Si consiglia spesso di mangiare più pesce ma oggi vogliamo approfondire un altro tesoro di proteine, vitamine e minerali: i molluschi e in particolare le vongole. Le vongole, infatti, racchiudono tra le due conchiglie uno scrigno di gusto ma anche di benefici nutrizionali.

Inserire le vongole nel menù settimanale è un’ottima idea, sia per variegare la dieta che per assumere importanti sostanze nutrizionali. Le vongole, inoltre, sono un alimento estremamente versatile in cucina che possiamo proporre come primo piatto come i classici spaghetti alle vongole e pomodorini o come secondo in una zuppa magari arricchita con crostini di pane e legumi. La zuppa di vongole e ceci, ad esempio, da sola o con la pasta, è un modo davvero semplice per portare a tavola un piatto salutare e ricco.

Ma cosa sono esattamente le vongole? Si tratta di mitili bivalvi, nello specifico organismi di tipo filtratore che si alimentano di fitoplancton e sostanze organiche in sospensione. Il loro sapore dipende dalle acque in cui vivono perché appunto si alimentano filtrandole. Nella classe dei Bivalvi quella dei Veneridae è la famiglia che conta il maggiore numero di specie, ne sono descritte oltre 400 distribuite nel mondo. La vongola adriatica, la vongola verace e la vongola filippina (di origine indopacifica) sono le specie più largamente utilizzate in Italia.

Il termine vongola trae origine dal napoletano e deriva a sua volta dal latino volgare conchula, diminutivo di concha ovvero conchiglia.

Proprietà

In qualsiasi modo desideriamo cucinarle, le vongole per le loro proprietà risultano davvero una buona fonte di sostanze nutritive. Questi molluschi hanno un basso apporto energetico, circa 72 calorie per 100 grammi di prodotto, ma sono ricche di sostanze nutritive come vitamine, proteine e minerali.

Le vongole contengono pochi grassi saturi e apportano buone quantità di minerali come sodio, potassio, ferro, calcio e fosforo ma anche vitamine B12 e vitamina D. Essendo naturalmente ricche di sodio non richiedono l’aggiunta di sale durante la cottura.

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Lo sapevi che…

Una porzione di vongole copre l’intero fabbisogno giornaliero di vitamina B12. 100 grammi di vongole apportano, infatti, 49 mcg di vitamina B12.

Come consumare i molluschi bivalvi?

Le vongole vanno acquistate dalla provenienza sicura per scongiurare il rischio di contrarre malattie come salmonellosi, tifo, epatite A e colera. Una volta portate a casa, se non vengono consumate subito, vanno necessariamente conservate in frigorifero ma comunque consumate nel giro di pochissimi giorni. È una norma molto importante cuocere i bivalvi: una cottura adeguata scongiura il pericolo microbiologico di tossinfezioni. Acidificare la polpa dei bivalvi con limone o aceto, invece, non comporta alcuna eliminazione di eventuali germi patogeni.

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