“Ti sei lavato le mani?”
Questa frase nell’epoca del Covid-19 è diventata un vero e proprio “mantra” che ci troviamo a ripetere soprattutto rivolgendoci ai bambini.
Del resto, l’igiene corretta delle mani è essenziale e insostituibile per la prevenzione di infezioni da virus e ci auguriamo resti come comportamento routinario anche in futuro.
Tuttavia, il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo dei gel igienizzanti e il freddo contribuiscono a ridurre il film idrolipidico e di conseguenza a rendere la pelle secca e più suscettibile ad arrossamenti e a fenomeni eritematosi.
Nei bambini il fenomeno è ancora più evidente per diversi fattori, primo fra tutti la pelle delicata, che unitamente ad altri fattori fa sì’ che le mani diventino screpolate.
Il film idrolipidico è una sorta di pellicola presente sulla nostra pelle che consente di mantenere idratata la pelle e funge anche da barriera di protezione contro gli agenti esterni. Gli eccessivi lavaggi e l’uso di igienizzanti comportano una riduzione di questa barriera e la pelle risulta più secca ed esposta a screpolature, lesioni e ragadi.
Quindi, se pur resta di fondamentale importanza lavare e igienizzare le mani, è altresì importante mantenere integro il film idrolipidico e trattare adeguatamente le mani screpolate dei bambini.
Come fare? Ecco alcuni consigli utili per lavare e idratare le mani dei bambini.
Anzitutto si può optare per un sapone delicato e dopo aver accuratamente asciugato la pelle si può applicare la crema per le mani quotidianamente, anche più volte al giorno.
Formulazioni a base di Avena Rhealba o Calendula sono un’ottima possibilità perché sono in grado di lenire e proteggere, ristrutturando a lungo la funzione di barriera della pelle fragile dei bambini.
Se compaiono zone particolarmente irritate si può ridurre il rischio di infiammazione applicando creme a base di argento colloidale, che svolge un’azione antimicrobica ad ampio spettro.
I gel igienizzanti si rivelano di grande utilità, soprattutto nelle situazioni in cui non si può lavare le mani con acqua e sapone, ma l’elevata concentrazione di alcool può creare col tempo secchezza cutanea. Possiamo prediligere formulazioni contenenti l’aloe che per le sue proprietà cicatrizzanti e lenitive contrasta l’effetto indesiderato dell’alcool.
In alternativa, possiamo applicare un emolliente dopo aver fatto assorbire e massaggiato il gel igienizzante e alternare l’utilizzo del sapone “classico” con gli oli lavanti.
Bambini con problemi di DERMATITE ATOPICA
Nei bambini che già tendevano ad avere pelle reattiva e dermatite atopica il problema potrebbe presentarsi in modo più spiccato e ricorrente. Nel caso di episodi severi e infezioni è bene rivolgersi al medico per una valutazione perché potrebbero rendersi necessari dei farmaci.
In generale, tuttavia, il consiglio è quello di lavare le mani del bambino con dermatite atopica con sapone e acqua tiepida per almeno 30 secondi e poi procedere all’asciugatura senza strofinare ma tamponando la cute con delicatezza.
Applicare quindi, dopo ogni lavaggio le creme idratanti già in uso per ripristinare e preservare la funzione barriera. Quando non si rendono necessari anche i farmaci la terapia migliore per la pelle atopica è idratare quanto più possibile.
Mascherine e bambini: come prevenire arrossamenti e irritazioni
Anche l’utilizzo della mascherina può generare nei bambini delle problematiche cutanee, si raccomanda quindi di seguire alcuni utili accorgimenti:
- La sera utilizzare una crema detergente per eliminare le impurità;
- Applicare un prodotto idratante a base di Calendula o Camomilla per lenire la cute;
- Prima di posizionare la mascherina si può applicare una crema barriera nei punti di sfregamento;
- Prestare attenzione alle mascherine col filo di metallo a base di nichel, perché potrebbero provocare una reazione da contatto nei bambini predisposti all’allergia.
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