Con il mese di giugno arriva la comprensibile voglia di vita all’aria aperta, sole e magari anche di una pelle abbronzata. Ma cosa fare per preparci all’abbronzatura e per mantenere la pelle sana durante il periodo estivo?

Iniziamo sicuramente liberando i pori da impurità e cellule morte attraverso peeling, scrub e gommage, questo ci permetterà di abbronzarci in modo più uniforme e duraturo.

Concentriamoci sulla dieta: idratazione anche dall’interno e assunzione di vitamine antiossidanti e sali minerali. Se la dieta non risultasse bilanciata possiamo valutare, dopo aver consultato il farmacista o il medico, di ricorrere all’assunzione di integratori specifici. Molto utile può rivelarsi il betacarotene, anche per ridurre il rischio di eritemi.

LA CORRETTA DETERSIONE 

Una detersione corretta permette di prendersi cura della propria pelle, di nutrirla e proteggerla, agendo direttamente sul film idrolipidico. Quest’ultimo è una pellicola sottile, composta da acqua e grassi,  che riveste la nostra pelle per proteggerla dalle aggressioni esterne. Inoltre, regola l’evaporazione dell’acqua, mantiene idratata la pelle e ne preserva le difese immunitarie.

Effettuare una buona detergenza aiuta la barriera cutanea a svolgere al meglio la sua funzione di protezione.

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I detergenti in commercio non sono sempre adeguati.

Alcuni prodotti sono troppo aggressivi, causando frequentemente delle reazioni cutanee. L’alterazione della componente lipidica superficiale è, infatti, la principale causa della secchezza cutanea. La carenza dei lipidi, rimossi con l’uso di tensioattivi aggressivi, causa l’evaporazione dell’acqua e la disidratazione della pelle. Queste sono molecole che, per la loro natura, sono in grado di inglobare e allontanare lo sporco. I saponi ricchi di tensioattivi aggressivi, a contatto con l’acqua, producono molta schiuma, elemento che nell’immaginario collettivo è associato alla pulizia. La schiuma in realtà non è correlata al potere lavante del prodotto e questi detergenti necessitano sempre di un accurato risciacquo per evitare irritazioni.

Ultimamente l’industria dermocosmetica ha puntato allo sviluppo di prodotti meno aggressivi e meno irritanti, attraverso la riduzione dei tensioattivi.

In sostituzione, si è ricorso a colloidi idrofili, come avena e amidi per le elevate proprietà idratanti ed emollienti. Utile anche l’aggiunta di emulsioni di lipidi che reintegrano la componente grassa della cute, asportata durante il lavaggio. Generalmente sono meno apprezzati per la ridotta o assente proprietà schiumogena, ma più indicati per pelli delicate o danneggiate e per i neonati che hanno una barriera epidermica ancora in formazione.

Un altro aspetto da considerare è legato al suo pH che deve rispettare l’ambiente cutaneo, ovvero deve essere neutro o vicino a 5.5. Alterazioni del pH cutaneo giocano un ruolo importante nell’origine di varie patologie dermatologiche in cui la barriera cutanea è alterata e aumenta il rischio di infezioni.

Salvaguardare la barriera cutanea in estate

D’estate la pulizia della pelle assume una particolare importanza per il  buon funzionamento della barriera cutanea e per rimuovere i residui del prodotto solare e le impurità accumulate (sudore, sabbia, ecc.).

Il caldo aumenta la sudorazione e il sudore è ricco di sostanze che i batteri presenti sulla pelle scompongono, dando luogo a odori sgradevoli. Inoltre, ci si lava più spesso e con l’esposizione al sole si provoca una maggiore disidratazione e la desquamazione della superficie cutanea.

I prodotti usati devono essere ben tollerati anche da pelli più sensibili, come nel caso di quelle esposte allo stress solare. È consigliabile utilizzare un detergente privo di sostanze alcoliche e profumi, spesso fotosensibilizzanti, che deterga rispettando il film idrolipidico della pelle, senza disidratarla.

Particolare attenzione va, inoltre, posta alla detersione della cute lesa da scottature ed eritemi solari. In tal caso il detergente da preferire deve avere un ph fisiologico e contenere ingredienti con azione lenitiva. Se poi utilizziamo un detergente con concentrazioni elevate di tensioattivi aggressivi o privo di agenti idratanti, rischieremo di vanificare tutto lo sforzo fatto per procurarci la tintarella.

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Cosa fare allora per non lavare via l’abbronzatura?
  • Prediligere prodotti con tensioattivi delicati come derivati glicerici che aiutano la pelle a trattenere l’acqua riducendo il rischio di secchezza e la conseguente prematura desquamazione.
  • Prestare attenzione ad asciugarsi senza sfregare la pelle, ma tamponandola delicatamente: questo gesto preserva il film idrolipidico e riduce l’asportazione meccanica dei suoi strati superficiali.
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