I comedoni sono delle formazioni di colore giallastro o nerastro che si sviluppano sulla superficie della pelle e che generalmente sono la causa dell’acne vulgaris. Queste cisti costituite da sebo, cheratina, peli, pigmenti melanici e batteri microaerobi si formano quando il canale del follicolo pilifero della ghiandola sebacea si ostruisce a causa di una eccessiva cheratinizzazione, questa occlusione impedisce l’apertura del dotto ghiandolare e la fuoriuscita del sebo.

L’acne ha incidenza maggiore nell’età adolescenziale e l’eziopatogenesi resta tutt’oggi ampiamente dibattuta, ma molto probabilmente concorrono più fattori: ormonali, genetici e ambientali.

Le forme dell’acne

L’acne dal punto di vista clinico si presenta in varie forme:

  • Acne comedonica: prevale la presenza di punti neri.
  • Acne papulo-pustolosa: prevalgono soprattutto lesioni papulose (cioè rilevate), eritematose (cioè rosse) e pustolose (con una puntina centrale di pus).
  • Acne cistica: si manifesta sotto forma di cisti sottocutanee rossastre e infiammate
Skin positivity

Pur non essendo un disturbo grave, l’acne spesso si accompagna ad un disagio psicologico che mina sicurezza e autostima.

Del resto, l’acne è uno dei problemi estetici più grandi per gli adolescenti a causa dell’enorme importanza attribuita all’aspetto fisico, considerato un biglietto da visita per le relazioni interpersonali. Avere il viso o altre parti del corpo ricoperti da imperfezioni cutanee viene vissuto dai più giovani come un vero e proprio dramma che può portare all’evitamento di situazioni sociali.

Nonostante ciò, da qualche anno si sente spesso parlare di Skin Positivity, un movimento nato in rete che invita ad accettare i difetti cutanei come acne, punti neri, rossori e cicatrici. Questo nuovo modo di guardare alle proprie imperfezioni è stato diffuso da molti personaggi famosi per contrastare gli stereotipi di bellezza e perfezione.

L’accettazione dei difetti non è così immediata ed è un percorso che può richiedere molto tempo. Per questo, è importante conoscere l’acne e i trattamenti che potrebbero contribuire alla risoluzione del problema.

Come si cura?

La terapia che lo specialista può prescrivere è molto variabile e dipende dal quadro clinico che si presenta e purtroppo spesso si tratta di terapie piuttosto lunghe e che richiedono costanza.

La terapia va applicata regolarmente secondo la prescrizione dello specialista e spesso include farmaci antibiotici per bocca e localmente trattamenti con antibatterici, retinoidi e cheratolitici, che agiscono quest’ultimi accelerando il turn-over delle cellule follicolari epiteliali.

Accorgimenti utili
  • Si raccomanda di non toccare le lesioni (non grattare né spremere) perché si rischia di creare delle cicatrici che saranno molto difficili da rimuovere.
  • La pulizia del viso riveste un ruolo molto importante in caso di acne, va effettuata in modo accurato e con prodotti specifici, in ultimo la pelle va tamponata delicatamente senza strofinare, meglio se con salviette di cotone usa e getta.
  • In accordo con il medico si può ricorrere a peeling chimici che riducono la seborrea e attenuano la sintomatologia. Questo trattamento è efficace soprattutto in caso di nell’acne comedonica e papulo-pustolosa.
  • Attenzione ai rimedi fai da te, talvolta alcune sostanze potrebbero alla lunga creare danni e difficili da eliminare.
  • I trattamenti possono talvolta seccare la pelle, può essere utile alternare con creme leggere e lenitive.

Il disagio psicologico di cui abbiamo parlato può essere contrastato con uno specifico camouflage, anche in corso di acne attiva, pertanto il “trucco” può costituire un valido aiuto ma a patto che sia usato nel modo giusto e scegliendo i prodotti adatti al problema come ad esempio quelli oil free.

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