTpa.

Diverse società scientifiche ribadiscono quanto raccomandato dal Ministero della Salute e cioè: in tutte le occasioni in cui deve essere effettuato un richiamo, il vaccino di scelta è dTpa o dTpa-IPV (nel caso in cui sia richiesto anche un richiamo antipoliomielite). Inoltre, le stesse società scientifiche sostengono che in accordo alle raccomandazioni nazionali l’impiego del vaccino monovalente antitetanico non trova più alcun fondamento di impiego.

Articolo scritto con il contributo di Sanofi

Fonti

Ministero della Salute. Quaderni del Ministero della Salute. Vaccinazioni: Stato dell’arte, Falsi Miti e Prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione.

Ministero della Salute. Malattie Infettive. Tetano – Difterite – Pertosse. https://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/homeMalattieInfettive.jsp

Ministero della Salute. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf

Istituto Superiore di Sanità. Epicento. L’Epidemiologia per la sanità pubblica. https://www.epicentro.iss.it/

SITI, SIP, FIMP, FIMMG. Calendario Vaccinale per la Vita. 4 edizione, 2019. file:///C:/Users/i0333930/Downloads/Calendario_Vaccinale_per_la_Vita_2019%20(1).pdf

European Centre for Disease Prevention and Control. Tetanus. In: ECDC. Annual epidemiological report for 2018. Stockholm: ECDC; 2020.

European Centre for Disease Prevention and Control. Pertussis In: ECDC. Annual epidemiological report for 2018. Stockholm: ECDC; 2020.

European Centre for Disease Prevention and Control. Diphtheria. In: ECDC. Annual epidemiological report for 2018. Stockholm: ECDC; 2021.

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